La stampa tedesca torna sullo scandalo che fa tremare il Vaticano
L’ex carabiniere parcheggia come sempre la sua auto in via Giolitti, nei pressi della stazione Termini di Roma. Sta seduto e seleziona i ragazzi. La maggior parte di loro sono rom che offrono il loro corpo per un prezzo che va dai 150 ai 500 euro. Sono senza soldi, non ricevono alcun aiuto dalla famiglia, per questo vendono il loro corpo per tirare a campare, secondo quanto riporta die Welt.
IL MECCANISMO - L’ex militare non lavora da solo, ha due aiutanti. Uno di loro si spaccia per agente di un’agenzia di modelli promettendo carriere fasulle che invece conducono i giovani ragazzi a prostituirsi nel letto di qualcuno. L’altro assistente invece è quello che riscuote i pagamenti, tutti in nero naturalmente. I tre devono agire con discrezione perchè tra i clienti del giro di prostituzione vi sono nove sacerdoti della chiesa cattolica, tra i quali semplici preti, ma anche alti prelati. Il meccanismo è stato portato alla luce dall’ex prete Patrizio Poggi che ha raccontato tutto a un’unità speciale della Polizia di Roma. Il procuratore Maria Monteleone ha avviato le indagini, contro le 3 persone vi sono alcuni indizi, ma fino ad ora non sono emersi preti tra i clienti del trio.
I DUBBI - La storia regge? C’è da dire che in questo caso la cautela è d’obbligo. Don Poggi, ex prete della perrocchia Filippo Neri situata a nord di Roma ha passato 5 anni in carcere per abusi sessuali su adolescenti. Non è quindi da escludere che il sacerdote stia agendo in questo modo perchè prova del risentimento nei confronti della chiesa cattolica. Se la Versione di Don Poggi dovesse corrispondere alla verità, per la chiesa cattolica si tratterebbe dell’ennesimo scandalo che si aggiunge alla lunga serie che travolto l’istituzione con un certa ragolarità in questi ultimi anni. La questione più delicata è la pedofilia.
I GAY IN VATICANO - Un giro di prostituzione all’interno della chiesa sarebbe un bel problema da affrontare per il nuovo pontefice. Papa Francesco infatti vuole agire contro gli abusi, vuole riformare la curia romana e ripulire le bache vaticane dai soldi sporchi. A questo scopo, mercoledì ha nominato una commissione d’inchiesta e ha chiesto le competenze di una professoressa dell’Università di Harvard. Inoltre il pontefice deve anche fare i conti con la questione “lobby gay” in vaticano, cosa che sarebbe stata portata alla luce durante un’udienza con dei religiosi sudamericani. Le sue dichiarazioni, che non erano destinate al grande pubblico, hanno avuto un’eco mediatica pazzesca. In seguito al tam tam sui media, il vaticano non ha negato il fatto.
LA REAZIONE DELLA CHIESA - La chiesa invece reagisce con rabbia alle parole di Don Poggi. Agostino Vallini, cardinale vicario della diocesi di Roma e arciprete della basilica Lateranense, parla di “calunnie”.”Le accuse si riveleranno essere infondate”, ha detto. I preti e i prelati tirati in ballo da Don Poggi hanno dichiarato che intraprenderanno azioni legali contro l’ex prete. Don Poggi ha anche dichiarato di essere stato molestato dal rettore del seminario quando si trovava a Firenze, ma l’accusa è difficile da dimostrare perchè il presunto aguzzino è morto da tempo.
http://www.giornalettismo.com/archives/1004047/gli-abusi-sessuali-potrebbero-diventare-un-fardello-per-il-papa/