Ruini: “a Roma non si parli di coppie di fatto”

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kelly70
00lunedì 17 dicembre 2007 12:37


Quel dibattito sulle unioni civili non s´ha da fare. Al Vaticano la moral suasion operata sul sindaco Veltroni e vari ministri della Repubblica non basta più. E, alla vigilia del voto sulle coppie di fatto previsto per oggi in consiglio comunale, scende in campo il Vicariato di Roma, come dire il cardinale Camillo Ruini in qualità di arcivescovo della città: con un editoriale pubblicato su Sette, il magazine diffuso ogni domenica con il quotidiano della Cei Avvenire, critica la decisione di discutere un tema che «nessun effetto concreto» può produrre sui cittadini. «L´ennesima battaglia ideologica insomma».

Nelle scorse settimane le gerarchie ecclesiastiche l´avevano fatto capire in mille modi che l´istituzione di un registro delle unioni civili, così come proposto in due delibere all´esame dell´aula Giulio Cesare, era inopportuno. «Siamo nella città del Papa», aveva tuonato la senatrice teodem Paola Binetti, sostenendo l´opzione rinvio lanciata da Veltroni. Subito fallita per l´ostinazione della Sinistra, pronta a rischiare una bocciatura pur di non sacrificare la sua battaglia. Tanto più sicura alla luce dell´ordine del giorno alternativo presentato dal Pd per disinnescare la mina. Contromossa vana. Nell´articolo di ieri, il Vicariato ricusa anche il documento dei democratici, sottolineandone l´inutilità riconosciuta dagli stessi promotori quando affermano che si tratta «di materie indisponibili ai Comuni» e dunque, in assenza di una normativa nazionale, non avrà effetti pratici.

Un testo contraddittorio, secondo Sette: prima sostiene che la «città è punto di riferimento dei cattolici di tutto il mondo», ma poi chiede «al Parlamento di affrontare con urgenza le diverse proposte di legge presentate, affinché sia finalmente possibile per gli enti locali individuare strumenti efficaci che diano alle diverse “comunioni di vita” presenti nella moderna società una risposta concreta e soddisfacente».

Un punto non negoziabile per la Chiesa: «Non è sufficiente l´intenzione di opporsi a una decisione profondamente negativa, come sarebbe l´istituzione di un registro delle cosiddette unioni civili, per giustificare un odg che alla fine tende al medesimo risultato», spiega. Invitando infine «i cattolici che siedono in consiglio comunale, e tutti coloro che considerano la famiglia fondata sul matrimonio come la struttura portante della vita sociale, da non svuotare di significato attraverso la creazione di forme giuridiche alternative», a «mostrare la propria coerenza». […]

Dall’articolo di Giovanna Vitale, pubblicato oggi su “Repubblica”

Che dire? Il linguaggio di Ruini è un linguaggio da padrone del vapore. Ma sta anche ai cittadini e alle cittadine romane fornire una risposta adeguata. Lunedì 17, alle ore 16, manifestazione in Campidoglio a favore delle coppie di fatto, contro i diktat di Ruini. L’UAAR ci sarà. Ma anche Roma deve far sentire la sua voce laica.
www.uaar.it/news/2007/12/16/ruini-a-roma-non-parli-coppi...
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