Secondo il sito Sassuolo 2000 il cardinale Caffarra, arcivescovo di Bologna, ha chiesto che “gli insegnanti che hanno in classe dei bimbi musulmani non devono nascondere loro la natura religiosa e cristiana del Natale. In caso contrario compirebbero un’azione ideologica”.
La notizia si presta a tre commenti. Il primo si rifa all’ormai nota critica di Dawkins: non esistono bimbi musulmani, ma bimbi figli di genitori musulmani. Anche per il cardinale, evidentemente, la religione si eredita come uno sfavillante maniero, o come una tara genetica. Il secondo riguarda l’aperta strategia conversionista del cardinale: i musulmani devono sapere cos’è il Natale, ma i cattolici non devono sapere cos’è il Ramadan. Atei e agnostici, si presume, secondo il presule non devono sapere né far sapere: héroes del silencio. La terza osservazione riguarda l’ammissione che il Natale ha una natura cristiana. E’ proprio questa caratteristica di parte a renderlo, in ambito scolastico, un elemento da non valorizzare: ma il cardinale sembra proprio non capirlo. Uomini come Caffarra stanno alla laicità come un esquimese sta all’acquisto di un frigorifero.
www.sassuolo2000.it/modules.php?name=News&file=article&sid=64270&mode=thread...