Re: Re:
Cristianalibera, 21/11/2010 12.46:
Io ci sto...
ma il tuo linguaggio Franco...
aiaoaoaooaoaohhh, le brutte compagnie corrompono le buone abitudini...
Ah, e poi non bastano le casse spedite lì, qualcuno deve pure istruirli ad usarli... diventerai il nostro delegato, si?
Lascia perdere il mio linguaggio, è quello di sempre, da che sono nato, e non lo cambio perchè posso sopportare tutto, ma non il bigottismo.
Quanto al resto, non sono un bravo organizzatore ... cerchiamolo.
Le
"istruzioni d'uso", non andrò a spiegarglielo io, ma posso fare dei disegnini ... anche per te Veronika, così impari a fare la spiritosa!
ULTIMO MINUTO - Come volevasi dimostrare!
Scrive polymetis su infotdgeova:
Io non vedo nessuna apertura. Il messaggio è tutt'altro. Vale a dire che chi va a prostitute è già in una situazione di peccato, che la Chiesa condanna. Quindi permettere di usare il profilattico per andare a prostitute non significa rendere lecito il profilattico, perché già in sé l'essere andati a prostitute rende la situazione illecita. Quello che il papa voleva dire era cioè: visto che pecchi, e sei già in una situazione di peccato, almeno fallo col minor danno possibile per il prossimo. Vale a dire che, pur essendo già di per sé la situazione peccaminosa, si possono almeno prevenire i rischi fisici per la salute, vale a dire che il peccato del meretricio resta, ma almeno non si ha sulla coscienza di aver infettato qualcuno con l'Hiv. Cosa buona è non peccare del tutto, ma, nel peccato, si può scegliere di peccare di meno, vale a dire, in questo caso, evitando di contagiare il prossimo. La situazione è già errata in partenza, per questo, venendo a mancare il meglio (cioè il non essere andati a prostitute), si può tuttavia scegliere il "meno peggio" (cioè il non contagiare), senza per questo riabilitarlo.
C'è anche un altro messaggio in queste righe, filosoficamente più complesso, ma magari ne tratterò in un secondo momento.
Ad maiora