Pochi preti, e sempre più vecchi. Una situazione ormai consolidata, a cui l’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi aggiunge tuttavia un ulteriore elemento: quei preti sono sempre meno disciplinati, e rifiutano i trasferimenti in un’altra parrocchia. Ne siamo informati da un articolo di Zita Dazzi pubblicata sulla cronaca milanese di Repubblica. C’è da dubitare che il richiamo all’ubbidienza, formulato dal cardinale, sia accolto dai suoi sacerdoti: il rischio è che sempre più parrocchie rimangano scoperte. Stante la nota riottosità dei cattolici lombardi ad avere pastori stranieri, la situazione appare disperata: che non finiscano per chiedere ai militanti leghisti di farsi diaconi?
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