Vescovi filippini contro il
Reproductive Health Bill, progetto di legge appoggiato da due commissioni parlamentari (quelle per la sanità e la finanza pubblica) che intende favorire la diffusione di contraccettivi (come preservativo, pillola del giorno dopo e spirale intrauterina) e l’educazione sessuale, creando inoltre un centro per le emergenze neonatali e garantendo servizi sanitari a domicilio. La Conferenza episcopale parla di norma “pro-aborto” e invita il governo a investire invece in “cibo, educazione e alloggi per i poveri”.
La componente parlamentare più conservatrice promette battaglia durante il prossimo dibattito in aula, si scaglia contro il governo accusandolo di “menzogne” perchè afferma che la nuova legge “non introduce l’aborto” (ancora reato nel paese) e perchè si proporrebbe una “visione distorta” dell’educazione sessuale, tesa a favorire “promiscuità” e “sesso libero”.
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