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LAICITA' E CLERICALISMO
Cronache moderne
Lettera sulla tolleranza
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[POSTQUOTE][QUOTE:80416870=pcerini, 06/04/2008 00:16]da http://www.roma1.infn.it/people/organtini/tolleranzaGO/tolleranzaGO.html Lettera sulla tolleranza Sí, lo ammetto: sono intollerante. Lo sono nel senso che non tollero che mi si dia dell'intollerante. A me che ritengo la libertà di pensiero, cioè la facoltà di manifestare pubblicamente le proprie opinioni nei confronti di chiunque e in ogni circostanza (beninteso nei limiti delle norme di legge e, per quanto mi riguarda, della buona educazione), il diritto fondamentale e inalienabile di ciascuno! Ebbene sí: anche io ho firmato la lettera nella quale esprimevo al Rettore della mia Università il disappunto per aver invitato Joseph Ratzinger alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno Accademico. Intanto questo è ben diverso dal voler impedire al Papa di parlare, di esprimere le sue opinioni, e poi ci mancherebbe che io non abbia il diritto di criticare l'operato del mio datore di lavoro! A parte il fatto che il Papa esprime quotidianamente il suo pensiero e non mi pare abbia difficoltà a farlo, è del tutto evidente che Egli ha la sacrosanta libertà di dire ciò che pensa, purché lasci anche a me questo diritto. Esprimere l'inopportunità di un invito non significa voler impedire a qualcuno di parlare, ma di ritenere inadeguata la sede o l'occasione. Dunque mentre proclamo l'assoluta libertà di ciascuno di dire la sua, osservo che da ogni parte giungono dichiarazioni secondo le quali l'espressione delle mie opinioni, giuste o sbagliate che siano, violerebbe la libertà del Papa di parlare e dunque non avrebbe dovuto manifestarsi. È ben strano il concetto di libertà di pensiero che hanno i miei censori. Difendono la libertà di parola censurando la mia critica, addirittura invocando punizioni per averla espressa. Chi è l'intollerante? Certamente non io, che penso, per esempio, che un propugnatore di teorie ripugnanti come il negazionismo abbia il sacrosanto diritto di palesare le sue idee, ma che sia del tutto inopportuno invitarlo a farlo da una cattedra d'Università o in una Scuola o in qualunque altro luogo che rappresenti un'Istituzione. E mentre credo che molti sarebbero d'accordo con me su questo punto, non so quanti lo sarebbero sul primo, sulla libertà cioè di rendere pubbliche tali idee. Dunque: chi è l'intollerante? Giovanni Organtini [/QUOTE][/POSTQUOTE]
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Messaggio Iniziale
pcerini
06/04/2008
00:16
da
www.roma1.infn.it/people/organtini/tolleranzaGO/tolleranz...
Lettera sulla tolleranza
Sí, lo ammetto: sono intollerante. Lo sono nel senso che non tollero che mi si dia dell'intollerante. A me che ritengo la libertà di pensiero, cioè la facoltà di manifestare pubblicamente le proprie opinioni nei confronti di chiunque e in ogni circostanza (beninteso nei limiti delle norme di legge e, per quanto mi riguarda, della buona educazione), il diritto fondamentale e inalienabile di ciascuno!
Ebbene sí: anche io ho firmato la lettera nella quale esprimevo al Rettore della mia Università il disappunto per aver invitato Joseph Ratzinger alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno Accademico. Intanto questo è ben diverso dal voler impedire al Papa di parlare, di esprimere le sue opinioni, e poi ci mancherebbe che io non abbia il diritto di criticare l'operato del mio datore di lavoro! A parte il fatto che il Papa esprime quotidianamente il suo pensiero e non mi pare abbia difficoltà a farlo, è del tutto evidente che Egli ha la sacrosanta libertà di dire ciò che pensa, purché lasci anche a me questo diritto. Esprimere l'inopportunità di un invito non significa voler impedire a qualcuno di parlare, ma di ritenere inadeguata la sede o l'occasione. Dunque mentre proclamo l'assoluta libertà di ciascuno di dire la sua, osservo che da ogni parte giungono dichiarazioni secondo le quali l'espressione delle mie opinioni, giuste o sbagliate che siano, violerebbe la libertà del Papa di parlare e dunque non avrebbe dovuto manifestarsi. È ben strano il concetto di libertà di pensiero che hanno i miei censori. Difendono la libertà di parola censurando la mia critica, addirittura invocando punizioni per averla espressa. Chi è l'intollerante?
Certamente non io, che penso, per esempio, che un propugnatore di teorie ripugnanti come il negazionismo abbia il sacrosanto diritto di palesare le sue idee, ma che sia del tutto inopportuno invitarlo a farlo da una cattedra d'Università o in una Scuola o in qualunque altro luogo che rappresenti un'Istituzione. E mentre credo che molti sarebbero d'accordo con me su questo punto, non so quanti lo sarebbero sul primo, sulla libertà cioè di rendere pubbliche tali idee. Dunque: chi è l'intollerante?
Giovanni Organtini
Ultime Risposte
=omegabible=
06/04/2008
07:46
re
Senza parole....
omega
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