La Sala Rossa del Municipio, il Museo del Cinema, la Mole Antonelliana, la Galleria d’Arte Moderna, il Castello del Valentino, Palazzo Reale: sono alcune delle sedi che da gennaio verranno destinate (a pagamento) allo svolgimento di matrimoni civili da parte del Comune di Torino.
L’obbiettivo che si è proposto la giunta Chiamparino è chiaro: mettere a disposizione luoghi ‘da sogno’ per rimpinguare le casse comunali. Il progetto prevede anche, a richiesta, colonne sonore durante il rito e riprese cinematografiche personalizzate.
Le cerimonie saranno più lunghe del solito: “uno dei motivi per cui si sceglie di sposarsi in chiesa è che la cerimonia civile per molti manca di atmosfera e dura troppo poco”, sostengono all’assessorato alla Demografia.
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