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Messaggio Iniziale
Jon Konneri

10/08/2008 01:02

www.ariannaeditrice.it/scheda_fonte.php?id=54

La prova scientifica dell'esistenza di Dio
di Craig Hamilton - 31/10/2007

Fonte: Innernet [scheda fonte]



Mettendo in ordine le prove ricavate da moderne ricerche nei campi della psicologia cognitiva, della biologia, della parapsicologia e della fisica quantica, e con un occhio di riguardo per le antiche tradizioni mistiche del mondo, Amit Goswami sta gettando le basi per un nuovo paradigma che definisce "Idealismo monista": secondo quest'ultimo è la consapevolezza, non la materia, il fondamento di tutto ciò che esiste.
Ultime Risposte
pcerini

16/08/2008 01:14
Re:
Rainboy, 15/08/2008 2.07:

Lascia stare .

Magari chiederemo a Spirito di ripescare qualcuno degli articoli che aveva messo su Agape...




Si,penso di aver ritrovato i suoi post,ci sono parecchie pagine,che iniziano da questo link ---> ffz.leonardo.it/discussione.aspx?c=43257&f=43257&idd=4371022

C'e' una sua risposta interessante:

obiezione
"Dio è da escludere...quindi l'evoluzione deve essere necessariamente un fatto. ecco questo per me non ha niente di scientifico... ”

risposta
Hai ragione a dire che quella frase non ha niente di scientifico, difatti è errata e non è quella che propongono gli studiosi. Non è così infatti la struttura della deduzione, è il tuo schema deduttivo che è errato e questo è dato dal non conoscere la mentalità scientifica. La frase corretta è:

osserviamo la natura, vediamo che si evolve, dunque l’evoluzione è un fatto

lo scienziato si ferma qui


Dunque,siamo in tre a pensare che l'evoluzione sia un fatto.

Non male,direi...


[SM=x789056] [SM=x789056] [SM=x789056] [SM=x789056]


Ma piu' avanti,spirito spinge ancora di piu' il discorso scrivendo:

La macroevoluzione ha basi scientifiche solidissime e l’esempio che ti ho portato è tra quelle, ma ve ne sono moltissimi altri. Quindi non si asserisce che la macroevoluzione esiste di sicuro per una sorta di fede o inferenza dalla microevoluzione, ma semplicemente perché i dati in nostro possesso ci dicono che la macroevoluzione è molto probabile.

Sul discorso macroevolutivo ho detto “molto probabile” perché ovviamente è impossibile osservare il momento esatto in cui una specie in natura muta a tal punto da poter essere considerata una specie distinta da quella originaria, questo anche perché non esiste in natura una netta demarcazione tra specie, anzi spesso i biologi si scannano per stabilire quali siano i criteri per distinguere una specie dall’altra. Tuttavia in laboratorio i genetisti hanno compreso bene il meccanismo che sta alla base della speciazione. Questo meccanismo era stato teorizzato dallo stesso Darwin il quale però, visto che era uno scienziato, sostenne che dovevano essere dimostrate le sue intuizioni. Ebbene la genetica ha confermato le previsioni di Darwin e degli evoluzionisti in maniera più incredibile di quanto si aspettassero gli stessi biologi ! Aver scoperto che il mutamento di un singolo gene provoca una mutazione a livello strutturale dell’intero organismo è stata una scoperta sconvolgente. Difatti le minimie mutazioni genetiche sono talmente frequenti da essere considerate la norma. Quando queste mutazioni riguardano i geni architetto ecco che si apre la possibilità della speciazione. L’ambiente naturale poi decreterà se tale mutazione sarà “vincente” o “perdente”. Infine le evidenze sulla macroevoluzione sono molte, dal punto di vista molecolare abbiamo la ridondanza funzionale delle proteine e del DNA, dal punto di vista genetico si riscontra una incontrovertibile relazione genealogica di tutte le specie viventi oggi sulla terra poiché è ormai chiaro che gli organismi moderni sono geneticamente discendenti da progenitori comuni.

In merito alla complessità della vita, abbiamo già detto più volte che per quanto complessa sia una cosa non implica il fatto che qualcuno l’abbia creata. L’universo esiste presumibilmente da 15 miliardi di anni, un tempo enorme durante il quale è avvenuto quello che vediamo oggi.
pcerini

15/08/2008 16:23
Re:
Rainboy, 15/08/2008 2.07:

Lascia stare Paolo. Non sa nulla di Gould o del suo rapporto con la comunità scientifica.

E soprattutto ignora che queste osservazioni che pensa di aver fatto in esclusiva, sono già state usate nei decenni scorsi come bandieta delegittimante da miriadi di gruppi, gruppetti, singoli e sette religiose che danno addosso alla teoria dell'evoluzione.
Fenomeno di tale portata, che Gould stesso ha dovuto ripetutamente pubblicare articoli in cui sconfessava simili interpretazioni e accusava di faziosità chiunque si azzardasse a distorcere in tal modo il suo pensiero.

Inutile menzionare il fatto che Gould fosse un evoluzionista straconvinto, tra parentesi.

Magari chiederemo a Spirito di ripescare qualcuno degli articoli che aveva messo su Agape...




Ma e' chiaro come pyccolo abbia fatto del citazionismo senza che ne capisse le premesse derivanti dalla critica gouldiana,mi sembra di averlo dimostrato.

Quello che mi scoccia e' che si spaccia per un profondo conoscitore della storia e delle teorie evolutive,io almeno non vado in giro a spararle cosi' grosse,se mi capita un'argomento di cui ho letto qualche libro,almeno so di cosa si tratta e so come parlarne,pyccolo invece da' sempre credito estremo e infallibile al citazionismo e non capisce in questo modo che un'autore lo si puo' capire solo leggendo i suoi testi (divulgativi nel mio caso,non certo ad alto tasso tecnico),Edelman docet!


Ci accusa di scientismo e addirittura di fare confusione o di essere disonesti(senza dimostrarlo) quando gli si fa rilevare alcuni errori di impostazione di alcune sue citazioni,ma tant'e',lui e' piu' bravo di noi due messi insieme,visto che e' un grande esperto trentennale di evoluzionismo

(abiogenesi docet!)

[SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]



Poi,guarda la curiosita',prima se la prende con te,accusandoti di maleducazione,e adesso se la prende con me,accusandomi di essere uno sparaballe,scommetto che il prossimo sara' Spirito e chissa' che cosa gli dira',che magari anche lui e' un mammasantissima evolution (una espressione senza senso) !Proprio vero,formiamo un'ottimo trio di credenti scientisti....

[SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051]
pyccolo

15/08/2008 10:09
Riporto da questa parte la mia replica, che è la stessa per entrambi i threads.
------------


QUOTE]Rainboy, 15/08/2008 0.40 Improvvisamente Pyccolo ha scoperto che si chiama "teoria", e che per tutte le teorie, anche per quelle più corroborate, il condizionale è la scelta più ovvia sempre e comunque.
La cosa lo ha scioccato. [SM=g27829]


Allora sei disattento.
Se fossi stato vigile a ciò che dicono gli altri, così come sei puntuale nel replicare con dovizia di particolari nei vari posts, spesso interessanti, non avresti commesso l'ingenuità che mi attribuisci.
Lo sai quanto insistentemente sono stato invitato a leggere quel mattone? Punto.


A beneficio di Pyccolo, debbo aggiungere che Dawkins e Gould sono stati ottimi amici, e che sono sempre stati uniti nella lotta alla sfilza di fondamentalismi religiosi e ideologici che denigravano il nocciolo acquisito del modello neodawiniano.
C'è una mole di letteratura in merito. Se gradisce letture sull'argomento, mi presto volentieri ad una ricerca.



Vedi come, a volte, sei tanto intelligente quanto sciocco (passamelo, non è pesante)?
Perchè, pensi che avrei goduto in un'eventuale loro inimicizia?
Hai fatto un'ottima dissertazione, chiarificatrice, ma che avevo già perfettamente data come assodata. Fin lì ci sono arrivato anch'io.

Questo che menzioni è il problema di fondo:

"sono sempre stati uniti nella lotta alla sfilza di fondamentalismi religiosi e ideologici"

ed è ciò che ho inteso far risaltare, senza successo, per la grande confusione di materiale immesso.
Quando ho fatto cenno al "sacerdozio" mica l'ho fatto per nulla, ma per mostrare esattamente ciò che tu ora scrivi fra virgolette.
Gould non rimase indifferente al tipo di lotta che l'evoluzionismo aveva innescato, al punto da esserne preoccupato seriamente.
Come tu stesso ammetti, è lo scontro fra due potenti idealismi, quello teorico dell'evoluzionismo e quello fideistico religioso.

Invece di concetrarsi sulla ricerca senza distrazione l'evoluzionismo ha inteso, contemporaneamente, intraprendere una lotta senza quartiere con il mondo religioso, per scardinarne le fondamenta, ragion per cui il mondo religioso ha reagito con quanto ha potuto, anche ferocemente ed all'ultimo sangue, non meno di quanto abbia fatto l'evoluzionismo, nato per contrapporsi ai credi religiosi.

Era questa la lotta da evitare e che ha, invero, indotto molti illustri intellettuali a formulare teorie via via poi ritrattate, ammorbidite, giustificate, ampliate, corrette, ridotte.
Ormai siamo in un viaggio senza ritorno fra ideologia religiosa ed ideologia evoluzionistica, quest'ultima sposata da una grossa fetta del mondo ateo e scientifico.
Quale delle due ideologia prevarrà sull'altra?

IO NON LO SO, spero sia il buon senso e la verità.

Per ora prendo distanze nette da entrambe le ideologie, non foss'altro perchè, al di là della catena evoluzionistica che ora si dice albero,
al di là di tutte le teorie scientiiche, del tipo cui hai acennato tu, che vanno e vengono, al di là del fatto che una parte del mondo religioso abbia optato per accettare religiosamente l'evoluzione delle speci da una comune,
resta il GRANDE E FONDAMENTALE QUESITO, che è quello vero sia per i colossi religiosi che per i grandi dell'evoluzione:

COME INIZIò LA VITA? QUALE LA SUA ORIGINE (abiogenesi)?

QUESTO E', RESTA, E SARA' IL GRANDE PUNTO DI SCONTRO.

Io sono un semplice osservatore, che sta alla finestra, con le proprie opinioni e le proprie intuizioni.
Aspetto per vedere cosa succede.
Non condivido la battaglia sul campo ideologico, perchè la scienza, quella vera, quella neutra che guarda ai fatti, non dovrebbe lasciarsi trascinare in diatribe del genere, per quanto piaccia a molti scienziati che l'ago della bilancia si posizioni più a favore dell'evoluzionismo che del creazionismo...non senza ragione considerando il passato impietoso della religione.

E' questo, consenti. il dibattito che non è scientifico e che nn rispetta le regole del metodo di dimostrabilità; per questo mi permetto di definirlo "fede scientifica", e non perchè sia contro la ragione vera della scienza, che è la ragione dei fatti, quantunque falsificabili.
Va da sè che da molto tempo io abbia abbandonato l'interesse per entrambi le correnti, religiose ed evoluzionistiche, concentrandomi sui problemi veri della mia esistenza e per estensione dell'esistenza altrui. Abbiamo problemi umanitari immediati a cui prestare attenzione molto più seri delle due ideologie in contrapposizione.
Abbiamo il problema dei diritti umani fondamentali violati per mano religiosa, su cui avevo calcato la mano con Frances e Nicolotti, ottenendo molto poco e quel poco dissipato dalle assurde incomprensioni. Era per fare riflettere i credenti sull'incertezza del contenuto dei presunti originali ... può darsi che qualcosa sia stato raccolto.

Detto questo credo d'aver detto tutto, per cui ritengo che sia giunto il momento di congedarmi dalla diatriba evoluzionismo/creazionismo.
Non ho voglio di far mostra, anche perchè non sono aggiornato su tutto, della sfilza di nuovi spot scientifici coniati ad hoc per continue occasioni... il mio è un discorso di principio, che parte a monte, non lungo il percorso, anche se guardo con interesse al percorso.

A me era interessato soprattutto il tema iniziale, quello sulla verità.
Se ci si riporterà sul quel tema può darsi che qualche intervento mi piacerà farlo.

Un saluto e buona giornata. [SM=x789056]

Pyccolo [SM=x789066] [SM=x789066] [SM=x789066] [SM=x789067] [SM=x789067] [SM=x789067]



Rainboy

15/08/2008 02:07
Lascia stare Paolo. Non sa nulla di Gould o del suo rapporto con la comunità scientifica.

E soprattutto ignora che queste osservazioni che pensa di aver fatto in esclusiva, sono già state usate nei decenni scorsi come bandieta delegittimante da miriadi di gruppi, gruppetti, singoli e sette religiose che danno addosso alla teoria dell'evoluzione.
Fenomeno di tale portata, che Gould stesso ha dovuto ripetutamente pubblicare articoli in cui sconfessava simili interpretazioni e accusava di faziosità chiunque si azzardasse a distorcere in tal modo il suo pensiero.

Inutile menzionare il fatto che Gould fosse un evoluzionista straconvinto, tra parentesi.

Magari chiederemo a Spirito di ripescare qualcuno degli articoli che aveva messo su Agape...
pyccolo

14/08/2008 21:23
L'evoluzione di oggi ... in corso.
[SM=x789056] [SM=x789056] [SM=x789056] [SM=x789056] [SM=x789073] [SM=x789073] [SM=x789073] [SM=x789073] [SM=x1414702] [SM=x1414702] [SM=x1414702] [SM=x1549404] [SM=x1549404] [SM=x1549404] [SM=x1549404]
pcerini

14/08/2008 20:51
pyccolo,te l'ho gia' detto,gould si riferisce a quella parte di scienziati che pongono alcune premesse darwiniane in senso assolutistico e in alternativa gould propone la teoria degli equilibri punteggiati,una variante evolutiva,e in questa sua alternativa propone anche la costruzione di una immagine storica della natura contrariamente ai fondamentalisti che invece propongono una sorta di "immutabile" darwiniano.

La gente con cui polemizza gold(e bollata da costui come fondamentalisti evolutivi) pretende una visione unica del darwinismo che gould non condivide,in quanto per gould l'evoluzione e' un fenomeno piu' variabile di quello che si pensi.

Qui non si mette in discussione l'intero impianto dell'evoluzionismo,come vedi,ma solo alcune pretese assolutistiche,quelle pretese che vorrebbero prendere per esempio la selezione naturale come unica componente evolutiva.

E' una questione di interpretazione,non di messa in discussione della validita' delle premesse della teoria in generale....

Hai estrapolato una citazione senza capirne il contesto , da dove nascano cioe' certe polemiche della critica gouldiana.

Del resto,sarebbe bene che si leggesse una qualsiasi recensione del libro da cui estrapoli la citazione cosi' tanto per chiarirne le linee generali.
pyccolo

14/08/2008 20:45
Re: DA LEGGERE CON ATTENZIONE, IN PARTICOLARE LE PARTI IN GRASSETTO


Puerca miseria, Paolo, occhio al grassetto:



1-gli scienziati sono spesso dogmatici ed elitisti.
Traggono benefici dal fatto di apparire come una sorta di nuovo sacerdozio.
L'evoluzione è una della mezza dozzina di "grandi idee" sviluppate dalla scienza.

una sorta di religione dei vecchi tempi da parte nostra.



Termini che si esaltano fra evoluzionismo e religione: teoria/dogma, idea/teologia, religione/religione, risposta agli eterni interrogativi dell'uomo/idem, fede e ratio/idem.
Poi naturlamente non mancheranno i miracoli/fossili, gli altari/olimpo dei luminari, fede cieca/fede cieca.
Non si parla e si dice se non ricorrendo ai grandi di entrambi gli schieramenti, poco o nulla alla ragione propria.
Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per le similitudini fra fede religiosa e fede evoluzionistica. [SM=x789048]

Tanti saluti

Pyccolo





pcerini

14/08/2008 16:35
Re: DA LEGGERE CON ATTENZIONE, IN PARTICOLARE LE PARTI IN GRASSETTO
pyccolo, 14/08/2008 16.02:


Parola di evoluzionista:



"Io sono al tempo stesso divertito e irritato dai creazionisti; ma soprattutto sono profondamente rattristato. Sono rattristato per molte ragioni: perché il gran numero di persone sensibili agli appelli dei creazionisti sono sdegnate per una ragione giusta, ma sfogano la loro giusta collera su un bersaglio sbagliato. E' vero che gli scienziati sono stati spesso dogmatici ed elitisti. E' vero che noi abbiamo spesso acconsentito ad essere rappresentati dall'immagine pubblicitaria in camice bianco: "Gli scienziati dicono che la marca X guarisce i calli dieci volte più rapidamente che..." Noi non abbiamo combattuto in modo adeguato questa immagine perché traiamo dei benefici dal fatto di apparire come una sorta di nuovo sacerdozio. E' vero anche che il potere di uno Stato senza volto e burocratico si insinua sempre più nella nostra vita e si arroga scelte che dovrebbero competere ad individui e comunità. Io posso capire che programmi scolastici imposti dall'alto e senza un adeguato apporto locale possano sembrare un insulto di più per tutti questi motivi, ma il colpevole non è, e non può essere, l'evoluzione o qualsiasi altro fatto del mondo naturale. Identificare e combattete i vostri nemici con tutti i mezzi, ma noi non siamo tra loro.

Io sono rattristato perché il risultato pratico di tutto questo rumore non sarà un ampliamento dei programmi per includervi il creazionismo (già questa prospettiva mi rattrista) ma la riduzione o l'eliminazione dell'evoluzionismo nei programmi delle scuole medie superiori. L'evoluzione è una della mezza dozzina di "grandi idee" sviluppate dalla scienza. Essa si occupa dei profondi problemi della genealogia che affascinano noi tutti: il fenomeno delle "radici" nella sua accezione più vasta. Da dove veniamo? Dove ebbe origine la vita? Come si sviluppò? Quali rapporti hanno gli organismi fra loro? Essa ci costringe a pensare, a ponderare e a porci domande. Dobbiamo privare milioni di persone di questa conoscenza e insegnare di nuovo la biologia come insieme di fatti noiosi e privi di alcuna connessione fra loro, senza il filo che cuce assieme materiali diversi in un'unità flessibile?

Ma soprattutto sono rattristato da una tendenza che comincio appena a discernere fra i miei colleghi. Ho l'impressione che alcuni di loro vogliano ora mettere la sordina alla sana discussione sulla teoria che ha dato nuova vita alla biologia evoluzionistica. Essa fornisce grano da macinare ai mulini dei creazionisti, dicono, anche se solo grazie a loro deformazioni. Forse dovremmo starcene zitti e stringerci attorno alla bandiera di un darwinismo rigoroso, almeno per il momento: una sorta di religione dei vecchi tempi da parte nostra.

Ma dovremmo prendere a prestito un'altra metafora e riconoscere che ci troveremmo a dover percorrere un sentiero diritto e stretto, circondato da strade che conducono alla perdizione. Se infatti cominceremo a soffocare la nostra ricerca tendente alla comprensione della natura, a spegnere il nostro entusiasmo intellettuale in uno sforzo male ispirato di presentare un fronte unito dove esso non esiste e non dovrebbe esistere, allora saremo davvero perduti.


(Tratto da: Gould S.J. Quando i cavalli avevano le dita, Univ. Economica Feltrinelli 1995 [pp.255-265] - IL GRASSETTO E' MIO)

Termini che si esaltano fra evoluzionismo e religione: teoria/dogma, idea/teologia, religione/religione, risposta agli eterni interrogativi dell'uomo/idem, fede e ratio/idem.
Poi naturlamente non mancheranno i miracoli/fossili, gli altari/olimpo dei luminari, fede cieca/fede cieca.
Non si parla e si dice se non ricorrendo ai grandi di entrambi gli schieramenti, poco o nulla alla ragione propria.
Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per le similitudini fra fede religiosa e fede evoluzionistica. [SM=x789048]

Tanti saluti

Pyccolo





In cio' che riporti Gould non ce l'ha con la teoria dell'evoluzione in se stessa,ma con quella parte del mondo scientifico che lui chiama "Fondamentalismo darwiniano" in quanto ci sono scienziati evoluzionisti che hanno spinto all'estremo,in modo fanatico,alcune premesse del darwinismo,ma Gould non ha affatto cessato di essere un darwinista.

Nella sua polemica,anzi,parla addirittura di biologi evolutivi pluralistici.

In secondo luogo,dovresti leggerti la polemica tra Dawkins e Gould,nota sopratutto per l'accenno alla teoria degli equilibri punteggiati,in questa polemica entrambi non negano il darwinismo in se' stesso ma bensi una sua diversa teorizzazione.

Come vedi,se pensi di bistrattare l'evoluzionismo in se' stesso hai solo preso un granchio,perche' e' sufficiente capire il contesto di certe polemiche.

pcerini

14/08/2008 16:18
"Che cacchio dici sulla Ruggeri."

Non mi sbaglio affatto,in un altro post hai inserito una citazione dove l'ipotesi della Ruggeri sul pensiero di Edelman era palesemente in contrasto con una recensione da me postata.

"Le mie citazioni sono tutte citazioni di evoluzionisti."

CHE CACCHIO DICI? [SM=x789055] [SM=x789055] . La Ruggeri non e' una scienziata evoluzionista,e' una filosofa (e per di piu' insegna anche filosofia morale) e affronta il problema solo da un punto di vista strettamente filosofico.

Sarebbe stato semplice per voi attaccarmi se vi avessi riportato dati di creazionisti, anche se io non sono un creazionista. Siete voi a non essere chiari e ad avere in testa una grossa confusione su ciò che davvero sia l'evoluzione ed ogni argomento correlato."

Ma come,dici che sono trent'anni che studi l'evoluzione e poi non conosci nemmeno alcune teorie moderne dell'evoluzionismo.Penso che tu sia ancora rimasto ad alcune vecchie idee (come dimostra la tua confusione sull'abiogenesi rilevata da Rainboy).

Ho sbugiardato Biagini in merito all'evoluzione della vita psichica (ed e' questo di cui si parlava), ci sono evidenze che sono a favore delle teorie evolutive della vita psichica,io te ne ho mostrate un paio,e tu che fai? Continui a lanciare accuse senza mostrare la benche' minima contro-evidenza.

"Infine, la teoria della selezione dei gruppi neuronali di G. M. Edelman porta a termine il programma di Darwin. In particolare, con la sua teoria della ‘coscienza’ come “processo fisico” la razionalità diventa pienamente “incarnata”, lontana sia dai modelli idealistico-razionalistici, sia da quelli logicistici, istruzionistici o computazionali.

Eh,poi saremmo noi che faremmo confusione e altre cose del genere,pyccolo,ho idea che tu ci stia prendendo in giro.

Noi parlavamo di teorie evolutive della vita psichica,dell'origine della vita psichica,non della filofosia della mente,del dualismo mente-corpo,o del bootstrapping semantico,stavamo affrontando percio' una questione diversa,se poi Edelman viene citato a sproposito nel tentativo di delegittimare le teorie evolutive della vita psichica,sappi che e' anche questo uno svarione micidiale visto che,nonostante lo stesso Edelman distingua varie forme di coscienza,comunque sia non rinnega in alcun modo le origini biologico-evolutive della coscienza dell'uomo.Ed e' questo il punto,Edelman,grazie al suo darwinismo neurale,ha consentito di far luce su alcune cose.

Eppoi,e' solo la Ruggeri che fa un discorso che verte sulla razionalita' dal punto di vista filosofico,e francamente a me di questo punto di vista non me ne frega un tubo visto che si parlava di origini evolutive della vita psichica le teorie delle quali sarebbero campate in aria secondo il Biagini o senza EVIDENZE (quando invece sono stati scritti dei testi proprio sulle evidenze,e se vuoi te ne cito pure uno).

I fatti sono molto diversi dalla pura ricerca e da dati provvisori e mutabili nel tempo.

Peccato che piu' passa il tempo e piu' le teorie evolutive vengono corroborate. Sino ad ora,a voler fare un bilancio,le evidenze a favore sono molto piu' numerose di quelle a sfavore (o dubbiose).
L'evoluzione ormai e' un fatto,che tu sembri rinnegare a spron
battuto,a meno che tu non ti voglia inventare una teoria alternativa e migliore.

[SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]



pyccolo

14/08/2008 16:02
DA LEGGERE CON ATTENZIONE, IN PARTICOLARE LE PARTI IN GRASSETTO

Parola di evoluzionista:



"Io sono al tempo stesso divertito e irritato dai creazionisti; ma soprattutto sono profondamente rattristato. Sono rattristato per molte ragioni: perché il gran numero di persone sensibili agli appelli dei creazionisti sono sdegnate per una ragione giusta, ma sfogano la loro giusta collera su un bersaglio sbagliato. E' vero che gli scienziati sono stati spesso dogmatici ed elitisti. E' vero che noi abbiamo spesso acconsentito ad essere rappresentati dall'immagine pubblicitaria in camice bianco: "Gli scienziati dicono che la marca X guarisce i calli dieci volte più rapidamente che..." Noi non abbiamo combattuto in modo adeguato questa immagine perché traiamo dei benefici dal fatto di apparire come una sorta di nuovo sacerdozio. E' vero anche che il potere di uno Stato senza volto e burocratico si insinua sempre più nella nostra vita e si arroga scelte che dovrebbero competere ad individui e comunità. Io posso capire che programmi scolastici imposti dall'alto e senza un adeguato apporto locale possano sembrare un insulto di più per tutti questi motivi, ma il colpevole non è, e non può essere, l'evoluzione o qualsiasi altro fatto del mondo naturale. Identificare e combattete i vostri nemici con tutti i mezzi, ma noi non siamo tra loro.

Io sono rattristato perché il risultato pratico di tutto questo rumore non sarà un ampliamento dei programmi per includervi il creazionismo (già questa prospettiva mi rattrista) ma la riduzione o l'eliminazione dell'evoluzionismo nei programmi delle scuole medie superiori. L'evoluzione è una della mezza dozzina di "grandi idee" sviluppate dalla scienza. Essa si occupa dei profondi problemi della genealogia che affascinano noi tutti: il fenomeno delle "radici" nella sua accezione più vasta. Da dove veniamo? Dove ebbe origine la vita? Come si sviluppò? Quali rapporti hanno gli organismi fra loro? Essa ci costringe a pensare, a ponderare e a porci domande. Dobbiamo privare milioni di persone di questa conoscenza e insegnare di nuovo la biologia come insieme di fatti noiosi e privi di alcuna connessione fra loro, senza il filo che cuce assieme materiali diversi in un'unità flessibile?

Ma soprattutto sono rattristato da una tendenza che comincio appena a discernere fra i miei colleghi. Ho l'impressione che alcuni di loro vogliano ora mettere la sordina alla sana discussione sulla teoria che ha dato nuova vita alla biologia evoluzionistica. Essa fornisce grano da macinare ai mulini dei creazionisti, dicono, anche se solo grazie a loro deformazioni. Forse dovremmo starcene zitti e stringerci attorno alla bandiera di un darwinismo rigoroso, almeno per il momento: una sorta di religione dei vecchi tempi da parte nostra.

Ma dovremmo prendere a prestito un'altra metafora e riconoscere che ci troveremmo a dover percorrere un sentiero diritto e stretto, circondato da strade che conducono alla perdizione. Se infatti cominceremo a soffocare la nostra ricerca tendente alla comprensione della natura, a spegnere il nostro entusiasmo intellettuale in uno sforzo male ispirato di presentare un fronte unito dove esso non esiste e non dovrebbe esistere, allora saremo davvero perduti.


(Tratto da: Gould S.J. Quando i cavalli avevano le dita, Univ. Economica Feltrinelli 1995 [pp.255-265] - IL GRASSETTO E' MIO)

Termini che si esaltano fra evoluzionismo e religione: teoria/dogma, idea/teologia, religione/religione, risposta agli eterni interrogativi dell'uomo/idem, fede e ratio/idem.
Poi naturlamente non mancheranno i miracoli/fossili, gli altari/olimpo dei luminari, fede cieca/fede cieca.
Non si parla e si dice se non ricorrendo ai grandi di entrambi gli schieramenti, poco o nulla alla ragione propria.
Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per le similitudini fra fede religiosa e fede evoluzionistica. [SM=x789048]

Tanti saluti

Pyccolo



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