Erika, a 10 anni dal massacro di Novi intravede la libertà
Le persone non si cancellano neppure con la morte, restano sempre le tracce. Nel cuore e nella mente di Erika De Nardo ci sono quelle della madre e del fratello che lei stessa ha ucciso, insieme al fidanzato di allora Omar Favaro, con 97 coltellate. Dieci anni esatti domani. Omar, 27 anni, è un uomo libero da un anno. Erika, 26 anni,
tra pochi mesi potrebbe lasciare il carcere di Verziano,...
Le stesse a cui giocava un’altra giovane che, come Erika,
ha ucciso all’età di 16 anni. Una delle tre ragazze di Chiavenna che nel giugno 2000 assassinarono suor Maria Laura Mainetti, con 19 coltellate, come sacrificio offerto a Satana. «Erika è una ragazza come tante altre che si sta impegnando verso una nuova vita - dice Alberto Saldi, responsabile dello sport e delle attività ricreative in carcere a cura della Uisp di Brescia -. Per la festa della donna abbiamo previsto un concerto. Durante quello dell’anno scorso Erika ballava timidamente insieme alle compagne, al ritmo rock del duo musicale che presta volontariato».
La musica rock. La sera di dieci anni fa, nella villetta di Novi Ligure, Erika alzò il volume dello stereo al massimo. Per coprire le urla di sua madre e suo fratello.
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Gente che meriterebbe la pena di morte , nel futuro potrebbe esserci un altra vittima .