Visite pastorali: il “Gazzettino” attacca l’UAAR

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kelly70
00giovedì 6 dicembre 2007 22:16


Desolante articolo del “Gazzettino” sulla manifestazione di protesta del circolo UAAR di Padova contro una visita pastorale del vescovo.

Riusciranno le candide letterine dei bambini di alcune classi delle elementari ad aver ragione sulla protesta degli Atei e Agnostici per la visita del vescovo? Presto a dirlo. Ma ci sono volte in cui la foga di manifestare le proprie idee e il proprio dissenso finisce inevitabilmente con il calpestare l’innocenza dei più piccoli che hanno scritto una lettera a monsignor Antonio Mattiazzo.
È quanto è accaduto a Bresseo di Teolo alla scuola elementare di via XXV Aprile, quando mercoledì scorso ad attendere il vescovo in visita pastorale c’erano una decina di rappresentanti dell’Uaar (Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti) per manifestare contro la visita, secondo loro «in aperto contrasto con il principio di laicità dello Stato e con la Costituzione».

Peccato solo che al volantinaggio e all’acceso scambio di battute tra il vescovo e i rappresentanti dell’Uaar, erano presenti anche i ragazzini delle scuole. E così i più piccoli hanno deciso di scrivere una lettera da inviare al vescovo per spiegare la loro posizione. «Appena siamo scesi dall’autobus - raccontano i ragazzini - mercoledì scorso i manifestanti ci hanno insultati, ci hanno definiti delle pecore e ci hanno detto che era sbagliato quello che stavamo facendo».

Questo il racconto di quella giornata fatto dagli alunni delle elementari, dei quali per motivi di privacy non pubblichiamo i nomi. Non solo. Alcuni di loro hanno anche raccontato di essere rimasti turbati da quei disegni stampati nei volantini in cui si vedeva la figura del vescovo rincorrere con aria minacciosa i ragazzini delle scuole elementari. Insomma non ci vuole un pedagogista per capire che dopo mesi di attesa e di aspettativa per la visita del vescovo, trovarsi di fronte una decina di manifestanti infuriati, con volantini e striscioni, ha creato nei più piccoli un senso di disagio.
Ma l’ingenuità e la genuinità dei più piccoli spesso può più del razionalismo e della capacità di analisi dei più grandi. E proprio per questo alcuni bambini (aiutati dalle maestre e dai genitori) hanno deciso di scrivere una lettera da inviare al vescovo con la quale prendere le distanze dalla manifestazione degli atei. Tanto più che la visita pastorale poco o nulla aveva a che fare con la religione. Non erano in programma nè messe, nè preghiere, né tanto meno canti sacri. Si trattava solo di una visita informale che il vescovo compie regolarmente per conoscere più a fondo il territorio.

L’articolo (?) di Riccardo Bastianello è stato pubblicato sul sito del Gazzettino

Il circolo UAAR di Padova ha chiesto al Gazzettino la seguente rettifica a mezzo stampa, che al momento non è ancora stata pubblicata.

Il Gazzettino di Padova del 4 dicembre ha pubblicato un articolo molto critico sulla protesta organizzata dal circolo Uaar di Padova contro le visite pastorali del vescovo nelle scuole pubbliche di Teolo. I giornalisti presenti quella mattina hanno prodotto due articoli dal tono ben diverso. Sul sito del circolo www.uaar.it/padova è possibile leggerli, scaricare il volantino distribuito, guardare le foto e anche un video della protesta.
Ci sia permesso dare un breve resoconto dei fatti. L’Uaar non ha attaccato il vescovo ma ha chiesto il rispetto delle leggi che vietano le visite pastorali nelle scuole pubbliche in orario di lezione. I soci Uaar erano nel piazzale della scuola media di Bresseo alle 8.00, autorizzati dalla questura, presenti i carabinieri che non sono mai intervenuti. Gli studenti delle medie che arrivavano non sono stati né insultati né spaventati; nelle foto molti sono sorridenti. Alle 9.20, all’arrivo del vescovo, tutti gli studenti erano già in classe da tempo; e non hanno potuto sentire nulla del civile scambio di opinioni tra Mattiazzo e i soci Uaar, che non erano infuriati ma contenti del successo della manifestazione. Davanti alla seconda scuola visitata dal vescovo, questa volta elementare, i soci dell’Uaar sono arrivati verso le 11, quando nessuno scolaro e nessun genitore era in giardino o in strada. Di nuovo invito i lettori del Gazzettino a vedere coi loro occhi le foto e il video della protesta sul sito del circolo.

Dubitiamo che i bambini delle elementari abbiano autonomamente avuto l’idea di scrivere “letterine” al vescovo per prendere le distanze della nostra protesta, che non hanno visto. Ci chiediamo se anche questa attività si sia svolta in orario scolastico; se invece scrivere al vescovo per condannare un’associazione di atei è stata una iniziativa a titolo personale, non abbiamo obiezioni: tutti sono liberi di esprimersi, come i genitori che hanno dimostrato solidarietà all’Uaar.

L’Uaar è un’associazione aperta alla critica e al dibattito, quindi, come suggerito dal vescovo stesso, l’ex segretario nazionale Villella chiederà di fare una visita culturale nella stessa scuola media visitata dal presule. Se i ragazzi possono vedere il vescovo in visita, non li turberà un incontro con qualcuno che parla di libertà di pensiero e di espressione, di rispetto delle leggi, di laicità. Non criticherà le religioni, ma spiegherà come sia meglio per tutti che lo Stato sia laico piuttosto che clericale o integralista.

Flavio Pietrobelli, coordinatore del circolo Uaar di Padova
Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti

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