Re: Re:
Scritto da: micheluccio13 11/05/2007 16.06
E' l'osservanza delle leggi di natura che realizza la norma- cioe' la legge- e quindi la realizzazione della propria personalita'
Non credo proprio.
Le leggi di natura a mio avviso vengono tirate in ballo quando servono a puntare il dito sui cosiddetti "diversi".
Per poi rimangiarsi tutto quando si fa osservare, per esempio, che la castita' forzata in natura non esiste.
E' sempre la solita solfa del "secondo me non e' giusto quindi tu non puoi".
Occupiamoci della natura dei singoli, piuttosto, e rispettiamola.
Infine credo proprio che se osservassimo solo le leggi di natura saremmo ancora degli animali.
l'essere umano ha sempre cercato di affermare la sua personalita' nell'ambito dei propri simili e quindi si e' evoluto attraverso la cultura e la conoscenza- l'equilibrio e il buon senso definiscono la norma di vita
principia explicanda praeter necessitatem non sunt multiplicanda
dicevano i nostri saggi antenati
diversamente la anormalita' puo' e deve realizzarsi nella creativita'-nell'arte ad ogni livello,non ristretta dalle norme sociali ma libera dalla propria creativita' per migliorarsi e migliorare gli altri fuori dal se
Naturale, in questo caso non c' entra niente del vecchiume millenario che stoltamente si cerca ancora di imporre quale verita' assoluta nonche' morale universale.
Comunque io personalmente rifiuto anche il termine di "anormalita'".
Gia' mi sembra troppo definire "diverso" chi ha tendenze diverse dalle nostre.
Anche un italiano a cui non piacciono pasta e pizza e' "anormale".
Ma dato che non e' "peccato", chissenefrega.
Ciao
Claudio
PS: Strabenvenuto