Una nuova coscienza laica

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kelly70
00venerdì 20 febbraio 2009 21:27
Alessandro Capece

I tempi sono cambiati più tumultuosamente di quanto non potessimo immaginare. Gli italiani del ventunesimo secolo sono sempre più convinti che una vita è degna di essere vissuta solo da chi sa godere dei progressi della scienza, in quanto solo questa può dare le risposte che l'umanità va cercando da sempre. Sono favorevoli, pertanto, al testamento biologico, alla libertà di ricerca, ai diritti civili, alla tutela delle minoranze, mentre sono visceralmente contrari all'accanimento terapuetico e non sopportano più le ingerenze del clero su questi temi, in quanto non credono più alle verità imposte per fede.

 Gli anatemi del Vaticano - che non vuole assolutamente perdere il suo "diritto" di interdizione sulle leggi che riguardano l'etica - non hanno più, pertanto, gli effetti sperati. L'offensiva politica della Chiesa viene vista come qualcosa di estraneo ai loro interessi e alle loro aspettative, che viene imposta al Paese dalla maggioranza di governo - e forse anche da una parte dell'opposizione - in cambio dei voti cattolici. Se aggiungiamo che le armi di cui si avvale sono spuntate, non possiamo non concludere che l'iniziativa è destinata a un sicuro fallimento.

 Non è vero, infatti, che "la Chiesa difende la vita", come vanno cianciando tanti cattotalebani. Lo sappiamo tutti quello che è successo ai tempi dell'Inquisizione, delle Crociate, delle guerre di religione e, ai giorni nostri, quello che succede nel corso degli scontri interetnici provocati ad arte in diversi Paesi del Terzo Mondo. Piuttosto che la vita, la Chiesa difende la cultura della sofferenza. Per lei le persone sono degne di vivere solo se soffrono nel modo più atroce possibile. E' sempre stato e sarà sempre così.

Non è vero che "il papà di Eluana è un assassino". Sua figlia è stata intubata contro la sua volontà chiaramente espressa ai familiari e agli amici e ribadita più volte dal signor Englaro su tutti i media e nei tribunali. Vedere la propria creatura diventare sempre più simile a un vegetale - che tra l'altro si nutre e respira spontaneamente -lo ha turbato talmente che ha deciso di lottare con tutte le sue forze perché si ponesse fine alla tortura disumana che era stata organizzata sul corpo della povera Eluana per motivi di cinismo politico. E' affermare che "si invoca il perdono di Dio per quello che hanno fatto". I medici si sono limitati a eseguire le sentenze della magistratura. Non c'è quindi niente da perdonare. Quella frase mira solo a dividere la pubblica opinione e a suscitare discusioni senza fine con la speranza di poter continuare a ciurlare nel manico e ricominciare a imporre le norme di comportamento dettate dalla Chiesa. L'alimentazione e la respirazione forzate mediante l'inserimento di strumenti nel corpo di un degente senza il suo consenso rientra nell'ipotesi dell'accanimento terapeutico prevista dall'articolo 32 della Costituzione Italiana.

 Non è vero che "Eluana ha sofferto tanto". Il suo cervello si è ridotto, infatti, di quasi due terzi ed è apparso completamente privo di neuroni. La vita cosciente si è spenta non appena è entrata in coma e con essa il senso della fame e della sete, il gusto per i cibi e le bevande, la possibilità di provare piacere o dolore. Parlano, infine, di "misericordia di Dio" proprio coloro che hanno presto a pretesto il dramma indicibile di una famiglia per difendere i propri interessi di bottega. Gli epigoni di Torquemada hanno torturato una donna che non poteva difendersi, i suoi familiari, i suoi amici e milioni di italiani e adesso - nulla di nuovo sotto il sole - invocano la misericordia di Dio per scaricare sugli altri il loro mostruoso senso di colpa.

 Oggi non possono ingannare più nessuno. La società "digitale" ha fatto acquisìre conoscenze illimitate a milioni di persone a cui fino a ieri erano precluse e ha moltiplicato la possibiltà di diffonderle negli angoli più remoti del pianeta. E' stato questo che ha cominciato ad aprire gli occhi persino ai credenti, manipolati nei secoli con abilità diabolica fin dalla più tenera età. La smettano dunque di soministrarci i loro ammaestramenti in ogni campo dello scibile umano. Gli italiani sono stufi di vivere in un Paese costretto all'immobilismo dal ricatto clericale. Ne prendano finalmente atto.

 1870.splinder.com www.resistenzalaica.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1530&...
Rainboy
00sabato 21 febbraio 2009 01:21
Questo vorrei saperlo da fonte neutra: hanno i risultati dell'autopsia di Eluana? E' constatata l'atrofia cerebrale delle aree corticali?


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