Sicurezza, il monito della Cei "Il problema c'è, ma no ai ghetti"

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
kelly70
00martedì 27 maggio 2008 22:48


ROMA - Immigrazione, rifiuti, bullismo, stipendi, pensioni e famiglia. E' un vero e proprio giro d'orizzonte sulla società italiana quello che il cardinale Angelo Bagnasco pronuncia alla 58esima assemblea generale della Conferenza episcopale italiana. Un monito al governo a non perdere tempo, a dare vita a "una politica buona" che risolva i problemi del Paese. "Ci sono - dice Bagnasco, da 14 mesi presidente della Cei- lungaggini e palleggiamenti che, oltre che irrazionali e autolesionistici, offendono i cittadini che attendono risposte" su beni essenziali a "vita" e "dignità". Dopo l'esito delle elezioni, continua il presidente della Cei "ci si attende un periodo di operosa stabilità, al quale costruttivamente partecipino tutte le forze politiche, nei ruoli loro assegnati". E ci si aspetta da "tutti" una "più forte responsabilità" sui problemi del Paese. Ma se da un lato Bagnasco chiede rapidità, quando si parla di temi bioetici le cose si ribaltano e si passa alla "cautela" . Molti temi sul tappeto dunque. Segno della volontà della Chiesa di poter "esprimere liberamente la propria fede, senza che ciò sia scambiato per una minaccia alla laicita' dello Stato".

Sicurezza. Da una parte il crescente bisogno di sicurezza, "esigenza incoercibile di persone e famiglie, a cui sarà bene che i pubblici poteri sappiano, ai vari livelli, dare risposte calibrate ed efficaci". Dall'altra il no "ai ghetti" e il sì "alle buone politiche volte ad una reale integrazione dei cittadini immigrati". Compresi coloro che cercano di entrare in Italia, tenendo presente "un continuo equilibrio tra esigenze e attese, tenendo alto il rispetto dei diritti delle persone, che sono poi doveri di civiltà". Con buona pace del governo che vuole introdurre il reato di immigrazione clandestina. "Una risposta disattesa o differita potrebbe in questo caso moltiplicare i problemi, anzichè attenuarli" avverte il cardinale di Genova.

Rifiuti. L'emergenza rifiuti è un "problema gravissimo e urgente" scandisce il cardinale di Genova. Per risolverlo, spiega Bagnasco, "all'intervento delle pubbliche autorità deve corrispondere la responsabile collaborazione delle popolazioni".

Fisco. Servono risposte rapide "sul fronte degli stipendi e delle pensioni, per una difesa reale del potere d'acquisto". Una particolare attenzione alle famiglie, la cui realtà attuale, dice il porporato citando un recente intervento di Papa Ratzinger, è "mortificante" e dalle quali "si leva, talvolta persino inconsapevolmente, un grido, una richiesta di aiuto che interpella i responsabili delle pubbliche amministrazioni". Servono dunque provvedimenti riguardo all'emergenza abitativa e iniziative di sostegno della maternità, mentre risulta "apprezzabile" la proposta di "Un fisco a misura di famiglia" che "negli ultimi mesi ha visto in tutto il nostro Paese una larga mobilitazione".

Morti bianche. Un forte richiamo al mondo imprenditoriale e alle sue responsabilità in materia di morti sul lavoro. davanti allo stillicidio quasi quotidiano di morti bianche il presidente della Cei, fa sentire la sua voce: "Bisogna qui saper passare con prontezza dalle denunce ai fatti concreti, agli investimenti precauzionali, alle verifiche e ai controlli. E' dagli imprenditori in particolare che si attendono quelle provviste e quelle innovazioni strutturali che sole possono garantire il successo degli altri interventi. La vita è sacra, e distintamente lo è quella impegnata sul lavoro duro e rischioso".

Bioetica. Per le nuove linee guida in tema di fecondazione assistita la condanna è durissima. "si rischia di promuovere una mentalità eugenetica" denuncia Bagnasco. Nel campo della bioetica, spiega il presidente dei vescovi italiani, "auspichiamo una complessiva cautela, grazie alla quale gli elementi in gioco vengono sapientemente soppesati, mettendo la comunità nazionale al riparo da iniziative imprevidenti e precipitose". E su questi temi, Bagnasco vede terreno comune con il governo Berlusconi: "La sostanziale prudenza tenuta circa questi temi durante la campagna elettorale, dovrebbe essere un buon indizio sulla prudenza anche successiva".

Bullismo. "Segno di un vuoto dell'anima e di un'implicita richiesta d'aiuto". Così il cardinale definisce i tanti fenomeni di bullismo di cui sono piene le cronache di questi tempi. Atti che disegnano una gioventù costantemente succube "dell'abilità suasiva dei media che promette anche ciò che non può mantenere". Per questo, incalza il presidente della Cei, "e' di vitale importanza insinuare nei giovani la voglia di non concedersi acriticamente, di non consegnare se stessi, e i loro anni migliori, ad una cultura che pervade mentre snerva, e che blandisce mentre smonta". E' duro l'attacco del presidente Cei ai media che stanno caricandosi di una responsabilita' enorme: "il depistaggio rispetto a cio' che conta, a cio' che vale, a cio' che costruisce le persone e le comunita'. C'e' da chiedersi a chi giova tale impostazione".

Tv e pornografia. Vede un rischio connesso all'avanzare della tecnologia. Quello, cioè, che passando dall'analogico al digitale, il piccolo schermo diventi veicolo di diffusione della pornografia: "Nessuno vuole demonizzare un sistema ancora tutto da provare - dice il cardinale - tuttavia è necessario che le autorità competenti sappiano fin d'ora vigilare su questo delicato processo, e all'occorrenza intervenire per indirizzarlo su binari di effettivo valore pubblico".

(26 maggio 2008)

www.repubblica.it/2008/04/sezioni/esteri/benedetto-xvi-1/bagnasco-monito/bagnasco-mon...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:14.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com