Vicenza:L’assessore vuole «il crocifisso in tutte le classi»

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Papa Nero
00sabato 15 settembre 2007 19:01


«Esponete il crocifisso nelle aule». È questa la richiesta che Morena Martini, assessore provinciale all’Istruzione, ha rivolto ai dirigenti degli istituti superiori della provincia nell’inviare loro la lettera di auguri di buon anno scolastico. Auguri estesi anche gli studenti, agli insegnanti, al personale Ata.
L’appello dell’assessore provinciale Martini è stato inviato lunedì, ma reso noto soltanto ieri da una nota della Provincia.
«Ritengo - scrive Martini nella lettera indirizzata agli istituti superiori - che vada valorizzato e riproposto anche l’uso dei simboli che richiamano le nostre origini culturali. Da qui la richiesta di esporre nelle aule il crocefisso, che rappresenta, indipendentemente dal valore religioso attribuitogli dal singolo, l’insieme di quei principi e valori umanistici, etici e comportamentali che costituiscono il patrimonio storico e le radici più profonde della nostra cultura».

«In tale senso - prosegue la lettera dell’assessore - il crocefisso può svolgere, anche in una dimensione laica diversa da quella religiosa cristiana che gli è propria, una funzione simbolica altamente educativa a prescindere, ripeto, da ogni singola e specifica confessione religiosa professata dagli alunni».
Un invito, questo dell’assessore, destinato probabilmente a far discutere e a riaprire il dibattito su una scuola che si definisce “laica” per dettato costituzionale, dove convivono e si confrontato pensieri, religioni, culture non solo diverse ma spesso addirittura opposte.
Il messaggio prosegue poi sottolineando che “l’educazione e il sapere sono una risorsa per le singole persone, ma anche per lo sviluppo dell’intera comunità”.

Agli oltre 36 mila studenti delle scuole superiori, l’assessore lancia l’invito a «guardare alla scuola con fiducia perché è fatta di persone che proprio della vostra fiducia nutrono il loro lavoro».
Quanto alle famiglie degli studenti, Marti ni augura loro «di saper guidare con saggezza e serietà le nuove generazioni nell’avventura della crescita, individuando percorsi per la valorizzazione dei loro talenti individuali e per una buona educazione ai valori della vita, del rispetto reciproco e della solidarietà»”

L’articolo è stato pubblicato su Il Giornale di Vicenza

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