Pannella: la decisione dei Garanti

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snaplinx
00sabato 4 agosto 2007 04:09
PANNELLA: LA DECISIONE DEI GARANTI


COLLEGIO DEI GARANTI DEL COMITATO 14 OTTOBRE

Decisione 2/07

Depositato in segreteria in data 3 agosto 2007 ore 11:35


Il Collegio dei Garanti del Comitato 14 ottobre, riunitosi in data 2 agosto 2007 alle ore 14 presso la sede dell’Ulivo in piazza SS. Apostoli 73, Roma, ha preso in esame il ricorso dell’on. Marco Pannella contro la decisione dell’Ufficio tecnico-amministrativo nazionale (UTAN) che ne ha dichiarato inammissibile la candidatura a Segretario nazionale del Partito Democratico. Insieme al ricorso il Collegio ha esaminato tutta la documentazione correlata e comunque presentata dall’interessato a corredo e sostegno della candidatura.

Successivamente, su richiesta dello stesso Ricorrente, il Collegio ha proceduto alla sua audizione.
L’on. Pannella ha ampiamente illustrato i meriti democratici della sua storia politica che sono alla base della domanda di partecipazione all’elezione del segretario nazionale del nuovo Partito.

Ciò premesso, il Collegio, unanime, vuole esprimere innanzi tutto, la convinzione che il processo costitutivo del Partito Democratico, secondo gli atti stessi che ne hanno scandito il percorso, è aperto a tutti i contributi e ai diversi apporti, nel rispetto della dignità della persona umana, in una libera convivenza civile.

Ma non esiste democrazia senza rispetto delle regole. Per tale ragione, il Collegio sottolinea al tempo stesso e con forza, proprio perché organo di garanzia, che il compito suo non è di coltivare desideri, ma di attenersi al rigoroso rispetto delle norme procedurali di cui al “Regolamento quadro per la elezione delle Assemblee costituenti dell’Ulivo - Partito Democratico” (di seguito “Regolamento quadro”).

Tutto ciò premesso e considerato, il Collegio ha da prima valutato le modalità di presentazione del ricorso e la sua ammissibilità, dichiarandolo ammissibile.
Con particolare riferimento alla lamentata “carenza di potere dell’UTAN“, riguardo a quanto stabilito dall’art. 5, comma 1 del Regolamento quadro e dall’art. 2, comma 3, del Regolamento dell’UTAN, il Collegio precisa che è compito dell’UTAN valutare l’ammissibilità delle candidature, ivi compresi i profili di cui all’art. 7 comma 4 del Regolamento quadro. L’UTAN è infatti chiamato a verificare nel suo complesso la documentazione presentata dal candidato, dalla quale è possibile, fra l’altro, desumere, attraverso l’identità del candidato, la sua eventuale notoria appartenenza a forze politiche diverse da quelle riconducibili all’Ulivo - Partito Democratico.

Il Collegio rileva in ogni caso che la procedura seguita, compresa l’audizione del ricorrente, è più garantista rispetto a quella ipotizzata dall’on. Pannella, in quanto consente maggiori opportunità di rappresentare le proprie ragioni al Collegio dei Garanti.

Quanto al punto cruciale delle doglianze dell’on. Pannella, il Collegio sottolinea che la disciplina circa l’ammissibilità della candidatura a Segretario nazionale è prevista dall’art. 7, in particolare dal comma 4 del Regolamento quadro, dove si prescrive non ammissibile la candidatura di persona notoriamente appartenente a forze politiche non riconducibili al progetto dell’Ulivo - Partito Democratico.

Le condizioni per le quali non è ammissibile la candidatura sono pertanto: a) l’appartenenza ad una forza politica; b) la notorietà di detta appartenenza; c) la circostanza che detta forza politica non sia riconducibile al progetto del Partito Democratico.

Per sua stessa ammissione l’on. Pannella appartiene all’area del Partito radicale; è un fatto notorio, innegabile, pacifico; e non si tratta di mera ispirazione ideale, seppure di grande forza e intensità.

Tale appartenenza, anche da ultimo, si è estrinsecata in formali atti di rappresentanza politica e di riferimento elettorale, come la sua militanza nel Partito della Rosa nel Pugno. Di più: basti pensare alla sua partecipazione, come esponente del Partito Radicale, di concerto con le rappresentanze parlamentari della Rosa nel Pugno, alle consultazioni del Quirinale per la soluzione della crisi di governo nello scorso febbraio.


La “notorietà” di questa appartenenza impone di considerare la “riconducibilità” di cui all’art. 7 come condizione di ammissibilità della candidatura a Segretario nazionale, non solo alle intenzioni del candidato, ma agli atti e alle scelte del suo partito o della sua area di appartenenza. Diversamente non risulterebbe chiaro il rapporto fra partito ed elettore, né univoca l’adesione al progetto del nuovo partito; ci sarebbe un’ambiguità, anche solo oggettiva, di cui non può assolutamente soffrire la Segreteria

Bisogna quindi riflettere su questa “riconducibilità”. A questo proposito, non si può non ricordare che il Partito Democratico nasce con l’Ulivo; è lì che comincia il lungo percorso verso il nuovo Partito e prosegue per tappe successive di grande rilevanza, quali, da ultimo, la costituzione dei gruppi dell’Ulivo in Parlamento; la presentazione del Manifesto per il Partito Democratico; la nascita spontanea di comitati per il Partito nuovo; la celebrazione di congressi di partito che hanno deciso lo scioglimento delle rispettive organizzazioni; la programmata elezione dell’Assemblea costituente e del Segretario nazionale del nuovo Partito.

Bene, sia il Partito Radicale che la Rosa nel Pugno, non hanno condiviso questo processo; si sono presentati, anche nelle competizioni elettorali, in modo distinto e concorrente rispetto al progetto dell’Ulivo - Partito Democratico, pur partecipando - come in questa fase - con indubbia efficacia e grande lealtà alla maggioranza di governo. Alleati, certamente, all’interno dell’Unione, ma non coinvolti, sia obiettivamente che nella comune percezione dei cittadini, verso la confluenza unitaria in un partito nuovo, nel Partito Democratico.

Di qui l’inevitabile conseguenza che la notoria appartenenza e militanza in un forza politica diversa da quella dell’Ulivo non è riconducibile al progetto dell’Ulivo - Partito Democratico. Lo spirito e la lettera del regolamento rendono dunque impossibile dichiarare ammissibile la candidatura dell’on. Pannella a Segretario nazionale del Partito Democratico.

Per questi motivi il Collegio unanime respinge il ricorso. nazionale di un partito, nel suo sforzo di interpretazione e richiamo del consenso popolare.



Il Presidente del Collegio dei Garanti:

Virginio Rognoni

I componenti:

Luigi Berlinguer

Giuseppe Busia

Graziella Falconi

Carla Rocchi
Biancalucina Trillò
snaplinx
00sabato 4 agosto 2007 04:10
Il cosidetto Partito Democratico pare a questo punto aver ben poco di democratico.
E' a quanto pare l'applicazione di fatto del Compromesso Storico.
Costituenti sono infatti gli ex-Democristiani di sinistra e gli ex-PCI di destra.
Voler tener fuori Pannella e Radicali,disconoscendo di fatto la loro indubbia capacità a combattere per le libertà laiche, è totalmente assurdo e anomalo.
Senza di loro non ci sarebbero stati divorzio ed aborto.
Anche se per una parte della popolazione italiana,queste modifiche trentennali della nostra società sono esecrabili,non si può certo impedire che coloro che non si riconoscono nel Cristianesimo,abbiano libertà di scelta .
Si rimproverano forse a Pannella le attuali lotta per l'eutanasia e la droga libera?
Si teme che se per caso arrivasse al potere,forte del voto popolare, queste modifiche sociali verrebbero effettuate?
Si ha paura che le idee radicali prendano i voti necessari a far sfigurare gli altri candidati?
Stesso ragionamentoi per Di Pietro?
A questo punto viva i Radicali e i Comunisti doc,unici campioni del laicismo,mentre la Casa delle Libertà e il cosidetto partito Democratico sono evidentemente condizionati a tutti gli effetti dalla presenza trasversale degli ex democristiani.
Son di fatto lecchini del Vaticano e non credo di sbagliare a valutar le cose.
I guelfi saranno al potere,o col Partito Democratico o colla Casa della Libertà, e caccieranno gli oppositori laici dalla stanza dei bottoni.
Aspettiamoci senza dubbio prossime revisoni della legge sulll'aborto.

snaplinx
=omegabible=
00sabato 4 agosto 2007 07:38
re
La democrazia è fatta per gli UOMINI e non per i BURATTINI. [SM=g27812]
omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]
snaplinx
00sabato 4 agosto 2007 18:09
APPELLO CONTRO LE ESCLUSIONI DAL PARTITO DEMOCRATICO

FIRMA E FAI FIRMARE L'APPELLO!

Noi sottoscritti cittadini,

ci appelliamo agli attuali organi "dirigenti" e ai leader del nascente Partito Democratico perché le speranze riposte nel nuovo progetto politico non vengano ulteriormente ferite da infondate decisioni che escludono e non includono, che espellono e non accolgono, quanti si riconoscono e alimentano nella storia di ispirazione liberale, laica, socialista e radicale.

In particolare il no alla candidatura di Marco Pannella a Segretario nazionale del Partito Democratico dimostrerebbe, se così sarà deciso, un atteggiamento che ha ben poco a che fare con quel che viene evocato come "nuova stagione", sia essa politica, civile, sociale, etica, italiana. Ciò accade in un momento in cui i sondaggi denunciano una gravissima crisi di consenso e di fiducia, specie fra quanti hanno già consentito il già troppo debole e allarmante successo elettorale dello scorso anno.

Per questi motivi, noi cittadini chiediamo che venga cancellato tale provvedimento e affidiamo il nostro appello alla saggezza di quanti dovranno decidere nelle loro diverse responsabilità di leader o di attuali organi (effettivamente) di garanzia. A loro rivolgiamo questa nostra speranza, che è speranza di inizio di un nuovo corso e nuovo progetto in cui si possa riconoscere la maggioranza degli italiani, e non solo quel terzo (destinato in questo modo ulteriormente a contrarsi) dato dalla somma di due influenti e potenti apparati che sono residuo di storie politiche.

www.radicali.it/appello_pd/form.php
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