L’aborto? Contraria. L’eutanasia? “La vita e la morte non stanno nelle nostre mani. Gli omosessuali? Possono sposarsi, purché le leggi glielo permettano, “ma non lo chiamino matrimonio”. La religione? Va insegnata nelle scuole: “i bambini hanno bisogno di una spiegazione dell’origine del mondo e della vita”.
Sono solo alcune delle esternazioni contenute in La reina muy de cerca, un libro-intervista di Pilar Urbano alla regina Sofia di Spagna. Numerose critiche si sono levate dai partiti di sinistra e dalle organizzazioni omosessuali, ma non solo da loro: diversi commenti hanno sttolineato come da una persona di tale rango e con un ruolo istituzionale che implicherebbe neutralità ci si aspetterebbe maggior cautela.
Le affermazioni non sembrano peraltro smentibili, perché il testo è stato pubblicato con l’approvazione della Casa reale. Che ha anche tentato di mettere una pezza peggiore della toppa parlando di “supposte affermazioni fatte in privato”.
Sofia Margherita Vittoria Federica di Glücksburg ha settant’anni ed è figlia del re di Grecia Paolo I: ortodossa, diventò ufficialmente cattolica pochi giorni dopo aver sposato, con un doppio rito (cattolico e ortodosso) Juan Carlos di Borbone.
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