Re:
Rainboy, 10/01/2008 22.29:
Le tue idee sul sesso, Mauri, sei pregato di risparmiarcele. Ma hai detto bene, parlando di quell'episodio presso il prete.
Certo dubito che quel prete avesse opinioni accettabili per il buon senso di un vero laico, ma facciamo pure finta che le avesse. Ci sono anche i preti comunisti, se è per questo.
Il problema è che di un vicario zonale illuminato, o di un prete comunista, non ci frega niente. Non è lui che incoraggia il non-uso del preservativo per centinaia di milioni di persone, né è lui che impedisce al governo di un paese di dare un briciolo di riconoscimento giuridico all'amore delle coppie omosessuali.
Capisci la differenza di scala, vero? Possibile che tu non trovi innaturale, Mauri, che questa trafila di retrograde e demenziali prescrizioni in ambito di sessualità ci arrivino proprio da un'organizzazione che si è votata alla CASTITA'?
Purtroppo per te non era un prete comunista...non è il Barbero della situazione.
Riporta per filo e per segno quanto è scritto nell'enciclica di Benedetto XVI...che, pure, non è comunista e non è il Barbero della situazione.
Non vi risulta, quindi, evidente che nei vostri pensieri, così come in quelli di quella signora da me citata...c'è una malcomprensione implicita?
Pertanto te ne deve proprio fregare del vicario zonale se riprende per filo e per segno un'enciclica papale...non credi?
Ti devo citare qualche passo?
www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/encyclicals/documents/hf_ben-xvi_enc_20051225_deus-caritas-est...
Con ciò però non ha per nulla rifiutato l'eros come tale, ma ha dichiarato guerra al suo stravolgimento distruttore, poiché la falsa divinizzazione dell'eros, che qui avviene, lo priva della sua dignità, lo disumanizza. Infatti, nel tempio, le prostitute, che devono donare l'ebbrezza del Divino, non vengono trattate come esseri umani e persone, ma servono soltanto come strumenti per suscitare la « pazzia divina »: in realtà, esse non sono dee, ma persone umane di cui si abusa. Per questo l'eros ebbro ed indisciplinato non è ascesa, « estasi » verso il Divino, ma caduta, degradazione dell'uomo. Così diventa evidente che l'eros ha bisogno di disciplina, di purificazione per donare all'uomo non il piacere di un istante, ma un certo pregustamento del vertice dell'esistenza, di quella beatitudine a cui tutto il nostro essere tende.
5. Due cose emergono chiaramente da questo rapido sguardo alla concezione dell'eros nella storia e nel presente. Innanzitutto che tra l'amore e il Divino esiste una qualche relazione: l'amore promette infinità, eternità — una realtà più grande e totalmente altra rispetto alla quotidianità del nostro esistere. Ma al contempo è apparso che la via per tale traguardo non sta semplicemente nel lasciarsi sopraffare dall'istinto. Sono necessarie purificazioni e maturazioni, che passano anche attraverso la strada della rinuncia. Questo non è rifiuto dell'eros, non è il suo « avvelenamento », ma la sua guarigione in vista della sua vera grandezza.
Ciò dipende innanzitutto dalla costituzione dell'essere umano, che è composto di corpo e di anima. L'uomo diventa veramente se stesso, quando corpo e anima si ritrovano in intima unità; la sfida dell'eros può dirsi veramente superata, quando questa unificazione è riuscita. Se l'uomo ambisce di essere solamente spirito e vuol rifiutare la carne come una eredità soltanto animalesca, allora spirito e corpo perdono la loro dignità. E se, d'altra parte, egli rinnega lo spirito e quindi considera la materia, il corpo, come realtà esclusiva, perde ugualmente la sua grandezza. L'epicureo Gassendi, scherzando, si rivolgeva a Cartesio col saluto: « O Anima! ». E Cartesio replicava dicendo: « O Carne! ».[3] Ma non sono né lo spirito né il corpo da soli ad amare: è l'uomo, la persona, che ama come creatura unitaria, di cui fanno parte corpo e anima. Solo quando ambedue si fondono veramente in unità, l'uomo diventa pienamente se stesso. Solo in questo modo l'amore — l'eros — può maturare fino alla sua vera grandezza.
....
Due sono qui gli aspetti importanti: l'eros è come radicato nella natura stessa dell'uomo; Adamo è in ricerca e « abbandona suo padre e sua madre » per trovare la donna; solo nel loro insieme rappresentano l'interezza dell'umanità, diventano « una sola carne ». Non meno importante è il secondo aspetto: in un orientamento fondato nella creazione, l'eros rimanda l'uomo al matrimonio, a un legame caratterizzato da unicità e definitività; così, e solo così, si realizza la sua intima destinazione.
Riguardo alle "prescrizioni sulla sessualità" ci arrivano dalle Sacre Scritture...e non vi è assolutamente nulla di retrogrado ma c'è ENORME lungimiranza.
Se si legge l'enciclica che ho citato con apertura mentale (quella laica, si intende)...ci si può riconoscere totalmente.
Se si è laicisti, invece, è ovvio che si trova un ostacolo e si procede alla "guerra di religione" anticattolica.
Non è in questa sede che voglio riprendere le motivazioni per le quali la contraccezione può avere grosse ripercussioni negative nella società.
In particolare nella stragrande maggioranza dei casi, cioè quando il preservativo ed altri metodi contraccettivi spingono ad una sessualità degradante...come sopra specificato (vedi enciclica).
Oppure quando la coscienza di una "protezione" spinge il marito o la moglie a cadere nell'adulterio...
Riguardo alle "coppie omosessuali"...che cosa bisognerebbe riconoscere giuridicamente?
L'atto omosessuale è contronatura...è un tipo di eros che degrada l'uomo (inteso in senso assoluto).
Perchè degrada l'uomo? Perchè due persone dello stesso sesso non riescono a trovare quel completamento nel corpo e nella psiche che ESALTA la coppia e la rende "una cosa sola".
E questo perchè i sessi sono "complementari" e non solo dal punto di vista anatomico e fisiologico ma anche psicologico.
Come ho detto in altra sede, spesso passano inosservati tutti i problemi degli omosessuali in questo senso.
Basterebbe che chi ha dubbi in tal senso se ne vada a fare un giro sui forum gay.
Io l'ho fatto e ne ho trovato la conferma.
x Kelly,
Leggiti l'enciclica...
E se non ti basta cerca, nel magistero (Catechismo della Chiesa Cattolica) qualche insegnamento a sostegno della tua tesi...
Capirai che molte persone se lo sono inculcato loro nella mente quest'insegnamento del quale abbiamo parlato...
Ti sfido io a smentire quello che ho detto.
x Andromaca,
Sicuramente se si sa che una persona è omosessuale non la si sceglie per essere ordinata sacerdote.
E non per questione di discriminazione, ma perchè per la Chiesa l'omosessualità è un problema relativo ad un ossessione sessuale...
Un problema che non permette l'esercizio del ministero.
Indipendentemente da questo è veramente difficile valutare la possibile tendenza pedofila di una persona...benchè il percorso che porta all'ordinazione sacerdotale sia lungo e seguito scrupolosamente.
Il tuo consiglio relativo al "chiedere ai bambini" deve fare rizzare le antenne un attimino.
Infatti, come per l'omosessualità, ci sono vari "gradi" di pedofilia...e non tutti vengono espressi.
Ci sono forme che rimangono latenti per poi scoppiare senza preavviso.
Riguardo alle testimonianze infantili, cito da Wikipedia:
L'attendibilità delle testimonianze infantili
L'interazione con genitori e psicologi può indurre nel bambino la formazione di
falsi ricordi (vedi nel seguito di questa voce). A seguito di gravi errori giudiziari, che avevano provocato danni morali e materiali gravissimi agli innocenti accusati (l'esempio più clamoroso, negli Stati Uniti, è stato quello del Caso McMartin), è stato messo a punto un protocollo, che prescrive le attenzioni da seguire nell'interrogatorio del bambino (Carta di Noto del 9 giugno 1996, aggiornata il 7 luglio 2002). La valutazione della cura, con cui questo protocollo è stato effettivamente applicato è parte essenziale di ogni nuovo caso giudiziario in Italia, relativo a bambini nell'età della Scuola d'Infanzia.
Prova ad andare a vedere il caso McMartin perchè molti ignorano questi punti...soprattutto fra coloro che accusano:
it.wikipedia.org/wiki/Caso_McMartin
Relativamente alle pene canoniche relative alla pedofilia sono valutate dal tribunale ecclesiastico sulla base della gravità della colpa.
Ultimamente sono state inasprite fino alla richiesta di riduzione allo stato laicale.
x Paolo,
Lo so che lo sai che lo studio l'ha fatto Jenkins, non preoccuparti...non ti sottovaluto fino a questo livello.
La mia critica stava a significare che non sto citando fonti di parte...
Relativamente all'incompetenza relativa di Jenkins, come ho già detto, verrà presto sostituito da te...quindi nessun problema....
Sicuramente è emblematico il tuo scandalizzarti di fronte ai risultati di studi non cattolici.
Citi statistiche...lo ripeto, me lo posti o no...per l'ennesima volta, il link alle statistiche che ormai hai messo come homepage nel tuo browser?
Alla fine ce l'hai fatta a decifrarlo?
A proposito,ancora mi devi dimostrare dove io avrei sostenuto Donnini o Cascioli nei miei post qui e in Soccorso,fino a prova contraria per me sei solo un pessimo e infame bugiardo(nei meriti di questa tua infame accusa)!
Ancora aspetto una smentita!
A me sembrava che su Soccorso Spirituale tu avessi tentato di propormi un Donnini...
Se non eri stato tu ti chiedo scusa.
Per quanto riguarda il "dimostrarlo", mi dispiace non ho tempo e voglia di rivangare antichi 3d di SoSpi.
L'epoca è più o meno quella della discussione sul libro di Garcia.
Ciao!