Roma 19/9/09: Liberi di credere o di non credere

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Vito.Pucci
00giovedì 30 luglio 2009 15:38




"ROMA, 19/09/09: LIBERI DI CREDERE O DI NON CREDERE - PRIMO MEETING NAZIONALE PER UN PAESE LAICO E CIVILE" - www.uaar.it/uaar/19-settembre?gclid=CJbo-_al_ZsCFQESzA...

Erano pochi milioni, cent’anni fa. Oggi sono circa un miliardo.

Il formidabile aumento del numero dei non credenti è l’unica, rilevante novità nel panorama religioso mondiale degli ultimi decenni.

Un fenomeno che, peraltro, nei paesi democratici non accenna affatto a fermarsi: una crescita che, significativamente, non è il frutto dell’opera di ‘missionari’ dell’ateismo e dell’agnosticismo, ma l’esito di centinaia di milioni di riflessioni individuali.

Circostanza ancora più eloquente, la loro diffusione è maggiore quanto maggiore è la diffusione del benessere, dell’istruzione, della libertà di espressione.

Lungi dal portare le società alla rovina, come vaticinano leader religiosi incapaci di trovare risposte più adeguate alla secolarizzazione, atei e agnostici ne rappresentano la parte più dinamica, quella che più contribuisce alla loro crescita: rispetto alla media della popolazione sono più giovani, più istruiti, più aperti al nuovo, più tolleranti nei confronti di chi viene troppo spesso dipinto come ‘diverso’: stranieri, omosessuali, ragazze madri, appartenenti a religioni di minoranza.

Quasi ovunque il mondo politico ha registrato questi cambiamenti, improntando le legislazioni nazionali a norme sempre meno dipendenti dall’etica religiosa prevalente (ancora per quanto?), e valorizzando per contro l’autodeterminazione dei singoli individui.

Persino in una “nazione cristiana” quale sono ritenuti gli Stati Uniti, un americano su sette non appartiene ad alcuna religione: non è un caso che, nel suo discorso di insediamento, Barack Obama abbia esplicitamente riconosciuto il ruolo dei non credenti.

Un solo paese occidentale sembra fare eccezione, nonostante la religiosità sia in calo anche lì.

È il paese con la classe politica meno apprezzata, con i livelli più bassi di libertà di espressione: un paese che tanti, in patria e all’estero, ritengono in declino.

Quel paese è il nostro, quel paese è l’Italia.

Un paese dove i non credenti sono i paria della società, relegati dalla legge (e dal condizionamento sociale) a cittadini di quinta categoria: l’incredulità viene buona ultima, quanto a diritti, dopo la Chiesa cattolica, le confessioni sottoscrittrici di Intesa, i culti ammessi e le confessioni non registrate.

Un paese dove si può essere censurati se si tenta di scrivere che Dio non esiste.

Un paese dove, in televisione, è impossibile ascoltare una critica alle gerarchie ecclesiastiche.

Eppure gli atei e gli agnostici non sono affatto pochi: anche in Italia, un cittadino su sette non crede. Ma nessuno lo ascolta.

Certo, il servilismo del mondo politico e dei mass media italiani non teme, come si è detto, confronti con altri paesi.

Ma anche gli increduli hanno le loro responsabilità.

Se vogliono non essere discriminati sui luoghi di lavoro; se desiderano che i loro figli, a scuola, non siano confinati in un ghetto; se non accettano che ingenti somme delle (scarse) finanze pubbliche finanzino organizzazioni confessionali; se, in poche parole, pensano che l’Italia debba realmente essere uno Stato laico e democratico, che tratta tutti i cittadini allo stesso modo, è necessario far sentire la propria voce.

Finora non è mai accaduto: mai atei e agnostici hanno manifestato per i loro diritti civili.

Atei e agnostici non credono nei miracoli: sanno benissimo che, per ottenere dei cambiamenti, è necessario darsi da fare.

È dunque venuto il tempo, anche per i non credenti, di mobilitarsi.

Per questo motivo l’UAAR, l’associazione di promozione sociale che unisce gli atei e gli agnostici, indice per sabato 19 settembre, alle ore 15, nell’area antistante lo stadio Flaminio (Piazzale Ankara) a Roma

LIBERI DI NON CREDERE
primo meeting nazionale per un paese laico e civile

La data scelta non è casuale.

I diritti dei non credenti possono essere riconosciuti solo laddove non c’è alcuna religione di Stato, di fatto e/o di diritto.

Il 20 settembre 1870 non venne meno solo una religione di Stato; fu abbattuto un regime teocratico all’interno del quale era impossibile dichiararsi pubblicamente atei o agnostici.

Molti, quel giorno, ritennero a portata di mano la realizzazione di una società, in cui una libera Chiesa costituisse solo una parte, non privilegiata, di un libero Stato.

Quel progetto, faticosamente avviato, fu poi bloccato dal ventennio fascista, dal cinquantennio democristiano e da un quindicennio di confessionalismo bipartisan.

Ora i tempi sono cambiati.

Non intendiamo rievocare con nostalgia l’epopea risorgimentale: vogliamo invece impegnarci nella costruzione di una società moderna, laica, europea.

Vogliamo l’uguaglianza, giuridica e di fatto, di credenti e non credenti

Vogliamo l’affermazione concreta della laicità dello Stato

Vogliamo la fine di ogni privilegio, di diritto e di fatto, accordato alle confessioni religiose


Vogliamo che le concezioni del mondo non religiose abbiano la stessa visibilità e lo stesso rispetto delle concezioni del mondo religiose

In particolare, chiediamo:

Avvio di un processo per il superamento del regime concordatario

Riconoscimento delle unioni civili

Aumento delle risorse pubbliche stanziate per la ricerca scientifica

Rimozione degli ostacoli frapposti alla contraccezione d’emergenza (c.d. “pillola del giorno dopo”)

Abolizione dei limiti all’accesso alla fecondazione artificiale introdotti dalla legge 40/2004

Abolizione dell’obiezione di coscienza nei reparti di ginecologia degli ospedali pubblici

Introduzione della pillola RU-486 e presenza capillare di consultori pubblici

Legalizzazione dell’eutanasia attiva volontaria

Riconoscimento delle direttive anticipate di fine vita

Rimozione di ogni discriminazione basata sull’orientamento sessuale

Possibilità per tutti i cittadini di poter abbandonare formalmente la propria religione

Disponibilità su tutto il territorio nazionale di strutture per la cremazione e di sale del commiato laiche

Disponibilità, su tutto il territorio nazionale, di luoghi solenni e tempi consoni per il matrimonio civile

Edifici pubblici laici, non contrassegnati dal simbolo della Chiesa cattolica

Rispetto delle leggi sull’inquinamento acustico anche da parte delle confessioni religiose

Abolizione delle leggi di tutela penale in materia religiosa

Fine dei privilegi delle confessioni religiose nelle strutture obbliganti (ospedali, carceri, caserme...)

Riduzione dei tempi per l’ottenimento della separazione e del divorzio

Introduzione del sistema tedesco, per il quale solo i contribuenti che vogliono espressamente finanziare la loro fede pagano la tassa di religione

Fine del versamento di fondi comunali alle confessioni religiose quali oneri di urbanizzazione secondaria

Una scuola pubblica laica: dove chi non frequenta le ore di religione cattolica non sia discriminato; dove lo stesso insegnamento religioso cattolico sia sostituito da educazione civica o studio di religioni e filosofie non confessionali; dove non si svolgano atti di culto, visite pastorali o altre azioni di evangelizzazione; dove si insegnino l’evoluzionismo e il pensiero critico; alla quale siano destinati i fondi attualmente riversati su un sistema di scuole private ghettizzante e inefficiente.

Se anche tu condividi questi obiettivi, il 19 settembre partecipa a

LIBERI DI NON CREDERE
primo meeting nazionale per un paese laico e civile


Per aderire alla manifestazione inviate una e-mail con oggetto “adesione” a: adesioni19settembre@uaar.it

Per partecipare alla manifestazione, contattate il circolo o referente UAAR più vicino
=omegabible=
00giovedì 30 luglio 2009 16:34
RE

Ottima e splendida iniziativa!!!! [SM=g1420248] [SM=g1420248] [SM=g1420248]

Questo si che è un post coi fiocchi!!!! [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902]



omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]


Vito.Pucci
00giovedì 30 luglio 2009 17:06

Omega,

Ieri San Babila ha citato Calimero, piccolo e nero.

Io, invece, ti dico che è la storia del brutto anatroccolo quella che più si addice a chi, seriamente e pagando un prezzo altissimo in prima persona, cerca un' intesa con tutti coloro che, almeno a parole, dicono di essere dalla parte dei diritti umani fondamentali.

Quando tutti lo capiremo, ... staremo tutti meglio!.

Sono d' accordo con te: il Manifesto innanzi pubblicato è davvero un bel frutto dell' ingegno umano! Condivisibile.

Babila il grande
00giovedì 30 luglio 2009 17:53
Re:
Vito.Pucci, 30/07/2009 17.06:



Caro Vito,

intanto ti ringrazio di aver postato questo bellissimo proclama con cui lo UARR invita ad una mobilitazione generale tutti coloro che hanno a cuore la laicità dello stato, laicità che, se attuata, garantirebbe, questa sì, i diritti universali dei singoli.

Ieri ho definito "sindrome di Calimero" l'atteggiamento piagnucoloso di persone ex TdG che scoperto l'inganno della pazzia di una religione assurda - ma quale non lo è, caro Vito, - continuano imperterriti a lamentarsi.

Non consosco il tuo vissuto, quindi non posso esprimermi nel merito, ma a quanto ho capito sei un ex TdG con problemi di, chiamiamoli così, comunicazione con i tuoi ex confratelli.

Cosa vuoi che ti dica! Posso esprimerti tutta la mia solidarietà umana come uomo ancora più convinto, da questa ulteriore tua esperienza, dell'assurdità delle religioni, nessuna esclusa,che divide anzichè unire, riesce a far odiare anzichè creare un clima di fratellanza ed amore, schiavizza e non libera dai bisogni.

Perchè in ogni fede vi è un errore di fondo, caro Vito, l'errore di credersi unica depositaria delle verità divina. E finchè si crederà in questo non vi sarà vera pace nella terra.

Il Testimone odierà sempre il fuoriuscito,- il traditore - come il cristiano, l'ebreo,il mussulmano e le miriadi di sottosette prodotte dall'interpretazione di libri volutamente criptici per lo stesso motivo per cui è criptico - nascosto - il dio a cui si vuole credere.

Ecco perchè è fondamentale, secondo gli atei, combattere l'ingerenza di tutti i sacerdoti di queste fedi limitandoli alla sola sfera privata, come deve essere appunto la religione: libere chiese in libero stato.

Libere chiese, cioè tutte egualmente libere con lo stato e nei loro rapporti.

Purtroppo in Italia questo non avviene, per la posizione di supremazia della fede cattolica, a cui una politica miope ha regalato porzioni notevoli di potereche faticosamente il nostro Risorgimento aveva sottratto nel 1870.

Caro Vito, coraggio, un piccolo sforzo, sei un uomo intelligente ancorchè istruito: liberati delle ulteriori catene che ancora ti legano e cammina nella libertà in cui ogni uomo deve anelare.

Babila.

P.S. Non sono santo. Babila basta ed avanza.





Vito.Pucci
00giovedì 30 luglio 2009 20:55


"PROPOSTA SERIA: INCONTRIAMOCI A ROMA IL 19 E 20 SETTEMBRE 2009"



... a quanto ho capito sei un ex TdG con problemi di, chiamiamoli così, comunicazione con i tuoi ex confratelli. ...

Caro Vito, coraggio, un piccolo sforzo, sei un uomo intelligente ancorchè istruito: liberati delle ulteriori catene che ancora ti legano e cammina nella libertà in cui ogni uomo deve anelare.



Caro Babila,

Anch' io ti ringrazio per la graditissima serietà che stai riservando ai miei ultimi post.

E' vero, sono anni che, con parole diverse, esprimo gli stessi concetti a favore delle Libertà e dei Diritti Umani fondamentali e, solo di tanto in tanto sento che la positività dei miei pensieri giunge esattamente a destinazione.

In particolare, ho apprezzato il Manifesto pubblicato nel capothread lì dove, dopo il ventennio fascista ed il cinquantennio democristiano, fa esplicito riferimento all' ultimo quindicennio di "confessionalismo bipartisan".

Su tale argomento ho molto da dire e, ritengo, una seria collaborazione potrebbe essere reciprocamente molto vantaggiosa.

Ora, se hai/avete un po' ci tempo, seguimi/seguitemi in questo semplice ragionamento logico e ditemi dove ho sbagliato: l' avvocato, per principio (ma soprattutto per convenienza), non deve 'sposare' la causa del proprio rappresentato, a prescindere dalla sua ragione o dal suo torto.

Per motivi contingenti, però, a far data dal 1995, per difendere il buon diritto di alcuni minori figli Testimoni di Geova miei assistiti, pensando al benessere futuro di mia figlia undicenne, decisi di infrangere la regola innanzi indicata sposando la causa di tali minori indifficoltà e, per logica necessità, di tutti i Testimoni di Geova in difficoltà che, naturalmente, tendono a solidarizzare tra loro.

Come chiaramente spiegato qui: www.testimoni-di-geova.info/spip.php?rubrique47

all' epoca, anche tra i Testimoni di Geova stava facendosi strada l' idea in base alla quale tutte le volte in cui fosse stato possibile, bisognava "sacrificare" il diritto del minore abusato sull' altare del buon nome dell' Organizzazione religiosa.

L' esperienza concreta che mi ha sbalordito, però, è stata la complice reazione delle Istituzioni statali alle quali, fermamente, ho sempre fatto riferimento.

Per ben otto anni, ho tenuto testa a tutti i potentissimi nemici interni all' Organizzazione dei Testimoni di Geova e quando, abusando del potere disciplinare loro conferito per legge, con un perfido stratagemma posto in atto nell' estate 2003, sono stato "espulso per divisione" (la maggior parte dei fedeli Testimoni di Geova che conosceva la gravità dei fatti per cui mi battevo era dalla mia parte!), non ho esitato un attimo a rivolgermi ancora una volta ai legittimi poteri statali.

A quel punto, difronte alla sfacciata complicità dell' intero "sistema giudiziario" con le malefatte dei vertici della WTS, ho compreso la necessità di invocare il sempre più imprescindibile CONTROLLO DELL' OPINIONE PUBBLICA NON SOLO CONFESSIONALE ... ed eccomi qui!.

Anche se molto avversato, devo riconoscere di aver avuto successo: tre sono i "personaggi chiave" con i quali, nel bene e nel male, sono stato costretto dalle circostanze a confrontarmi: Achille LORENZI di InfotdGeova LiberaMente, Pino LUPO di Soccorso Spirituale Onlus e Claudio CAVA di Apocalisse per uno Stato Laico.

Oggi, a te ed a tutti i superbi "cigni" che popolano questo luogo (io sono il brutto anatroccolo, ormai lo abbiamo stabilito), chiedo uno sforzo supplementare: come già stiamo facendo da giorni, continuiamo a confrontarci seriamente non trascurando la capacità concreta di prendere insieme iniziative di interesse comune.

Per cominciare, qui ed ora, quale primo serio passo, lancio la proposta concreta di incontrarci a Roma sabato 19 e domenica 20 settembre per discutere tra noi e quindi proporre ai vertici di UAAR di adottare iniziative legali comuni a tutti coloro che, per una ragione o l' altra, Credenti o non Credenti, Atei, Agnostici o Italian Brights, non si sentono assolutamente rappresentati dal sistema catto-geovista imperante qui in Italia.

Entro questi chiari e precisi limiti mi dichiaro disponibile a "sposare" la tua/vostra Grande Causa a favore di tutte le Libertà e di tutti i diritti umani fondamentali!.

UNIRE GLI SFORZI: forse questa è la strada nuova, la vera Apocalisse per uno Stato Laico che, discutendo e discutendo, tutti andiamo vagheggiando da tempo.

Ancora Grazie e buon proseguimento di serata ... a tutti!.

Vito Pucci



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