Spagna, lesa laicità, la Chiesa pagherà 16mila euro

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kelly70
00venerdì 27 luglio 2007 19:27
Lesa laicità. Per questo ‘reato’, se come tale fosse configurabile, la Conferenza episcopale spagnola dovrà risarcire oltre 16 mila euro ad un’ex insegnante di religione, Maria del Carmen Galayo Macias, per averla licenziata senza giusta causa. A stabilirlo la Corte superiore di giustizia delle Canarie, con una sentenza che annulla il precedente dettato della Corte costituzionale. Il caso era stato portato nel 2002 di fronte al massimo tribunale iberico affinché determinasse l’esistenza di un eventuale conflitto tra gli Accordi Chiesa-Stato del 1979 e la Carta fondamentale del 1978. In quell’occasione, la Corte Costituzionale aveva riconosciuto alla Chiesa cattolica il diritto di destituire la Galayo Macias, per aver violato la dottrina cattolica: dopo la separazione (legale) dal marito, conviveva con un uomo con il quale non era sposata. Illegittimo, secondo il tribunale canario, il licenziamento, poiché, configurandosi la decisione della Chiesa come “un attentato ai diritti fondamentali”, è punibile con sanzioni economiche, oltreché morali. Diecimila euro per danni materiali, seimila per danni morali. […]

Il testo integrale dell’articolo di Luca Galassi è stato pubblicato su PeaceReporter

www.uaar.it/
un@ltrame
00venerdì 27 luglio 2007 19:35
non sono d'accordo.
non mi piace l'incoerenza. dico subito che sarei contenta se l'insegnamento di religione venisse abolito, ma non sopporto chi predica bene e razzola male. scusate la banalità del commento, ma mi sembra che chi non rispetta i dettami del cattolicesimo non possa insegnarli.
kelly70
00venerdì 27 luglio 2007 22:58
Re:

Scritto da: un@ltrame 27/07/2007 19.35
non sono d'accordo.
non mi piace l'incoerenza. dico subito che sarei contenta se l'insegnamento di religione venisse abolito, ma non sopporto chi predica bene e razzola male. scusate la banalità del commento, ma mi sembra che chi non rispetta i dettami del cattolicesimo non possa insegnarli.



Ma se fosse come dici tu, nessun prete potrebbe fare il prete...non credi?

[SM=x789061]

Ciao

La Madre Badessa [SM=x789056]
un@ltrame
00sabato 28 luglio 2007 08:13
Re: Re:

Scritto da: kelly70 27/07/2007 22.58


Ma se fosse come dici tu, nessun prete potrebbe fare il prete...non credi?

[SM=x789061]

Ciao

La Madre Badessa [SM=x789056]



nessuno? puoi essere certa che nessun prete faccia tutto ciò che può per rispettare la sua scelta?
a parte questo, non vorrei un insegnante che non crede in ciò che deve trasmettere, in nessuna materia.
quale autorità possono avere le parole di un insegnante che apertamente contraddice ciò che insegna? se sono cattolico e usufrisco per i miei figli dell'ora di religione, voglio che sia fatta da persone che vivono secondo le mie stesse convinzioni.
ciao
Rainboy
00sabato 28 luglio 2007 10:12
Ora sono io a dissentire dalle tue affermazioni, Un@ltrame. Anzitutto ho l'impressione da quanto hai scritto che tu immagini, che siccome la donna non ha rispettato quel precetto, allora improvvisamente abbia smesso di seguire ogni dettame religioso cattolico. Questo non è scritto da nessuna parte mi pare.
Ma soprattutto quella donna era un'insegnante, e come tale le si richiedeva una prestazione di insegnamento di una determinata materia. Se era stata assunta sulla base di determinate credenziali curricolari ed eseguiva il suo lavoro in modo corretto, che diritto aveva un datore di lavoro di licenziarla per motivi inerenti la sua vita privata? Avrebbe avuto ogni diritto se la separazione e la convivenza avessero intaccato la qualità del suo insegnamento o se tale notizia avesse influenzato la considerazione che gli alunni avevano di lei (guastandone irrimediabilmente la credibilità come docente) ma in assenza di tali fattori, dove sta il dramma?
Io pretendo che il mio insegnante di matematica mi insegni tutto il programma in modo da arrivare preparato alla maturità, ma se lui personalmente quando lavora come matematico detesta lo studio dei limiti di funzione e lo evita regolarmente nei suoi conti, a me che importa? Lui non smette per questo di essere un docente di matematica o di conoscere la materia, e se riesce a insegnamrmi quell'argomento con bravura standard come è suo lavoro, che titolo ho di lamentarmi?

[Modificato da Rainboy 28/07/2007 11.17]

un@ltrame
00sabato 28 luglio 2007 11:42
"Avrebbe avuto ogni diritto se ... tale notizia avesse influenzato la considerazione che gli alunni avevano di lei (guastandone irrimediabilmente la credibilità come docente)"

era proprio questo che intendevo. ho dato per scontato che la notizia fosse nota agli studenti
scusate
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