Paraculi : Chiesa, allarme Halloween

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ReteLibera
00venerdì 31 ottobre 2008 13:45

Ottobre 31, 2008


Un appello ai cattolici da parte dell’Associazione Giovanni XXIII, e l’accusa del vescovo di Verona: vogliono sostituire due feste cristiane con una pagana e consumistica.

Halloween non piace al mondo cattolico.

Di anno in anno si ripetono prese di posizione e messe in guardia.
Ve ne riportiamo due, di taglio diverso.

Una più incentrata sui possibili legami di questa festa con il mondo della magia e delle sette; l’altra critica si pone sul piano culturale e filosofico. L’associazione “Giovanni XXIII”, fondata da don Benzi, ieri ha diffuso una sua dichiarazione, in cui si legge: “Attenzione alla pseudo festa di Halloween esaltata il 31 ottobre come un apparente carnevalata mentre nasconde un grande rituale satanico collettivo”.

L’associazione rivolge “Un appello al mondo cattolico, ai genitori e a tutti coloro che credono nei valori della vita affinché sappiano che festeggiare Halloween significa adorare satana.

Il sistema imposto di Halloween proviene da una cultura esoterico-satanica in cui si porta la collettività a compiere rituali di stregoneria, spiritismo, satanismo che possono anche sfociare in alcune sette in sacrifici rituali, rapimenti e violenze.
Halloween è per i satanisti il giorno più magico dell’anno e in queste notti fomentano i rituali satanici come le messe nere, le iniziazioni magico-esoteriche e l’avvio allo spiritismo e stregoneria.

Attenzione agli educatori e responsabili della società affinché scoraggino i ragazzi a partecipare ad incontri sconosciuti, ambigui o addirittura ad alto rischio perché segreti o riservati. Non si può promuovere in nessun modo questa ricorrenza che inneggia al macabro e all’orrore.


L’Associazione Papa Giovanni è impegnata da oltre sei anni sul fronte del recupero delle vittime delle sette occulte attraverso il numero verde 800228866 del Servizio Antisette.

Si rileva il mese di ottobre come un tempo particolarmente propizio per adescare le nuove leve del satanismo.
Il 31 ottobre si compiono riti satanici in molte chiese sconsacrate e in molti cimiteri.
Si rubano le ostie consacrate e si dissacrano i luoghi della nostra tradizione cristiana.
Halloween spinge le nuove generazioni ad una mentalità magico-
esoterica che ha lo scopo di sovvertire i principi della religione, attaccando il sacro e i valori dello spirito attraverso una subdola iniziazione alle arti e alle immagini dell’occulto.

Una cultura di morte viene promossa anche con Halloween dove il mondo dei minorenni è il più a rischio ed esposto.
E’ alto il pericolo che un tale appuntamento generi sempre più connivenze con il crimine e con sette spietate e senza scrupoli.

Proprio ad un anno dalla morte di don Benzi ricordiamo queste parole tra i suoi ultimi appelli: “Vogliamo che i nostri figli festeggino il giorno di Ognissanti con i demoni, il mondo di satana e della morte oppure con gioia e pace vivendo nella luce? Esortate i vostri figli dicendo loro: vuoi giocare e divertirti con i demoni e gli spiriti del male o invece scegli di gioire e far festa con i Santi che sono gli amici simpatici e meravigliosi di Gesù?”.

Il secondo intervento è del vescovo di Verona, monsignor Zenti, ma è stato rilanciato dal SIR, il Servizio di Informazione Religiosa vicino alla Conferenza Episcopale Italiana, che gli ha in questo modo offerto una rilevanza nazionale, al di là dei confini della diocesi. “Halloween – scrive mons. Zenti – fa guardare alla morte più con un clima da sagra, o da carnevale, che con la serietà che essa merita. Non è detto che la morte debba essere considerata solo con l’occhio che ne fa intravedere la tragicità.
Il cristiano sa bene che la morte viene riscattata dalla fede nel suo superamento, nel mondo dei risorti in Cristo”.

Tuttavia, prosegue mons. Zenti, “è realtà estremamente seria.

Quanto meno, pone fine ad una fase dell’esistenza e impone non pochi interrogativi problematici di carattere esistenziale e culturale”. Ora, riflette il vescovo, “se l’obiettivo di Halloween è ridurre una tale realtà ad una sorta di pura virtualità, chiunque ha senso di responsabilità educativa non può non rendersi conto del rischio a cui espone.
La morte infatti non va esorcizzata anche con queste sagre. Essa va affrontata nella crudezza della sua realtà.
Assumendone le problematiche, per affrontare le quali conviene mettere insieme gli apporti culturali ispirativi di cui si è attrezzati, non ultimo quelli che attingono dalla fede cristiana”.

“Fatta questa puntualizzazione di carattere valoriale

– scrive il vescovo di Verona – si potrebbe obiettare che nessuno ha il diritto di ostacolare la festa di Halloween in uno spazio di libertà democratica”.


Ma su questo punto mons. Zenti si appella “ad un’altra motivazione che in ogni caso contraddice la stessa logica democratica: questa festa viene massicciamente introdotta là dove da tradizione si celebrano due feste di carattere cristiano, profondamente radicate (tutti i Santi e la commemorazione dei defunti).

Se proprio non fosse evitabile, la festa di Halloween poteva trovare spazio in altra data. La sovrapposizione smaschera la chiara intenzione di soppiantare la festa di tutti i Santi e quella consecutiva dei defunti”. Questa, per mons. Zenti, “è sopraffazione.

Che è di altra natura rispetto ai valori della democraticità.
Con il fondato timore che la stessa protesta si risolva in un boomerang: potrebbero accusare chi protesta di intolleranza.
E anche questa logica iniqua sa di dittatura.

Va da sé che anche in nome del solo buon senso le comunità cristiane non si prestano a dare attuazione a tale fenomeno.

Che altro non sa se non di paganesimo consumistico. Il cristiano ha ben altro da testimoniare nei riguardi dei defunti che ci hanno preceduto nella realtà del mondo dei risorti nel Risorto, nostra vera speranza”.

da www.lastampa.it




Jon Konneri
00venerdì 31 ottobre 2008 13:57
Re:
ReteLibera, 31/10/2008 13.45:


Ottobre 31, 2008


Un appello ai cattolici da parte dell’Associazione Giovanni XXIII, e l’accusa del vescovo di Verona: vogliono sostituire due feste cristiane con una pagana e consumistica.

Halloween non piace al mondo cattolico.

Di anno in anno si ripetono prese di posizione e messe in guardia.
Ve ne riportiamo due, di taglio diverso.

Una più incentrata sui possibili legami di questa festa con il mondo della magia e delle sette; l’altra critica si pone sul piano culturale e filosofico. L’associazione “Giovanni XXIII”, fondata da don Benzi, ieri ha diffuso una sua dichiarazione, in cui si legge: “Attenzione alla pseudo festa di Halloween esaltata il 31 ottobre come un apparente carnevalata mentre nasconde un grande rituale satanico collettivo”.

L’associazione rivolge “Un appello al mondo cattolico, ai genitori e a tutti coloro che credono nei valori della vita affinché sappiano che festeggiare Halloween significa adorare satana.

Il sistema imposto di Halloween proviene da una cultura esoterico-satanica in cui si porta la collettività a compiere rituali di stregoneria, spiritismo, satanismo che possono anche sfociare in alcune sette in sacrifici rituali, rapimenti e violenze.
Halloween è per i satanisti il giorno più magico dell’anno e in queste notti fomentano i rituali satanici come le messe nere, le iniziazioni magico-esoteriche e l’avvio allo spiritismo e stregoneria.

Attenzione agli educatori e responsabili della società affinché scoraggino i ragazzi a partecipare ad incontri sconosciuti, ambigui o addirittura ad alto rischio perché segreti o riservati. Non si può promuovere in nessun modo questa ricorrenza che inneggia al macabro e all’orrore.


L’Associazione Papa Giovanni è impegnata da oltre sei anni sul fronte del recupero delle vittime delle sette occulte attraverso il numero verde 800228866 del Servizio Antisette.

Si rileva il mese di ottobre come un tempo particolarmente propizio per adescare le nuove leve del satanismo.
Il 31 ottobre si compiono riti satanici in molte chiese sconsacrate e in molti cimiteri.
Si rubano le ostie consacrate e si dissacrano i luoghi della nostra tradizione cristiana.
Halloween spinge le nuove generazioni ad una mentalità magico-
esoterica che ha lo scopo di sovvertire i principi della religione, attaccando il sacro e i valori dello spirito attraverso una subdola iniziazione alle arti e alle immagini dell’occulto.

Una cultura di morte viene promossa anche con Halloween dove il mondo dei minorenni è il più a rischio ed esposto.
E’ alto il pericolo che un tale appuntamento generi sempre più connivenze con il crimine e con sette spietate e senza scrupoli.

Proprio ad un anno dalla morte di don Benzi ricordiamo queste parole tra i suoi ultimi appelli: “Vogliamo che i nostri figli festeggino il giorno di Ognissanti con i demoni, il mondo di satana e della morte oppure con gioia e pace vivendo nella luce? Esortate i vostri figli dicendo loro: vuoi giocare e divertirti con i demoni e gli spiriti del male o invece scegli di gioire e far festa con i Santi che sono gli amici simpatici e meravigliosi di Gesù?”.

Il secondo intervento è del vescovo di Verona, monsignor Zenti, ma è stato rilanciato dal SIR, il Servizio di Informazione Religiosa vicino alla Conferenza Episcopale Italiana, che gli ha in questo modo offerto una rilevanza nazionale, al di là dei confini della diocesi. “Halloween – scrive mons. Zenti – fa guardare alla morte più con un clima da sagra, o da carnevale, che con la serietà che essa merita. Non è detto che la morte debba essere considerata solo con l’occhio che ne fa intravedere la tragicità.
Il cristiano sa bene che la morte viene riscattata dalla fede nel suo superamento, nel mondo dei risorti in Cristo”.

Tuttavia, prosegue mons. Zenti, “è realtà estremamente seria.

Quanto meno, pone fine ad una fase dell’esistenza e impone non pochi interrogativi problematici di carattere esistenziale e culturale”. Ora, riflette il vescovo, “se l’obiettivo di Halloween è ridurre una tale realtà ad una sorta di pura virtualità, chiunque ha senso di responsabilità educativa non può non rendersi conto del rischio a cui espone.
La morte infatti non va esorcizzata anche con queste sagre. Essa va affrontata nella crudezza della sua realtà.
Assumendone le problematiche, per affrontare le quali conviene mettere insieme gli apporti culturali ispirativi di cui si è attrezzati, non ultimo quelli che attingono dalla fede cristiana”.

“Fatta questa puntualizzazione di carattere valoriale

– scrive il vescovo di Verona – si potrebbe obiettare che nessuno ha il diritto di ostacolare la festa di Halloween in uno spazio di libertà democratica”.


Ma su questo punto mons. Zenti si appella “ad un’altra motivazione che in ogni caso contraddice la stessa logica democratica: questa festa viene massicciamente introdotta là dove da tradizione si celebrano due feste di carattere cristiano, profondamente radicate (tutti i Santi e la commemorazione dei defunti).

Se proprio non fosse evitabile, la festa di Halloween poteva trovare spazio in altra data. La sovrapposizione smaschera la chiara intenzione di soppiantare la festa di tutti i Santi e quella consecutiva dei defunti”. Questa, per mons. Zenti, “è sopraffazione.

Che è di altra natura rispetto ai valori della democraticità.
Con il fondato timore che la stessa protesta si risolva in un boomerang: potrebbero accusare chi protesta di intolleranza.
E anche questa logica iniqua sa di dittatura.

Va da sé che anche in nome del solo buon senso le comunità cristiane non si prestano a dare attuazione a tale fenomeno.

Che altro non sa se non di paganesimo consumistico. Il cristiano ha ben altro da testimoniare nei riguardi dei defunti che ci hanno preceduto nella realtà del mondo dei risorti nel Risorto, nostra vera speranza”.

da www.lastampa.it








freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7825919
ci sono dei motivi RAFF
ReteLibera
00venerdì 31 ottobre 2008 14:02
JON JON Apri gli occhi.



Questo articolo, lo dedico al Vaticano
(al vescovo di Verona, monsignor Zenti
e, in primis, a Sua Santità Benedetto XVI.
Nessuno potrà dire di non sapere!




E' accaduto nella diocesi di Orange, California, nella parrocchia di Aliso Viejo intitolata (ahimè) al Corpus Christi: i preti, giulivi, hanno invitato i fedeli a presentarsi in chiesa mascherati per Halloween.

Ecco un passo del volantino d'invito, intitolato

"Lascia uscire il fanciullino che è in te":

"Per il Giorno di All Hallows i parrocchiani sono invitati a venire alla Messa in costume (sì, bambini ed adulti).
Inoltre, famiglie e singoli sono invitati a preparare una zucca Fred O'Lantern da disporre attorno all'altare.
Speciali dolcetti (e pochissimi scherzetti) saranno a disposizione dei giovani, e dei giovani nel cuore, a tutte le Messe.

E inoltre, che cominci la domanda su chi o cosa diventerà FKB (Fred K. Bailey, il pastore) alla fine della Messa: io vi amo, voi mi amate.

Anche se certe comunità ecclesiali spaventano i loro membri con sciocche storie su Hallowen che sarebbe un culto del demonio e altre scemenze,noi cattolico-cristiani comprendiamo che

All-Hallows è il giorno di tutti i Santi, una celebrazione d'autunno che onora la nostra eredità spirituale.

Sicuri della resurrezione di Gesù, siamo capaci di prenderci gioco delle cose che un tempo ci spaventavano.

Il nostro Dio non è minacciato da vegetali scavati, anzi si rallegra di una famiglia parrocchiale che si riunisce per adorare, divertirsi e folleggiare».

Le foto della celebrazione
neo-liturgica parlano da sole.


I fedeli con parrucche colorate ingoiano l'Ostia come fosse una caramella o una pasticca, mandandola giù con un sorso di Coke;
c'è persino una tizia mascherata da diavolo che distribuisce la Comunione.

La diocesi di Orange - 2,7 milioni di abitanti, 1,4 dei quali cattolici - è all'avanguardia nella neo-religione cattolica.


Ecco il video della Messa blasfema e di come il "sacerdote" nella successiva Messa domenicale, lasciandosi andare ad un discorso improbabile, si travesta da cane per dare la benedizione.



Il vescovo Tod Brown ha positivamente vietato la celebrazione della Messa tridentina, che i parrocchiani di Saint Mary by the Sea (Huntington Beach) avevano ottenuto per indulto, e alla quale partecipavano la domenica (unico giorno ammesso) oltre trecento persone.
Ciò, nonostante una petizione con 1.200 firme a favore della vecchia Messa in latino.
I parrocchiani di Saint Mary sono stati diffidati, dal santo prelato, di… inginocchiarsi all'Angelus, come pare avessero l'abitudine di fare da trent'anni; con tanto di accuse di "grave disobbedienza e peccato mortale" se si ostinavano ad inginocchiarsi.

Una sessantina di cattolici ancor più ostinati sono stati invitati, per lettera, a lasciare la parrocchia, anzi meglio la diocesi stessa.

Il motivo addotto: il vescovo non voleva che il rito fosse (profanato da gesti anomali che esulano dalla norma liturgica).

Evidentemente, la Messa-Hallowen con i coristi mascherati da diavoli è coerente con la norma liturgica.

Lo spirito del Concilio -e del progresso- non si ferma davanti a nulla.


Maurizio Blondet

[SM=x789050]
(Fonte: Roman Catholic blog, 6 novembre 2006)

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