Sono uno dei sessantasette!!!!!

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kelly70
00lunedì 4 febbraio 2008 17:44


Sono un "Cattivo Maestro" (me lo dice il Rettore della Sapienza); "un Cretino" (me lo dice M. Cacciari su Repubblica 17 gennaio), un liberticida, un oscurantista, un illiberale... L'ex ministro Gasparri chiede la mia espulsione dall'Università.
Sono stigmatizzato pubblicamente dal Presidente della Repubblica Napolitano, dal Presidente del Consiglio Prodi, dai capi dell'opposizione Berlusconi, Fini e Casini, dal Ministro dell'Università Mussi, dal leader del Partito democratico Veltroni, dai direttori dei maggiori quotidiani italiani di destra, centro e sinistra, incluso Ezio Mauro (Repubblica, 15 gennaio); da tutti i Telegiornali, (in maniera particolarmente virulenta da quelli di RAI 1 e RAI 2 del 15 gennaio sera); naturalmente da Giuliano Ferrara..
Perché?
Cosa ho fatto?
SONO UNO DEI 67!!!
Mesi fa (novembre 07) un collega alla Sapienza mi mostra il testo di una lettera al Rettore di un gruppo di fisici, dove si definisce inopportuna l'idea di invitare Papa Benedetto XVI a tenere la "Lectio magistralis" per l'inaugurazione dell'Anno Accademico due mesi dopo. Firmo la lettera.

Perché la firmo? Non sono credente, ma non sono ateo. Sono in generale sorpreso che, davanti al grande mistero della nostra esistenza su questo Pianeta ed in questo Universo, molti siano così sicuri di avere le risposte, di possedere la verità. Mi sembra sia questo un segno di grande presunzione intellettuale. Ma, finchè queste "verità" non sono imposte agli altri, dico, "Let it be!.. come nella famosa canzone dei Beatles. Non mi sognerei mai quindi di dire che il Papa non ha il pieno diritto di parlare. Questo diritto mi sembra lo eserciti di continuo. Talvolta mi trovo anche ad essere d'accordo con le sue parole: ad esempio, quando recentemente ha criticato il ruolo dominante dell'economica capitalistica globalizzata.
Allora, perché ho firmato? Principalmente perché l'idea del Rettore mi è sembrata fosse indice di un forte conformismo e di una desolante mancanza di immaginazione. Infatti la voce del Papa la sentiamo di continuo, la sua presenza ai telegiornali è costante, le sue esternazioni ed i suoi scritti hanno ampia eco, il suo pensiero è ben noto. Pensavo che gli studenti e docenti cattolici avrebbero accolto il Papa festosamente, come Vicario di Cristo e Capo del Cattolicesimo; ma per questo hanno a Roma infinite occasioni, e l'inaugurazione dell'Anno Accademico non è la sede più adatta per una manifestazione religiosa.

Gli altri (i non credenti) avrebbero certo ascoltato il Papa con rispetto, ma non avrebbero penso sentito grandi novità, vista appunto la continua e grande risonanza che si da' al pensiero del Papa (infatti il testo che il Papa ha poi inviato alla Sapienza, al di fuori di ogni giudizio, non mi pare sveli granché di nuovo sul Suo pensiero).

Mi è parso insomma che il Rettore volesse invitare il Papa per trasformare l'inaugurazione dell'anno accademico in un mega-evento mediatico. Il Papa può certo venire alla Sapienza per dialogare e per confrontarsi; oppure magari anche per celebrare con i suoi fedeli; non mi pareva però opportuno venisse ad inaugurare l'anno accademico. Tutto qui.

Dallo scorso novembre fino ad un paio di settimane fa non ho più sentito nulla sulla famosa lettera: sono stato preso da allora da altre materie.
Qualche giorno prima dell'inaugurazione ho sentito che il Rettore non aveva tenuto in nessun conto la lettera. Poi all'improvviso la lettera, ormai vecchia ed obsoleta, è stata resa pubblica non so da chi: è scoppiata la bagarre mediatica, con l'orgia di mistificazioni, retorica, ipocrisie, opportunismi e falsità, che mi hanno lasciato stupefatto.
Di tutte gli improperi che ci hanno gettato addosso, personalmente mi sento costretto ad accettarne uno: quello di "CRETINI" affibbiatoci da Cacciari.

L'Italia è il Paese dei furbi, e chi non è furbo è cretino.

Col senno di poi, vista la conclusione della vicenda, dobbiamo ammettere che i 67 firmatari sono stati poco furbi. Il Rettore ha avuto il suo evento mediatico alla grande. Il Papa ha colto la palla al balzo e, rinunciando all'ultimo momento ad intervenire, ha conquistato l'alone di martire dell'oscurantismo e dell'intolleranza di un gruppetto di scienziati della Sapienza. Una mossa magistrale, un colpo di genio.

Che sia davvero aiutato dall'Alto?

Enrico Bonatti
www.nogod.it/chiesaebugie.htm
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