Perchè la sinistra domina cultura, giornali, scuola

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
kelly70
00martedì 28 giugno 2011 22:23

 Visto da est, l’ Occidente può apparire molto curioso; soprattutto se incontri personaggi del calibro di Serghei Kara Mourza. Immagino già la faccia del lettore: è chi sarà mai costui? E’ un sociologo che, pur vivendo a Mosca, riesce a capire in che modo e in quale misura le società occidentali sono soggette alla propaganda, soprattutto a quella non dichiarata, che, essendo invisibile, è la più insidiosa. Tema delicato che dovrebbe essere al centro della riflessione pubblica, ma che in realtà viene ignorato non solo dai media più autorevoli, ma anche dal mondo accademico, salvo rare eccezioni.

Scavando in questa direzione, si scoprirebbe, ad esempio, per quale ragione in un Paese di consolidata tradizione cattolica, nel dopoguerra tutto il mondo culturale sia diventato comunista, così come gran parte della scuola, dell’università e dell’informazione. Com’è possibile che persone colte, istruite d’un tratto abbiano adottato il pensiero unico bolscevico abiurando valori nazionali e identitari? Si trattò di un fenomeno spontaneo e frutto di tante scelte individuali e consapevoli, per quanto curiosamente simultanee? La risposta è no. Non fu affatto un moto spontaneo, bensì una raffinatissima operazione di condizionamento delle masse, nell’ambito di un tentativo di occupazione dell’Italia attraverso l’occupazione delle istituzioni dall’interno, come prescritto da Gramsci e con la decisiva pianificazione del Kgb, che in quegli anni dedicava a questi scopi addirittura un Dipartimento.

Certo, se oggi si dicesse a uno dei tanti intellettuali ex comunisti, che peraltro ancora dominano buona parte della cultura italiana, di essere stato uno strumento del Kgb, costui si arrabbierebbe moltissimo . E, verosimilmente, non avrebbe torto. La maggior parte degli intellettuali, dei giornalisti, dei docenti nemmeno sospettò di essere manovrata e proprio per questo l’operazione ebbe successo, come si spiega in uno dei libri più intelligenti degli ultimi 40 anni: “Il montaggio”, scritto Vladimir Volkoff, intellettuale francese di origine russa ed esperto di manipolazione delle masse, che nel 1982, avvalendosi dell’artificio romanzesco, descrisse le tecniche usate dagli strateghi sovietici. Libro strepitoso e scomodo, che naturalmente il mondo intellettuale europeo all’epoca ignorò. Ora l’editore Alfredo Guida lo ripropone  in italiano con un’iniziativa altamente  meritoria e che i lettori aperti di spirito apprezzeranno. Il Kgb non esiste più, ma i suoi montaggi continuano a produrre effetti.

Chi lo capisce troverà una chiave di lettura ancora attualissima per capire perché, dopo oltre mezzo secolo, nella cultura, nella scuola, nell’informazione e in parte della magistratura certi clan continuino ad essere prevalenti. Il sistema sopravvive al madante e all’ideologia, continuando a far danni.

http://blog.ilgiornale.it/foa/2011/06/26/perche-la-sinistra-domina-cultura-giornali-scuola/

Blumare369
00mercoledì 29 giugno 2011 12:14
Quando io ero comunista era pacifico che le persone intellettuali, colte e intelligenti fossero di sinistra. A destra reazionari ignorati e attenti solo al denaro e a sfruttare le masse.

Ovviamente non era così, perché le masse erano culturalmente più ignoranti delle persone di destra, ma gli intellettuali le sovrastavano e gridavano slogan che attribuivano cultura a chi cultura aveva al massimo a livello di scuola media inferiore.

La sinistra si è datà l'immagine di culturalmente evoluta, mentre in realtà si trattava soltanto di una ideologia da borgata. Umberto Eco, per esempio, si crede un intellettuale, mentre è solo la versione maschile di Liala.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:01.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com