Metodo Zamboni - La casta dei neurologi si oppone al progresso

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Felio69
00sabato 26 marzo 2011 09:56
(in riferimento al "metodo Zamboni vedi - news.paginemediche.it/it/231/la-mela-del-giorno/neurologia/detail_151313_metodo-zamboni-i-primi-studi-sembrano-confermare-un-nesso-tra-sclerosi-multipla-e-ccsvi.as... "


www.agoravox.it/Sclerosi-multipla-I-neurologi.html


Sclerosi multipla. I neurologi contro la Ccsvi: “non operatevi”




Radunata a convegno, la casta dei neurologi ha posto il suo niet. La tavola rotonda dei neurologi ha detto no a Zamboni: “è un Di Bella”, “non c’è da fidarsi”. E ancora: “nessun legame della sclerosi multipla con la Ccsvi”. Sprezzanti. Per un attimo lasciano svanire le migliaia di straordinarie testimonianze di malati guariti dalla Ccsvi.

Benefici, miglioramenti dei sintomi disabilitanti, la memoria che torna, la spossatezza che si riduce, sulla carta scientifica dei neurologi sono dunque zero. Il lancio AGI di ieri è un colpo durissimo per la ricerca del Prof. Zamboni:

“Il gruppo di Studio Sclerosi Multipla della società italiana di neurologia ribadisce che non esiste, ad oggi, alcuna indicazione a sottoporsi ad intervento chirurgico per correggere una Ccsvi, proprio perché il rapporto tra Ccsvi e SM non è certo”. Ancora: “In assenza di procedure diagnostiche standardizzate e di chiara dimostrazione di un rapporto tra CCSVI e SM, non e’ in alcun modo indicata la correzione chirurgica anche in caso di anomalie documentate del sistema venoso, dal momento che le stesse anomalie possono essere presenti anche in persone sane e in altre malattie neurologiche”.

Dunque, se il metodo Zamboni fosse anche solo un semplice rimedio, quello senza medicinali, il rimedio che funziona, che dà sollievo: lasciate ogni speranza voi che entrate. No. La neurologia si oppone a questa ingerenza, al sacrilegio dei medici vascolari. Ognuno vada per la sua strada e al diavolo l’interdisciplinarità prospettata da Zamboni e dalla sua équipe.

L’interesse - cui converge anche il dovere - dei neurologi di sapere se il proprio paziente abbia o meno le vene otturate, è irrilevante. Anzi le vene otturate non contano proprio nulla. Siamo al confine con l’assurdo.

Il metodo diagnostico c’è, approvato all’unanimità da una folta comunità scientifica. L’ecodoppler constata le stenosi nel 90% dei casi.

L’interrogativo della scienza deve invece porsi scevro da scrupoli di casta. Se c’è una malattia, essa non va curata? Se le vene sono occluse anche nei soggetti sani, questi soggetti con il tempo non potrebbero sviluppare malattie neurologiche? I malati andranno ugualmente all’estero a farsi operare nelle mani di chissà chi, con quale rischio? La pena grava anche su quella responsabilità “politica” - di Governo - che “nega” il via libera a un protocollo diagnostico e di cura della malattia; e in ciò la cura delle stenosi, per ovvietà oggettiva, dovrebbe prescindere dalla sclerosi multipla.

Quella “responsabilità politica” che deve garantire non vi siano interessi delle case farmaceutiche che configgano con il metodo Zamboni. E’ quanto sollevato oggi dal Pd in parlamento: “una ricerca non profit che si scontra con un interesse, un mercato che nei paesi progrediti è di un miliardo di euro al mese. Capite che ritardare di un mese rende un miliardo…”. Allora, il giro d’affari sui malati di sclerosi multipla, “capite” non è proprio un calcioinculo. La senatrice Poretti al portavoce del ministro Fazio ha risposto chiaramente sull’esposizione di un non troppo “rigoroso” comunicato del Consiglio Superiore di Sanità, nei riguardi della Ccsvi: “E’ inaccettabile che la ricerca possa essere ostacolata, o fuorviata, da dati rilevati in modo non rigoroso”. Pur avendo il ministero riconosciuto la necessità di una ricerca sul campo del metodo Zamboni, i suoi dati infatti non erano aggiornati per il question time programmato. “Evidenze basilari sulla CCSVI sono state sottostimate” ed “è stato presentato un articolo di opinione scambiandolo per uno studio safety”, così la Fondazione Hilarescere per la ricerca sulla CCSVI.
spirito!libero
00sabato 26 marzo 2011 12:21
Re:
Felio69, 26/03/2011 09.56:

(in riferimento al "metodo Zamboni vedi - news.paginemediche.it/it/231/la-mela-del-giorno/neurologia/detail_151313_metodo-zamboni-i-primi-studi-sembrano-confermare-un-nesso-tra-sclerosi-multipla-e-ccsvi.as... "


www.agoravox.it/Sclerosi-multipla-I-neurologi.html


Sclerosi multipla. I neurologi contro la Ccsvi: “non operatevi”




Radunata a convegno, la casta dei neurologi ha posto il suo niet. La tavola rotonda dei neurologi ha detto no a Zamboni: “è un Di Bella”, “non c’è da fidarsi”. E ancora: “nessun legame della sclerosi multipla con la Ccsvi”. Sprezzanti. Per un attimo lasciano svanire le migliaia di straordinarie testimonianze di malati guariti dalla Ccsvi.

Benefici, miglioramenti dei sintomi disabilitanti, la memoria che torna, la spossatezza che si riduce, sulla carta scientifica dei neurologi sono dunque zero. Il lancio AGI di ieri è un colpo durissimo per la ricerca del Prof. Zamboni:

“Il gruppo di Studio Sclerosi Multipla della società italiana di neurologia ribadisce che non esiste, ad oggi, alcuna indicazione a sottoporsi ad intervento chirurgico per correggere una Ccsvi, proprio perché il rapporto tra Ccsvi e SM non è certo”. Ancora: “In assenza di procedure diagnostiche standardizzate e di chiara dimostrazione di un rapporto tra CCSVI e SM, non e’ in alcun modo indicata la correzione chirurgica anche in caso di anomalie documentate del sistema venoso, dal momento che le stesse anomalie possono essere presenti anche in persone sane e in altre malattie neurologiche”.

Dunque, se il metodo Zamboni fosse anche solo un semplice rimedio, quello senza medicinali, il rimedio che funziona, che dà sollievo: lasciate ogni speranza voi che entrate. No. La neurologia si oppone a questa ingerenza, al sacrilegio dei medici vascolari. Ognuno vada per la sua strada e al diavolo l’interdisciplinarità prospettata da Zamboni e dalla sua équipe.

L’interesse - cui converge anche il dovere - dei neurologi di sapere se il proprio paziente abbia o meno le vene otturate, è irrilevante. Anzi le vene otturate non contano proprio nulla. Siamo al confine con l’assurdo.

Il metodo diagnostico c’è, approvato all’unanimità da una folta comunità scientifica. L’ecodoppler constata le stenosi nel 90% dei casi.

L’interrogativo della scienza deve invece porsi scevro da scrupoli di casta. Se c’è una malattia, essa non va curata? Se le vene sono occluse anche nei soggetti sani, questi soggetti con il tempo non potrebbero sviluppare malattie neurologiche? I malati andranno ugualmente all’estero a farsi operare nelle mani di chissà chi, con quale rischio? La pena grava anche su quella responsabilità “politica” - di Governo - che “nega” il via libera a un protocollo diagnostico e di cura della malattia; e in ciò la cura delle stenosi, per ovvietà oggettiva, dovrebbe prescindere dalla sclerosi multipla.

Quella “responsabilità politica” che deve garantire non vi siano interessi delle case farmaceutiche che configgano con il metodo Zamboni. E’ quanto sollevato oggi dal Pd in parlamento: “una ricerca non profit che si scontra con un interesse, un mercato che nei paesi progrediti è di un miliardo di euro al mese. Capite che ritardare di un mese rende un miliardo…”. Allora, il giro d’affari sui malati di sclerosi multipla, “capite” non è proprio un calcioinculo. La senatrice Poretti al portavoce del ministro Fazio ha risposto chiaramente sull’esposizione di un non troppo “rigoroso” comunicato del Consiglio Superiore di Sanità, nei riguardi della Ccsvi: “E’ inaccettabile che la ricerca possa essere ostacolata, o fuorviata, da dati rilevati in modo non rigoroso”. Pur avendo il ministero riconosciuto la necessità di una ricerca sul campo del metodo Zamboni, i suoi dati infatti non erano aggiornati per il question time programmato. “Evidenze basilari sulla CCSVI sono state sottostimate” ed “è stato presentato un articolo di opinione scambiandolo per uno studio safety”, così la Fondazione Hilarescere per la ricerca sulla CCSVI.



Questa volta concordo pienamente con le critiche mosse al ruppo di Studio Sclerosi Multipla della società italiana di neurologia. Ricordo però che questo gruppo non racchiude "la casta dei neurologi" ne rappresenta l'intera comunità medica e neurologica. E' solo un gruppo di medici che hanno studiato la correlazione.

Tra l'altro dichiarano che non c'è una correlazione "certa", il che lascia intendere che anche loro non escludono affatto che ci sia una correlazione.

Tra l'altro sono dell'avviso che qualsiasi patologia che si abbia il sospetto possa portare a gravi conseguenze va curata.


kelly70
00sabato 26 marzo 2011 12:29
Queste sono le assurdità di un sistema che ti tiene in vita da morto e ti fa morire da vivo.

[SM=g8799]
Felio69
00sabato 26 marzo 2011 13:16
certo certo... se invece del metodo zamboni fosse un medicinale della bigpharma che come effetto collaterale avesse quello di farti crescere le branchie starebbero tutti zitti e cheti... per carità...
Rainboy
00sabato 26 marzo 2011 17:13
Sarò ignorante ma non ho ben capito la "vergogna" [SM=g27833]
secutores
00domenica 27 marzo 2011 22:34
I neurologi non si oppongono proprio a niente.
Confermano ciò che si sa sulla SM: al netto dei risultati e delle conoscenze non vi sono motivi per ritenere plausibile una relazione tra la scelrosi e l'insufficienza venosa.
Non dicono nient'altro.

Tutte le speculazioni su "caste" e su "brogli" legati all'ambiente farmaceutico sono illazioni offensive.

Non metto in dubbio che vi possano essere dei miglioramenti a seguito della procedura Zamboni, è solo che non si conosce il meccanismo fisiopatologico (se esistente) che lo lega alla SM.
Questo dicono i neurologi, nulla di più.

Felio69
00lunedì 28 marzo 2011 10:15
col cavolo... il messaggio dei neurologi è "non operatevi" e questo è terrorismo medico, perché se è un dato di fatto che avere una vena occlusa è considerato malattia allora ho tutto il diritto di operarmi per liberarla a prescindere dal fatto che le conclusioni di zamboni siano corrette o meno, e se guarda caso si avesse anche solo un 50% di casi in cui il malato di sclerosi trae SIGNIFICATIVI benefici allora fare un tentativo in tal direzione non dovrebbe essere sconsigliato ma anzi dovrebbe essere CONSIGLIATO.

In poche parole esiste una malattia chiamata CCSVI (“insufficienza venosa cerebro-spinale cronica”), una sorta di blocco nel sistema circolatorio ( www.aism.it/index.aspx?codpage=speciale_ccsvi ) di cui pare soffrano una grandissima percentuale di soggetti ANCHE malati di sclerosi multipla.

Due considerazioni principali


1) è vero, non tutti i malati di sclerosi multipla hanno anche la CCSVI, quindi è chiaro che la CCSVI nonpuò essere la causa diretta della sclerosi.


tuttavia è altrettanto vero che


2) molti malati di sclerosi multipla sono "guariti" dalla sclerosi semplicemente curando la CCSVI..


sarà un caso? mi dite che non è possibile stabilire scientificamente una correlazione? non importa, se anche fosse efficace solo nel 50% dei casi un tentativo in tal senso sarebbe comunque da fare...


guardate questo video


www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/183651/golia-la-scoperta-del-prof-zamb...
kelly70
00lunedì 28 marzo 2011 10:22
Re:
secutores, 27/03/2011 22.34:

I neurologi non si oppongono proprio a niente.
Confermano ciò che si sa sulla SM: al netto dei risultati e delle conoscenze non vi sono motivi per ritenere plausibile una relazione tra la scelrosi e l'insufficienza venosa.
Non dicono nient'altro.

Tutte le speculazioni su "caste" e su "brogli" legati all'ambiente farmaceutico sono illazioni offensive.

Non metto in dubbio che vi possano essere dei miglioramenti a seguito della procedura Zamboni, è solo che non si conosce il meccanismo fisiopatologico (se esistente) che lo lega alla SM.
Questo dicono i neurologi, nulla di più.





Io posso credere che ci siano ancora medici interessati alla salute della paziente. Ma nelle multinazionali farmaceutiche no. Altro che illazioni offensive...dobbiamo ricordare Poggiolini & C? O la marea di interventi chirurgici INUTILI che ogni tanto vengono scoperti...gente a cui vengono tolti organi sani, solo per prendere i soldi degli interventi?

professionemedico.wordpress.com/2009/08/25/medici-pagati-a-cottimo-per-gli-interventi-chi...

www.repubblica.it/2008/06/sezioni/cronaca/medici-arrestati/non-provata-responsabilita/non-provata-responsabil...

archiviostorico.corriere.it/1999/febbraio/24/Operazioni_inutili_per_rimborsi_co_7_99022437...

E chissà quanti non vengono scoperti...
Ma dico io...è possibile che voi, essendo ragazzi onesti e di coscienza, siate così ingenui da pensare che lo siano anche gli altri? Sarebbe il caso che vi svegliate e vi rendiate conto che state entrando in un mondo di lupi. Lo sapete che i medici, quando stanno male, non vogliono andare negli ospedali, e non si fidano dei colleghi? E noi invece ci dobbiamo fidare...

Quelli fanno come il Vaticano con i preti pedofili, si nascondono tra di loro. Negatelo, se avete il coraggio.

Kelly
Rainboy
00lunedì 28 marzo 2011 14:31
Re: Re:
kelly70, 28/03/2011 10.22:




Io posso credere che ci siano ancora medici interessati alla salute della paziente. Ma nelle multinazionali farmaceutiche no. Altro che illazioni offensive...dobbiamo ricordare Poggiolini & C? O la marea di interventi chirurgici INUTILI che ogni tanto vengono scoperti...gente a cui vengono tolti organi sani, solo per prendere i soldi degli interventi?

professionemedico.wordpress.com/2009/08/25/medici-pagati-a-cottimo-per-gli-interventi-chi...

www.repubblica.it/2008/06/sezioni/cronaca/medici-arrestati/non-provata-responsabilita/non-provata-responsabil...

archiviostorico.corriere.it/1999/febbraio/24/Operazioni_inutili_per_rimborsi_co_7_99022437...

E chissà quanti non vengono scoperti...
Ma dico io...è possibile che voi, essendo ragazzi onesti e di coscienza, siate così ingenui da pensare che lo siano anche gli altri? Sarebbe il caso che vi svegliate e vi rendiate conto che state entrando in un mondo di lupi. Lo sapete che i medici, quando stanno male, non vogliono andare negli ospedali, e non si fidano dei colleghi? E noi invece ci dobbiamo fidare...

Quelli fanno come il Vaticano con i preti pedofili, si nascondono tra di loro. Negatelo, se avete il coraggio.

Kelly




Ma perdonami Kelly... mi spieghi che cosa c'entrano in questo caso le multinazionali farmaceutiche e i casi di malasanità? [SM=g27825]

kelly70
00lunedì 28 marzo 2011 14:49
Re: Re: Re:
Rainboy, 28/03/2011 14.31:




Ma perdonami Kelly... mi spieghi che cosa c'entrano in questo caso le multinazionali farmaceutiche e i casi di malasanità? [SM=g27825]





La perdita di pazienti malati da curare. Vale per le multinazionali come per i medici, che fra l'altro sono "comandati" dalle multinazionali.

Vedi premi e ragalini vari per promuovere determinati farmaci...

spirito!libero
00lunedì 28 marzo 2011 15:57
Devo dire però che questa volta hanno ragione le associazioni dei malati. Io non so esattamente cosa abbiano suggerito i medici del gruppo di ricerca, ma fatto sta che essendo l'occlusione venosa una malattia facilmente risolvibile da una operazione, non vedo perché i malati non debbano essere operati !

Tra l'altro è una operazione facilissima e veloce.

Anche se non ci fosse alcuna correlazione con la sclerosi multipla, non vedo perché si devono tenere l'occlusione.

Capisco anche i medici che sostengono che in molti malati di SM non vi sia traccia di occlusione, ma io ho una spiegazione "logica" a questa cosa.

Parlando da perfetto ignorante in materia, ovviamente, mi sono fatto l'idea, probabilmente balzana, che in realtà si tratti proprio di due malattie distinte ma con gli stessi identici sintomi e manifestazioni patologiche.

Cioè ho pensato che la SM propriamente detta è la degenerazione delle stesse identiche parti anatomiche (cervello, sistema nervoso) che si degenerano con l'occlusione delle vene !

In pratica abbiamo due malattie identiche causate da due cose diverse, nei pazienti ove c'è l'occlusione, quest'ultima è la causa della degenerazione (ristagno di sangue venoso nel cervello), mentre nei malati che non hanno l'occlusione, la causa è un'altra e questi ultimi sono gli effettivi malati di SM !

Ai malati con con la vena occlusa sarebbe stata diagnosticata erroneamente una SM solo perché sintomi e degenerazioni del sistema nervoso sono identici a quelli della SM propria ovvero quella ove non compaiono occlusioni.

Che ne dicono i "quasi" medici del forum ? potrebbe essere ?
kelly70
00lunedì 28 marzo 2011 16:31
Re:
spirito!libero, 28/03/2011 15.57:

Devo dire però che questa volta hanno ragione le associazioni dei malati. Io non so esattamente cosa abbiano suggerito i medici del gruppo di ricerca, ma fatto sta che essendo l'occlusione venosa una malattia facilmente risolvibile da una operazione, non vedo perché i malati non debbano essere operati !

Tra l'altro è una operazione facilissima e veloce.

Anche se non ci fosse alcuna correlazione con la sclerosi multipla, non vedo perché si devono tenere l'occlusione.

Capisco anche i medici che sostengono che in molti malati di SM non vi sia traccia di occlusione, ma io ho una spiegazione "logica" a questa cosa.

Parlando da perfetto ignorante in materia, ovviamente, mi sono fatto l'idea, probabilmente balzana, che in realtà si tratti proprio di due malattie distinte ma con gli stessi identici sintomi e manifestazioni patologiche.

Cioè ho pensato che la SM propriamente detta è la degenerazione delle stesse identiche parti anatomiche (cervello, sistema nervoso) che si degenerano con l'occlusione delle vene !

In pratica abbiamo due malattie identiche causate da due cose diverse, nei pazienti ove c'è l'occlusione, quest'ultima è la causa della degenerazione (ristagno di sangue venoso nel cervello), mentre nei malati che non hanno l'occlusione, la causa è un'altra e questi ultimi sono gli effettivi malati di SM !

Ai malati con con la vena occlusa sarebbe stata diagnosticata erroneamente una SM solo perché sintomi e degenerazioni del sistema nervoso sono identici a quelli della SM propria ovvero quella ove non compaiono occlusioni.

Che ne dicono i "quasi" medici del forum ? potrebbe essere ?




Cavolo...sarebbe un'intuizione fantastica!!!
Sai, le cose a cui arriva un profano a volte, agli esperti non vengono nemmeno in mente.

E sarebbe una spiegazione plausibilissima, visto che spesso ci sono malattie diverse che hanno sintomi simili...
Rainboy
00lunedì 28 marzo 2011 16:45
Ah io starò zitto. Le multinazionali mi hanno pagato per tacere in questi casi. [SM=g2407713]
spirito!libero
00lunedì 28 marzo 2011 17:33
Re:
Rainboy, 28/03/2011 16.45:

Ah io starò zitto. Le multinazionali mi hanno pagato per tacere in questi casi. [SM=g2407713]




Vabbè ma un parere sottobanco ce lo puoi passare.... [SM=x789048]
kelly70
00lunedì 28 marzo 2011 17:42
Re: Re:
spirito!libero, 28/03/2011 17.33:




Vabbè ma un parere sottobanco ce lo puoi passare.... [SM=x789048]




S'è offeso perchè ho calunniato le multinazionali. [SM=g27820]

Vabbè... [SM=g2535983]





























SANTE SUBITO!!!!!!!!!!!!!!!!! [SM=x789053]

[SM=g2283909] [SM=g2283909] [SM=g2283909] [SM=g2283909] [SM=g2283909]

Kelly [SM=x789054]
spirito!libero
00lunedì 28 marzo 2011 20:37
In realtà capisco perfettamente la posizione di Rain e la condivido anche, solo che mi piacerebbe davvero che mi desse un suo parere, come mi piacerebbe che lo desse secutores poiché certamente più di me entrambi conoscono la materia.
Rainboy
00martedì 29 marzo 2011 09:18
In estrema sintesi: la sclerosi a placche è una malattia autoimmune. Il suo processo patogenetico è di tipo infiammatorio cronico e per ora non c'è nessun meccanismo noto che possa ricollegarlo a quelli di occlusioni da patologie vascolari, né si comprende la ragione ipotetica per cui una patologia vascolare dovrebbe innescare un tipo simile di processo.
Ciò non significa, naturalmente, che possiamo escludere il coinvolgimento della CCSVI, significa solo che nessuno può consigliare di operarsi chirurgicamente per trattare la CCSVI nella speranza di curare la SM perché le due cose, allo stato attuale delle nostre conoscenze, non sono direttamente collegabili. Forse in futuro lo saranno, chi lo sa.


P.S. giova ricordare che per gli interventi chirurgici, anche quelli di routine, si può morire. Nessun medico che agisca per il bene del paziente gli consiglia di andare sotto i ferri se la cosa non fornisce benefici riconosciuti.


spirito!libero
00martedì 29 marzo 2011 12:27
Re:
Rainboy, 29/03/2011 09.18:


P.S. giova ricordare che per gli interventi chirurgici, anche quelli di routine, si può morire. Nessun medico che agisca per il bene del paziente gli consiglia di andare sotto i ferri se la cosa non fornisce benefici riconosciuti.





Certo, ma non puoi negare che un beneficio enorme derivi dal fatto che si evita di far ristagnar i sangue venoso nella zona cranica !

I medici avranno certamente ragione nel dire che non si conosce correlazione tra CCSVI e SM, tuttavia
la mia ipotesi rimarrebbe valida, cioè che la CCSVI porta a sintomi simili a quelli della SM, altrimenti non si spiegherebbe in nessun modo il fatto che diversi pazienti a cui era stata diagnosticata la SM siano guariti dopo l'intervento contro la CCSVI !

Delle due l'una o non c'è effettivamente correlazione e quindi quei pazienti non avevano la SM ma solo la CCSVI oppure c'è correlazione e quindi è un beneficio per la SM.

Ma in ogni caso o per la SM o per la CCSVI vale la pena eccome curarsi, o no ?
Rainboy
00martedì 29 marzo 2011 13:45
Re: Re:
spirito!libero, 29/03/2011 12.27:



Certo, ma non puoi negare che un beneficio enorme derivi dal fatto che si evita di far ristagnar i sangue venoso nella zona cranica !



Ma qui stavamo parlando di operarsi per curare la SV, non per curare la CCSVI. E' ovvio che se vuoi operarti per curare una tua CCSVI diagnosticata discuterai col medico dell'opportunità di tale intervento sulla base del tuo quadro clinico. I neurologi contestavano soltanto il fatto che qualcuno volesse operarsi di CCSVI per curarsi dalla SV, cosa che per ora non ha sostegno scientifico a riguardo, tutto qui (almeno questo è quello che ho capito io).


Poi vabbé sulla storia dei pazienti guariti da sclerosi a placche a seguito di intervento per CCSVI bisognerebbe consultare letteratura scientifica accreditata...


Anche perché c'è da dire che dai pochi stralci del discorso di Zamboni che ho letto, ho ricavato l'impressione che lui non intendesse argomentare un nesso causale ma solo un effetto peggiorativo della CCSVI sul quadro clinico di una SV. Anche qui, magari ho capito male io.


secutores
00martedì 29 marzo 2011 17:02
Vogliate perdonarmi se rispondo velocemente ed avendo letto solo superficialmente i vari commenti.

La questione è, a mio parere, la seguente:
indipendentemente dal fatto che la terapia dell'insufficienza venosa sia o meno risolutiva nella SM bisogna tenere presente che esistono degli algoritmi terapeutici spesso ministeriali, altre volte stilati di nosocomio in nosocomio (ad esempio qui a Pisa, per la diagnosi di embolia polmonare non si esegue, almeno di routine, la scintigrafia polmonare ventilatoria che viene invece eseguita in molti altri ospedali).
Questi algoritmi devono essere necessariamente seguiti dai medici al fine di tutelarsi da eventuali ritorsioni legali.
Ad oggi non esistono i dati nè necessari nè sufficienti a poter sostenere una causa penale nella quale il medico peritante (medico legale) possa invocare il principio di sussunzione scientifica a discolpa di un chirurgo che, eseguendo un intervento di questo tipo, determini la morte del paziente.

Io, ripeto, non metto in dubbio i miglioramento descritto dai pazienti, però capisco anche i chirurghi che non possono permettersi di buttare all'aria una vita di sacrifici.

Poi vorrei aggiungere un'altra cosa: è innegabile che la maggior parte dei medici siano degli stronzi e anche parecchio ignoranti (è disarmante a volte l'ignoranza media della classe medica... per lo meno non ci se la aspetterebbe...)però c'è da dire che ci sono anche medici umanamente e professionalmente inpeccabili. Basta saper scegliere, non ci si deve per forza far curare da dementi.

Comunque devo dare ragione a Kelly, io non mi farei mai curare.

Spero di aver chiarito il mio punto di vista.
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