Un'ottimo libro che discute di bioetica laica e bioetica cattolica

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pcerini
00lunedì 20 luglio 2009 13:14
da www.giovannifornero.net/index.php?pagina=etica

Bioetica cattolica e bioetica laica
Bruno Mondadori, Milano 2005, pp. xi - 210
Nuova edizione con un Poscritto 2009, Bruno Mondadori, Milano 2009, pp. xi - 257
La Casa editrice, constatata la buona accoglienza dell’opera [Be',fa piacere che la gente inizi ad interessarsi sul serio di queste cose sempre sperando che tale affermazione non sia falsa statisticamente parlando,fa piacere che la gente inizi a pensare con il proprio cervello a queste cose invece di penzolare come al solito dalle labbra di certi presunti detentori autoritari dell'etica come il Papa, e spero che il caso Eluana abbia incoraggiato ancor piu' la gente a prendere per esempio un testo di neurologia divulgativo per capire di cosa si stia parlando quando si utilizzano termini come SVP e di "coscienza" in ambito prettamente neurologico,cosi' vediamo se la gente sara' ancora disposta a credere alle favole cattoliche in temi come per l'appunto l'SVP] , ha deciso di pubblicare una nuova edizione ampliata di Bioetica cattolica e bioetica laica, che contiene un Poscritto 2009 e un’Appendice sul problema dell’aborto.

Qui riportiamo l’inizio del Poscritto 2009.

1. Un libro “attuale”

L’idea che Bioetica cattolica e bioetica laica, a pochi anni dalla sua comparsa, sia già considerato una sorta di “classico” sul tema non può che confortarmi. Tanto più che per scrivere questo libro – per certi versi pionieristico e profetico – ci voleva una certa dose di anticonformismo, ossia il coraggio intellettuale di opporsi a taluni radicati “luoghi comuni”. A cominciare dalla tesi, assai diffusa nella pubblicistica di qualche anno fa, della inesistenza di una reale distinzione teorica e storiografica tra bioetica cattolica e bioetica laica. Infatti – si argomentava – oggigiorno si è tutti “laici”, per cui non ha senso discorrere di una (presunta) bioetica “cattolica” distinta da una (presunta) bioetica laica. Tanto più, si aggiungeva, che tale distinzione avrebbe significato produrre e alimentare una “mentalità da scontro”, deleteria per le sorti del Paese. In realtà, sono bastati pochi anni per convincersi – da parte di studiosi, politici e giornalisti – che tale distinzione, lungi dall’essere “fittizia e fuorviante”, rappresenta un constatabile dato di fatto che, soprattutto dopo il caso Eluana e le recenti polemiche sulla legge riguardante il fine vita, non è (più) possibile misconoscere…

INDICE
I.Un «sapere a vantaggio dell’uomo»: etica, bioetica e filosofia
1.Natura, compiti e origini della bioetica
2.La vocazione “filosofica” della bioetica
II.I due paradigmi dominanti della bioetica odierna: problemi storiografici e critici
1.Modelli antitetici di bioetica
2.Casi “cruciali” e paradigmi
III.La bioetica cattolica della “sacralità della vita”
1.Esistenza di una bioetica cattolica ufficiale con valenze filosofiche
2.L’articolazione teorica del paradigma della sacralità della vita
3.Chiarificazioni e puntualizzazioni
4.Legge “naturale” e legge “eterna”
5.Il “deontologismo” della teoria della sacralità della vita
6.Legge morale e legge civile
7.Quale personalismo? I presupposti metafisici della bioetica cattolica
IV.La bioetica laica della “qualità della vita”
1.La “laicità” in bioetica. Questioni terminologiche e critiche
2.Il principio della “qualità della vita” e le sue interpretazioni teoriche fondamentali
V.L’articolazione del “paradigma” laico: prospettive, autori e modelli
1.La “koiné” laica e i suoi punti qualificanti
2.L’“umanità” della morale
3.Il rifiuto del concetto di “natura”
4.Il principio di “autonomia”
5.La “disponibilità” della vita
6.La conoscenza come strumento di progresso
7.La non accettazione del soffrire
8.Il diverso valore “qualitativo” delle vite
9.Il concetto funzionalista di “persona”
10.L’opzione “pluralistica”
11.L’opzione “liberale”. Morale e diritto
12.L’opzione “antiassolutistica”. Teleologia e deontologia “prima facie”
13.Perché la bioetica laica non è soltanto un’etica di “secondo grado”
14.Autori e modelli della bioetica laica internazionale
15.“Arbitrarismo” e “relativismo”: critiche e repliche
VI.Una dicotomia arbitraria o una realtà di fatto?
1.Riconsiderazione del problema
2.Legittimità dell’ottica dicotomica
VII.Bioetiche di matrice religiosa vicine alle posizioni laiche
1.Religioni e bioetica
2.Posizioni alternative
3.Repliche cattoliche
4.Fecondità euristica della distinzione fra laicità in senso “debole” e laicità in senso “forte”
VIII.Interpretazioni laiche del principio della sacralità della vita
1.Un principio più antico del cristianesimo
2.Donagan e Rachels
3.Dworkin
IX.Indisponibilità e disponibilità della vita come chiavi di lettura della bioetica contemporanea
1.Una dicotomia più comprensiva
2.Suicidio ed eutanasia come “cartine di tornasole” di opposte scelte paradigmatiche
X.Ancora su bioetica cattolica e laica. Tentativi di mediazione e persistenti differenze di paradigma
1.Tra incontri e scontri
2.Tentativi di mediazione
3.Il richiamo alla metafisica come “zoccolo duro” della bioetica cattolica
4.Due paradigmi contrapposti, costretti, loro malgrado, a coesistere e dialogare [nostro malgrado,vogliono imporci il paradigma cattolico nella faccenda del DDL sul T.B.]

Il tema specifico di questo libro – che, privilegiando il livello metabioetico e filosofico del dibattito in corso, si propone di mettere in luce i quadri teorici e fondativi in cui si collocano i paradigmi dominanti della bioetica odierna – è costituito dalla differenza tra bioetica cattolica e laica. Differenza che taluni studiosi, con un atteggiamento analogo a certi intellettuali di manzoniana memoria di fronte alla peste del Seicento, si ostinano a negare o a mettere in ombra, come se, al di là di ogni posizione ideologica preconcetta e di ogni categoria valutativa precostituita, non fosse evidente:


1) che tale differenza esiste e si basa su due distinte concezioni del mondo, incarnate, rispettivamente, dalle dottrine della “sacralità” e “qualità” della vita e, più in generale, dalle dottrine della “indisponibilità” e “disponibilità” della vita;

[In bioetica,piu' correttamente, si tende a definire la posizione della bioetica cattolica come "personalistica",ossia,si rifa' al "personalismo",contrariamente ad altri due versanti opposti che in bioetica si definiscono come "liberalismo"(che e' quella che io appoggio) ed "utilitarismo".Molti cattolici,che si definiscono tali,non sono a conoscenza di simili distinzioni che sono capitali per la vita etica del nostro paese, provate a chiedere ad un cattolico qualsiasi di vostra conoscenza cosa sia "bioetica" e cosa significhi "personalismo", ne troverete conferma di tale mancanza di cultura

2) che tale discordanza paradigmatica, come testimoniano le polemiche recenti sulla fecondazione assistita, comporta atteggiamenti antitetici rispetto ai quesiti bioetici più dibattuti e controversi.

Ispirandosi agli ideali storiografici che informano le opere di Abbagnano-Fornero, in particolare al principio pluralistico del «rispetto per le diverse filosofie», questo lavoro, che evita di porre, come prerequisito necessario per l’accesso alla bioetica, una particolare proposta teorica ed etica, persegue il difficile ma doveroso obiettivo di simpatizzare con le varie correnti del pensiero bioetico.
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