Era il primo in lista per un intervento costosissimo: ma le proteste popolari lo hanno spinto a rinunciare
26 aprile 2011 - Era il primo in lista per un intervento costosissimo: ma le proteste popolari lo hanno spinto a rinunciare. Morirà?
Uno stupratore condannato ha diritto ad una costosissima operazione di trapianto del cuore? La domanda sta facendo discutere la città di New York City, visto che il condannato Kenneth Pike, violentatore di una adolescente sua parente, è effettivamente il primo in lista per un costosissimo trapianto di cuore da eseguirsi direttamente in carcere. Anzi, in realtà bisognerebbe parlare al passato, visto che il soggetto ha effettivamente rinunciato ad avvalersi della possibilità dell’ intervento chirurgico.
RINUNCIA – Pike dunque non subirà l’ operazione che potrebbe salvargli la vita. La sorella, Sharon, ha detto che Pike ha cambiato idea riguardo il trapianto dopo che le notizie avevano dato notizia delle controversie
sul detenuto che avrebbe dovuto ricevere queste dispendiose cure sostanzialmente a spese di tutti gli altri.
Un altro parente ha detto che Pike da poco ha dovuto subire un triplo bypass e probabilmente morirà senza un trapianto.
Proprio questi i termini della questione: dunque il detenuto ha rinunciato ad avvalersi di qualsiasi aiuto medico sull’onda delle polemiche che hanno investito la sua operazione. Il colpevole di un crimine così efferato può pesare sulla comunità in maniera così incidente? Può chiedere allo stato oltre 800mila dollari per sopravvivere? Paga il contribuente, lo stesso che paga per le sue spese processuali e per farlo rimanere in cella.
ETICA DELLA MEDICINA – Su questo tenore, in effetti, si erano sviluppate le polemiche al momento dell’annuncio della notizia: Pike avrà un cuore nuovo.
“La politica è davvero semplice: siamo costituzionalmente obbligati a fornire cure mediche ai detenuti”, ha detto Peter Cutler, un portavoce per il dipartimento dei Servizi Correttivi. “Devono ricevere, di base, gli standard comunitari di tutela”. (…) “L’etica della medicina è quella di aiutare le persone. Persino in guerra, facciamo di tutto per curare persone che cercano di uccidere. L’etica – e credo che sia una buona etica – afferma che si curano le persone che hanno bisogno, e non bisogna preoccuparsi del loro carattere e del loro passato.
D’altronde dopo un occhiata alle statistiche inizia ad essere più chiaro perchè c’è stata una sollevazione popolare sul tema.
Costo tipico: 800mila dollari
Oltre 3000 attendono in tutta la nazione
273 in lista per New York
Oltre 2000 trapianti effettuati negli Stati Uniti l’anno scorso
Il primo di questi quasi 300 pazienti in attesa era uno stupratore. Ora ha rinunciato, sull’onda delle proteste, e probabilmente morirà.
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