In Italia la Chiesa gode ancora di troppa immunità e non risponde alle leggi del paese
Roma, 5 ago. (Apcom) - "Invece di accettare pienamente il primato della legge laica, il Vaticano dà ancora l'impressione che il problema è principalmente una questione di pulizia interna": l''Economist' critica, in questi termini, le nuove norme anti-pedofilia adottate dal Papa.
Il settimanale del Regno Unito - dove Benedetto XVI si recherà a settembre - dedica agli abusi sessuali dei preti un editoriale del suo prossimo numero. Dopo aver ricordato i casi di Irlanda, Germania e Belgio, l''Economist' afferma: "In Italia la Chiesa ancora gode di una sorta di immunità, per motivi culturali, ma gli italiani sicuramente vorranno prima o poi che i loro leader religiosi rispondano alla legge del paese. Questo principio - prosegue l''Economist' - è particolarmente importante nel momento in cui le democrazie occidentali stanno faticando a definire che posto, ammesso che ce ne sia uno, possono accordare a subculture che vogliono regolare le proprie questioni famigliari in base alla legge dell'islam o di altre minoranze religiose". Per il settimanale della City, la "tentazione per una Chiesa in declino di tenersi stretti antichi privilegi è forte. Alcuni alti prelati, come il cardinale Schoenborn o mons. Rino Fisichella, di recente incaricato della rievangelizzazione dell'Occidente, hanno mostrato di aver capito che per la Chiesa è tempo di cambiare. Ma si sono scontrati con il muro dell'opposizione interna".
Quanto al Vaticano, secondo l''Economist', "se solo i leader della Santa Sede leggessero più chiaramente i segni dei tempi, vedrebbero che conviene loro una piena responsabilità di fronte ai tribunali laici e ai governi eletti. Invece che trafficare con le loro arcane procedure, dovrebbero chiedere alle autorità laiche di aiutarli a fare pulizia e rispettare la legge, come chiunque altro".
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