Raiuno e il Papa, l’anti tv

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kelly70
00mercoledì 22 agosto 2007 21:57


Alla fine lo psicodramma della serie «come mettere Papa Ratzinger coi giovani in tv» si è risolto con una sola vittima: l’attore Alessandro Preziosi. Era lui il candidato a sorpresa per la conduzione del grande show che Raiuno e l’organizzatore Bibi Ballandi stanno allestendo per il 1° settembre, in occasione del grande raduno dei giovani cattolici a Loreto. No, no e poi no: Benedetto XVI non vuole sentir parlare di spettacoli televisivi, e men che meno di presentatori. E anche col rock e il pop, come ben noto dai tempi del Sant’Uffizio quando il porporato Ratzinger amava far sapere che si ritirava a suonare Mozart al pianoforte, è bene non esagerare.
Così alla fine, i telespettatori vedranno lo show più insolito che si ricordi nella storia della tv, proprio l’opposto dei grandi raduni con Wojtyla che muoveva la testa per seguire a tempo le canzonette più amate dai giovani. Niente presentatore, appunto, e uno spettacolo davvero sui generis: fin dal titolo, La notte dell’Agorà. Già proprio Agorà, la piazza della Grecia antica, roba che alla Rai l’ufficio marketing avrebbe ricacciato in gola a chiunque, mostrando la composizione media del pubblico della prima rete, notoriamente anziano e non proprio con la maturità classica in tasca. Il cast musicale presenta qualche concessione al pop, nomi come Claudio Baglioni, Lucio Dalla e addirittura Le Vibrazioni. Ma inevitabile che il fulcro sarà l’Ave Maria che Bocelli intonerà accompagnato dal maestro Allevi, e soprattutto saranno i 100 orchestrali e il balletto classico a tenere la scena. Sempre che la parte di narrazione non si porti via tutto il tempo: alcuni attori, come Giancarlo Giannini e appunto Alessandro Preziosi, leggeranno brani di peso dei grandi Padri della Chiesa. Sì, al posto delle barzellette del comicaccio da avanspettacolo, cari spettatori di Raiuno del primo settembre, vi beccherete qualche bel passo di San Gerolamo o di San Domenico.

E non è finita, perché dal Vaticano è arrivato anche l’input preciso che nello spettacolo abbiano molta evidenza i due elementi scenici chiave del fuoco e dell’acqua, «l’acqua della purificazione e della rinascita - come è stato scritto sul comunicato ufficiale che domani la Cei divulgherà - e il fuoco dell’entusiasmo e del cambiamento». Ma la notizia davvero incredibile, per uno che non conosca bene Ratzinger, è che il momento più importante dello spettacolo, ovvero il dialogo tra i 300mila giovani che prevedibilmente si raduneranno sulla spianata di Montorso a Loreto e il loro Papa Benedetto XVI si svolgerà nel modo seguente: qualche giovane bene selezionato leggerà qualche domanda molto molto studiata, dal palco sulla spianata appunto, e il Papa non risponderà direttamente, «de visu», ma si collegherà dall’appartamento che gli verrà allestito nella Santa Casa di Loreto. Sarà un collegamento «audio-video», specificano i bene informati, e non c’è niente da ridere perché convincere Ratzinger ad accettare quel «video» oltre all’audio è già qualcosa di davvero impegnativo. […]
Fare uno spettacolo di prima serata assolutamente non spettacolare, e oltretutto col protagonista di fatto assente, è un’impresa più unica che rara. […]

La notizia completa è raggiungibile sul sito della Stampa

www.uaar.it/
=omegabible=
00giovedì 23 agosto 2007 07:47
re
Beh!!! Un modo come un altro per evitare qualche pomodoro e qualche uovo marcio come loro!!!!

omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]
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