Spiava corrispondenza della moglie lesbica, la sentenza: “Religione prevale su privacy”

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kelly70
00giovedì 10 settembre 2009 21:38

Un quarantenne di Como ha spiato per anni la corrispondenza della moglie, scoprendo che era lesbica e per questo riuscendo a far annullare il matrimonio religioso presso la Sacra Rota, portando come documentazione proprio email scaricate e stampate e fotocopie di altre lettere in cui si palesavano certi comportamenti, tutte indirizzate privatamente alla moglie. L’uomo si era rivolto persino ad uno psichiatra portandogli la corrispondenza in questione: quest’ultimo si è prestato a stilare una relazione da presentare alla Sacra Rota per l’annullamento. Anche lo psichiatra è stato però assolto.

L’uomo, che fa parte di una famiglia legata all’Opus Dei, non aveva nemmeno consumato il matrimonio con la moglie, dato che era “pienamente consapevole […] del valore sacramentale del matrimonio”, scrive il giudice.
La donna si è rivolta alla giustizia civile per violazione della privacy, ma il giudice Giuseppe Cernuto della terza sezione del tribunale di Milano ha sentenziato che l’agire dell’ex marito non è da considerarsi reato perchè sul diritto alla privacy prevale “il diritto fondamentale di libertà religiosa”, che può esprimersi anche nell’azione in giudizio e nel “difendersi anche innanzi a un tribunale ecclesiastico”.

L’uomo quindi è stato assolto dalle accuse di trattamento illecito di dati personali sensibili, “perchè il fatto non sussiste”. Nelle motivazioni alla sentenza il giudice sostiene di fatto che il diritto del marito di “agire dinanzi alla giurisdizione ecclesiastica” è “di rango pari a quello alla riservatezza del coniuge e come tale idoneo a giustificare il trattamento di dati sensibili senza il consenso dell’interessato”.

“L’interesse all’accertamento giudiziale della validità” del vincolo matrimoniale rientrerebbe nella “libertà dell’esperienza religiosa” che “rappresenta, sotto il profilo giuridico costituzionale, un aspetto della dignità della persona umana, riconosciuta e dichiarata inviolabile dall’art. 2 della Costituzione”, anche se i tribunali ecclesiastici non hanno carattere nazionale o statuale. Anzi, “il principio, riferibile a qualsiasi confessione religiosa, si pone vieppiù nel solco del riconoscimento del valore della cultura cattolica”.

www.uaar.it/news/2009/09/10/spiava-corrispondenza-della-moglie-lesbica-sentenza-religione-prevale-su-...
Titti-79
00venerdì 11 settembre 2009 00:08
Bhè... francamente se avessi dei sospetti, non esiterei a spiare mio marito nel suo privato. [SM=g27832]
E se scopro qualcosa... ci deve solo provare a denunciarmi per "violazione della privacy"!!! [SM=g27826]
Gliela do io la privacy... [SM=x1414722] NELLA TOMBA!!!

Titti. [SM=x1414846]
Sammy3
00venerdì 11 settembre 2009 09:34
[SM=x789048] che ridere Titti, hai proprio ragione...
ricordo che quando non eravamo ancora insieme ufficialmente mio marito conosceva via internet una ragazza di Vigevano... ehehehhehe io sono entrata prima nella sua posta e poi cn il suo nick e ho chattato con questa persona spacciandomi per mio marito...
questa non voleva solamente l'amicizia di mio marito ma altro!!!!

Le ho dato appuntamento in piazza a Vigevano e lei c'è andata solo che ha fatto un giro a vuoto!!!
Quando poi ha cercato di nuovo mio marito non l'ha trattato molto bene e quando lui ha scoperto che cosa avevo fatto non si è sognato neanche di denunciarmi ma ha dovuto votarsi ad ogni santo per trovare delle scuse che fossero credibili [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]
pcerini
00venerdì 11 settembre 2009 10:17
Sono d'accordo che la privacy debba essere violata per motivi che devono importanti (quando si sospetta per esempio un tradimento), ma la sentenza del giudice e' a dir poco allucinante, qui non si tratta di far prevalere il diritto della religione sulla privacy, ma bensi' un diritto civile, c'e' stata confusione tra diritto ecclesiastico e diritto civile, semplicemente perche' il diritto ecclesiastico non puo' vantare nessuna priorita' o valenza sul diritto civile italiano,il diritto ecclesiastico ha valenza solo nell'ambito della legislazione dello Stato Vaticano,c'e' indipendenza cioe' tra diritto civile italiano e diritto ecclesiastico (che deve conformarsi alla legislazione italiana e non viceversa).

Non so se riuscite a rendervene conto, ma abbiamo assistito ad una irregolarita' procedurale, non e' il diritto ecclesiastico a dover essere riconosciuto ma bensi' un'altro diritto civile,sempre nell'ambito della medesima legislazione,cioe' quello del diritto civile italiano.

Riconoscere il diritto ecclesiastico nell'ambito della legislazione tipicamente "civile" costituisce secondo me un precedente pericoloso, a causa dell'incapacita' di questo giudice di stabilire il limite e l'indipendenza del diritto civile italiano (la quale riconosce che la privacy possa esser violata a fronte di motivazioni ancor piu' importanti) da quello ecclesiastico e confondendo le due sfere.

La sentenza percio' puo' essere facilmente impugnata,la moglie potrebbe cioe' invocare l'illecita ingerenza di un diritto estraneo a quello civile italiano,benche' riconosciuto in certi frangenti da quest'ultimo,se davvero il diritto ecclesiastico avesse carattere di vincolo nell'ambito della legislazione civile italiana,allora sposarsi in chiesa avrebbe anche un valore legale,ossia,non ci sarebbe alcun bisogno per esempio di recarsi anche al municipio.

Percio',stabilita l'indipendenza delle due sfere,il marito dovrebbe invocare non un presunto diritto "di liberta' religiosa" ma bensi' un diritto legato al vincolo matrimoniale regolato dalle leggi civili le quali esigono anche la fedelta'.
helenhelen
00venerdì 11 settembre 2009 11:31
Re:
Sammy3, 11/09/2009 9.34:

[SM=x789048] che ridere Titti, hai proprio ragione...
ricordo che quando non eravamo ancora insieme ufficialmente mio marito conosceva via internet una ragazza di Vigevano... ehehehhehe io sono entrata prima nella sua posta e poi cn il suo nick e ho chattato con questa persona spacciandomi per mio marito...
questa non voleva solamente l'amicizia di mio marito ma altro!!!!

Le ho dato appuntamento in piazza a Vigevano e lei c'è andata solo che ha fatto un giro a vuoto!!!
Quando poi ha cercato di nuovo mio marito non l'ha trattato molto bene e quando lui ha scoperto che cosa avevo fatto non si è sognato neanche di denunciarmi ma ha dovuto votarsi ad ogni santo per trovare delle scuse che fossero credibili [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]



mizzica sei terribile
io il massimo che ho fatto da fidanzata i primi tempi tanti e tanti secoli fa [SM=g27832]
è stato quello di pedinarlo con un motorino
e poi gliel'ho detto il giorno dopo
ma non mi ha denunciata
l'avrei preso a calci come una palla immaginati perchè [SM=x789048]
[SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]
Titti-79
00venerdì 11 settembre 2009 13:58
Confesso...
Anche io mi sono spacciata per mio marito, all'epoca fidanzato, con il suo cellulare!

Una sua amica gli mandava dei messaggi un pò troppo "affettuosi" per i miei gusti! Allora facendo finta di essere lui (e naturalmente a sua insaputa!!!) ne ho dette di tutti i coloriiiiiii!!! [SM=x789054]

Quella si è offesa e non ha chiamato più... [SM=x789065]

Alla larga dal mio uomo!!! [SM=x1413487]

Titti. [SM=x1414846]
Max Cava
00venerdì 11 settembre 2009 17:52
Me fate morì!!!

Tutte furbe come volpi!

Una volta (cent'anni fa), mentre tornavo a casa, mi fermò la polizia.

Semplice controllo.

Sulla macchina avevo montato copertoni irregolari, volante non omologato ed il motore aveva subito una ritoccatina...

Abbastanza per un ritiro di patente, multa astronomica e sequestro dei numeri.

Quando il poliziotto mi chiese patente e libretto dissi, nonostante li avessi con me (idea fulminante), di averli dimenticati a casa....

Mi multò per 20 franchi (15 Euro), non controllò oltre e mi fece andare... qualcosa l'aveva trovata!

[SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]

Massimo [SM=x789055] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]
Sammy3
00sabato 12 settembre 2009 15:06
Effettivamente chissà anche i nostri compagni potrebbero credere che non li stiamo più controllando visto che in passato avevamo trovato qualcosa... ma noi non siamo poliziotti! [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]
Max Cava
00domenica 13 settembre 2009 21:16

ma noi non siamo poliziotti!



vero, avresti dovuto scrivere "poliziotte" [SM=x789048] [SM=x789048] [SM=x789048] [SM=x789048]


Massimo [SM=x789055]
Sammy3
00lunedì 14 settembre 2009 11:19
giusto [SM=x789048] [SM=g27811]
helenhelen
00lunedì 14 settembre 2009 21:26
Re:
Max Cava, 13/09/2009 21.16:


ma noi non siamo poliziotti!



vero, avresti dovuto scrivere "poliziotte" [SM=x789048] [SM=x789048] [SM=x789048] [SM=x789048]


Massimo [SM=x789055]




Ma una donna quando dichiara la sua professione
non dice '' sono una poliziotta'' o '' sono una carabiniera''

[SM=x789048]
Max Cava
00lunedì 14 settembre 2009 21:46
Re: Re:
helenhelen, 14.09.2009 21:26:




Ma una donna quando dichiara la sua professione
non dice '' sono una poliziotta'' o '' sono una carabiniera''

[SM=x789048]




Ehm... non é che stai.... equivocando? [SM=x789048]

Massimo [SM=x789055]
helenhelen
00martedì 15 settembre 2009 02:47
Re: Re: Re:
Max Cava, 14/09/2009 21.46:




Ehm... non é che stai.... equivocando? [SM=x789048]

Massimo [SM=x789055]




boh [SM=x789052] [SM=x1414846]
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