Post per spedire al diavolo le Poste

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kelly70
00domenica 11 agosto 2013 19:12
Di Piergiorgio Odifreddi
Tra le distrazioni balneari della politica e dello sport, una notizia rischia di passare inosservata. Alla Posta si sono accumulati 5 milioni di lettere e 140.00 raccomandate da consegnare, mentre il genio che le dirige sta tagliando migliaia di posti da postino (“posti no!”, sembrerebbe essere il suo motto), e “riorganizzando e razionalizzando”, secondo le sue singolari concezioni di organizzazione e di razionalità, la distribuzione della posta.

Proprio l’altro giorno mi è capitato di dover ritirare una raccomandata, che non era stata consegnata perché non ero in casa. L’organizzazione e la razionalità vorrebbero che essa fosse stata affidata all’ufficio della zona, a pochi passi da casa. Ma ovviamente no! Quell’ufficio è ormai impegnato, come tutti gli altri del Bel Paese, a fungere da banca e da rivenditore di prodotti di ogni genere, e dunque la Posta (con la maiuscola) non può più occuparsi di misere questioni come la posta (con la minuscola).

L’avviso mi diceva di andare a ritirare la raccomandata nell’ufficio di zona, a vari chilometri da casa. C’era una coda lunghissima, di gente infuriata con l’unico addetto allo sportello per i servizi postali, che continuava a sparire in segrete stanze invisibili al pubblico, mentre anche lì gli altri sportelli erano dedicati ad attività di distrazione. E quando è arrivato il mio turno, dopo un’attesa di mezz’ora, mi hanno comunicato che l’avviso stampato era obsoleto, visto che ormai le raccomandate si ritirano in un ufficio centrale, così chiamato perché sta in centro città.

Quest’unico ufficio è situato in una zona a traffico limitato, tanto per agevolare gli utenti che vi convergono da tutta Torino. Ma anche qui solo un paio dei suoi impiegati sono dedicati alla fatidica consegna della posta, che all’insegna dell’organizzazione e della razionalità viene ceduta solo dopo la registrazione manuale degli estremi del documento di identità, e la firma “per esteso e leggibile” su una riga tratteggiata di un centimetro, nella quale a mala pena ci stanno le iniziali di nome e cognome. Gli altri impiegati stanno di fronte a computer, quando semplicemente non chiaccherano fra loro, ricambiando gli sguardi furiosi degli utenti ai quali prudono le mani.

La cosa avrebbe poco interesse, se l’andazzo delle Poste non fosse ormai generalizzato. In questo mondo, che proclama di volersi appunto organizzare e razionalizzare, in realtà nessuno fa più il proprio lavoro: le poste vendono prodotti, le banche vendono investimenti, i giornalai vendono gadget, i media vendono pubblicità, le discoteche vendono droga, le scuole vendono gite turistiche, i bar vendono gratta-e-vinci, i gestori telefonici vendono piani tariffari …

Basta provare a origliare le conversazioni, al bar o in treno, per accorgersi che nessuno parla più di fare cose concrete. La preoccupazione principale, soprattutto di coloro che si vestono da manager, sembra ormai essere quella di trovare modi per fare business in astratto. Ma perché non fanno un concorso alla Posta, e non vanno a consegnare le lettere inevase? Oltre al fatto di dover cambiare di divisa e incominciare a vestire da lavoratori, anche perché, invece di assumere, la Posta “riorganizza e razionalizza”.

Una volta si cercava di fare soldi facendo prodotti, ma oggi si cerca di far soldi facendo soldi. I nostri governanti, pensando a coloro che non hanno da mangiare, propongono soluzioni alla Maria Antonietta: “Che mangino soldi”. E poiché nessuno fa più ghigliottine, ci toccherà soffocarli riempendogli la gola di banconote, invece di tagliar loro la testa.

odifreddi.blogautore.repubblica.it/

kelly70
00domenica 11 agosto 2013 19:15
Caro Piergiorgio, hai dimenticato di dire che adesso i bollettini si possono pagare nei tabacchini, mentre alla posta si comprano i gratta e vinci.

Io gli ficcherei la testa nel [SM=g1666949], orami non si capisce più niente!!!!

Secondo me lo fanno apposta. [SM=g3102182]
=omegabible=
00domenica 11 agosto 2013 19:19
Non mi rimane che applaudire!!!! [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=x1468553]
Max Cava
00domenica 11 agosto 2013 20:05
Re:
kelly70, 11.08.2013 19:15:

Caro Piergiorgio, hai dimenticato di dire che adesso i bollettini si possono pagare nei tabacchini, mentre alla posta si comprano i gratta e vinci.

Io gli ficcherei la testa nel [SM=g1666949], orami non si capisce più niente!!!!

Secondo me lo fanno apposta. [SM=g3102182]



Mi sa che in Svizzera, ahimé, ci stiamo italianizzando.

Alla posta puoi comprare di tutto, cioccolato, caramelle, tessere telefoniche, matite, libri... e mi fermo qui! [SM=x789069] [SM=x789069] [SM=x789069]

[SM=g2407711]


Titti-79
00lunedì 12 agosto 2013 13:34
Re:
kelly70, 11/08/2013 19:15:

Caro Piergiorgio, hai dimenticato di dire che adesso i bollettini si possono pagare nei tabacchini, mentre alla posta si comprano i gratta e vinci.

Io gli ficcherei la testa nel [SM=g1666949], orami non si capisce più niente!!!!

Secondo me lo fanno apposta. [SM=g3102182]


Infatti da quando c'è questa opzione io in posta non ci vado quasi più! [SM=g27828]
Gli impiegati sono quasi tutti maleducati e indisponenti, per non parlare della competenza che, in alcuni casi, fa veramente... ehm, come dire... piangere, ecco!!! [SM=x789069]


Titti.
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