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helenhelen

24/08/2009 09:37
La convinzione che hanno i credenti....
La convinzione che hanno i credenti cristiani cattolici sopratutto, che gli atei rifiutino dio,
mi rifaccio un po a quello che avevo percepito nei miei anni di matrimonio con il mio ex marito...
dichiaratamente e fieramente ateo
in una famiglia composta quasi completamente da TdG ;D

a me sembra scorretta questa convinzione
correggetemi se sbaglio;

non è che gli atei rifiutino dio a priori
ma è l'idea di qualcosa che i credenti chiamano dio
che non possono provare fisicamente che gli atei rifiutano
e non di meno l'inserirsi di una o più religioni del cristianesimo
che hanno la presunzione certa della sua esistenza nonchè delle sue caratteristiche ''somatiche spirituali''
cioè un ''identikit'' ben preciso, basato su delle lettere scritte da chissà chi in un momento non meglio precisato della storia laddove
nessuno può comprovarne i contenuti se non per fede cieca

mi sbaglio?
Buona Giornata [SM=x789059]
Ultime Risposte
pcerini

03/09/2009 11:53
Un'agnostico (quale sono io) ,a differenza di un'ateo, afferma semplicemente che non e' possibile dimostrare per vie razionali e logiche (e per aggiunta per vie sperimentali) l'esistenza di Dio o l'inesistenza di Dio,ma cio' non significa negarne la possibilita' (sia della sua esistenza che della sua inesistenza),solo che se una tale possibilita' vi fosse,sarebbe fuori dalla nostra portata.

Dunque,e' per tale ragione che un'agnostico di tal tipo si definisce agnostico "razionale",a dire il vero,nell'agnosticismo vi sono diverse sfumature come nell'ateismo,l'agnosticismo per esempio mi risulta esser presente anche in certo mondo ebraico(la mia amica Angela una volta si defini' come tale),e se non erro persino nel buddismo è presente una certa sorta di agnosticismo,ma quello "razionale" puro,semplicemente non aderisce a nessun credo o convinzione,si astiene dal formulare ogni giudizio in merito all'esistenza o inesistenza.

Ci sono coloro (credenti,ovviamente) che tentano di aggirare l'impossibilita' logica puntando per esempio al negazionismo ermeneutico cadendo inesorabilmente in una palese contraddizione che ho piu' volte esplicitato in questo Forum e che i miei amici conoscono benissimo.

Devo anche confermare che essere agnostici o atei,come dice giustamente Norberto,non impedisce una ricerca spirituale originale o autentica che possa in qualche modo far capire la propria natura di qualsiasi natura essa sia,solo che una tale ricerca e' libera da vincoli,da dogmi e da altre invenzioni del genere.
Babila il grande

03/09/2009 11:36
Re: Re: La convinzione che hanno i credenti....
=omegabible=, 02/09/2009 16.51:




Caro Omega,

dopo questa bellissima esposizione sui fondamenti della tua fede - semplice perchè elementare, basata cioè su pochi elementi fondativi -
non c'è nulla da aggiungere se non il rispetto del silenzio.

La vita è tortuosa e crea in ogni essere umano l'aspettativa di una scorciatoia di cui la fede è una dei suoi affluenti.

Con affetto,

Babila.
=omegabible=

02/09/2009 21:37
Re:
Rainboy, 02/09/2009 21.11:

E' sempre un piacere leggerti, Norby.

Davvero. Nei tuoi scritti trovo tante cose che condivido (MOLTE più di quante ne trovo normalmente parlando di temi sensibili con un credente) e anche laddove magari non mi trovassi d'accordo, incontro sempre un'onestà intellettuale che è davvero deliziosa.

[SM=x789060]




Grazie Rain!
Tu sai che queste cose le scrivo col cuore.

Norby [SM=x789060]





Rainboy

02/09/2009 21:11
E' sempre un piacere leggerti, Norby.

Davvero. Nei tuoi scritti trovo tante cose che condivido (MOLTE più di quante ne trovo normalmente parlando di temi sensibili con un credente) e anche laddove magari non mi trovassi d'accordo, incontro sempre un'onestà intellettuale che è davvero deliziosa.

[SM=x789060]

=omegabible=

02/09/2009 16:51
Re: La convinzione che hanno i credenti....
helenhelen, 24/08/2009 9.37:

La convinzione che hanno i credenti cristiani cattolici sopratutto, che gli atei rifiutino dio,
mi rifaccio un po a quello che avevo percepito nei miei anni di matrimonio con il mio ex marito...
dichiaratamente e fieramente ateo
in una famiglia composta quasi completamente da TdG ;D

a me sembra scorretta questa convinzione
correggetemi se sbaglio;

non è che gli atei rifiutino dio a priori
ma è l'idea di qualcosa che i credenti chiamano dio
che non possono provare fisicamente che gli atei rifiutano
e non di meno l'inserirsi di una o più religioni del cristianesimo
che hanno la presunzione certa della sua esistenza nonchè delle sue caratteristiche ''somatiche spirituali''
cioè un ''identikit'' ben preciso, basato su delle lettere scritte da chissà chi in un momento non meglio precisato della storia laddove
nessuno può comprovarne i contenuti se non per fede cieca

mi sbaglio?
Buona Giornata [SM=x789059]





La domanda di Lucy è molto arguta ma di per se stessa determina una separazione fra due categorie di persone.
Diciamo subito, perchè non nascano equivoci, che il mancato inserimento in una religione da parte degli atei e degli agnostici è indice indiscutibile di elevata intelligenza e corretta esegesi dei valori di una umanità. Punto.
Anche io credente sono così però.
A me gli occhi, Lucy. [SM=x789075]

Immagina un imbuto al quale sia stata chiusa la parte terminale.
Ora immagina che la gente che non crede nasca dal bordo e col tempo si avvii verso la parte chiusa e immagina ancora che chi crede faccia il percorso inverso, nasca dalla parte terminale e vada verso il bordo superiore.
Tutti d'accordo sin qui? [SM=x1468240]

Certamente si, perchè in fin dei conti non ho espresso nulla ma ho solo determinato un senso di movimento.
Ora immagina che il volume che l'imbuto determina sia lo spazio temporale che noi viviamo.
Siamo quindi immersi tutti in uno spazio dove regnano sentimenti, dolori, vicissitudini, pensieri, gioie, bene, male,speranze, odii, amori e dove anche esistono principi di fisica, principi di matematica, principi chimici e biologici, forze varie, come quella di gravità a cui TUTTI sono soggetti.

Ciò determinato, non è difficile quindi immaginare ogni essere umano, pur nella sua individualità, come un contenitore che però è collegato agli altri da un tubo perchè tutti soggetti a quelle leggi di cui parlavo prima , nonche agli stati emotivi già citati. (principio dei vasi comunicanti.)
Questo è lo stato del genere umano.
Questa non è filosofia, bensì puro accertamento pratico, empirico, di uno stato di fatto.
Due cose disturbano profondamente l'umana esistenza.
Avere la matematica certezza che un ipotetico Dio possa esistere e, al contrario, con eguale certezza dire che esista.
Ritengo che un dubbio al 50% sia oltremodo ragionevole e non impegnativo per entrambe le parti.

Ma quale è lo spirito di questa credenza?. (per il credente)
E' uno spirito elementare e, parlando del cristianesimo (che non è il cattolicesimo ndr) posso dire che egli creda che esiste un Essere che si è presentato al mondo (quello dell'imbuto) e ha detto : "Io sono colui che è" e che ha sacrificato il suo figliolo, il Cristo, affinchè l'uomo , credendo in Lui e seguendo il suo esempio fosse purificato dal suo male e ha suggerito uno stile di vita e di pensiero derivato dal suo insegnamento.
Questa è quella che io chiamo "fede elementare" e che si ferma ai piedi di quel colle dove il Cristo pronunciò il discorso della Montagna. (Mt. 5)

Da questo momento in poi, ogni ulteriore performance della fede deve soggiogare al dominio della ragione e dell'analisi logica di ogni accadimento.
In ogni caso il dubbio deve essere sempre la forza propulsiva di una fede.

Come la vita ci insegna, il praticare quegli insegnamenti all'interno di quell'ipotetico imbuto, può solo migliorare sostanzialmente la vita del singolo e, per il principio dei vasi comunicanti, anche quella degli altri ed è questa l'etica cristiana.
Il discorso e le parole di Gesù hanno una valenza principalmente escatologica che si estrinseca oltre il bordo di quel famoso imbuto!
E qui ci sono solo quelli che hanno creduto in Lui.
Questa è una vera separazione, ma questa credenza non disturba più nessuno perchè siamo nel trascendente dove nessuno può ipotizzare,dove nessuno può teologare,dove nessuno può comandare e persino pensare.
La percezione sensoriale è finita ed anche il pensiero si deve fermare sul bordo di quell'imbuto.
Il resto è insondabile, al massimo può essere un sogno.
Questo per me è il vero Cristianesimo, quasi l'impalpabilità di un'idea!! e questo, per la legge di Occam, ha più probabilità di essere nel vero.
Cosa è successo poi??
La prima vittima fu proprio quel Gesù, il principe della pace e della libertà, condannato dal Sinedrio ,autorità religiosa umana e dato in esecuzione al potere secolare romano.
Anche il popolo scelse Barabba e non fu una scelta casuale! Riflettete!!!
Quel famoso Sinedrio in seguito cambiò nome in tante denominazioni "cristiane" e immancabilmente hanno ucciso e imposto le loro dottrine e i loro modi di pensare scrivendo col sangue e illuminando con i roghi le loro nefandezze.
Siamo arrivati ad oggi.

Dov'è l'ateo, dov'è l'agnostico, dov'è l'eretico, dov'è il blasfemo?

Non conosco queste categorie, vedo solo degli esseri umani con i quali condividere certi valori universalmente riconosciuti che sono i diritti fondamentali dell'uomo.(siamo o non siamo in quel famoso imbuto?); tutto il resto è patrimonio personale del singolo individuo e non può essere nè condiviso nè imposto.
Questo è il mio credere e questa è la mia fede.
Scandalizzati?? Non me ne frega niente!
Ammirati??? Ne sono contento!
Seguaci??? No grazie. Sto bene da solo!.

Un bacione grosso a Lucy che mi ha dato l'opportunità e l'estro di esprimermi su questa tematica con la sua riflessione.
A tutti gli altri un grosso abbraccio nella fratellanza generata dalla libertà di pensiero.

Omega [SM=x789056]





Rainboy

27/08/2009 02:42
Certo Babila, a scanso di equivoci io non mi riferivo alla mera esistenza di vita su altri pianeti, della quale anzi sul piano statistico sono ragionevolmente convinto; bensì a quelle concezioni che talvolta si sentono dire secondo cui, seppur non davvero onnipotenti o onniscenti, potrebbero esistere delle creature di tale complessità e "potere" da essere per noi del tutto incomprensibili. Ad esempio, chessò, rifacendomi a un celebre romanzo di fantascienza, delle stelle "vive". Il che innesca in me le considerazioni di cui sopra.
Babila il grande

27/08/2009 00:52
Re:

Rispetto invece all'esistenza di creature capaci di forme di intelligenza e di azione per noi inconcepibili, non vedo da parte nostra come sia possibile esprimersi in modo attendibile e dunque per quanto mi riguarda l'agnosticismo è la sola posizione razionalmente adottabile; tenendo comunque presente che per ora non abbiamo alcun motivo per ritenere che tali creature debbano esistere, dunque come sempre, l'onere della prova spetterà a chi dovesse affermarne l'esistenza.


______________________________________________________________________

Concordo con te, caro Rainboy: l'onere della prova spetta a colui che afferma.
Ci sono però probabilità statistiche che portano a pensare ad altri pianeti abitati nelle varie galassie.

Con quali forme di vita non ci è dato ovviamente a sapere.

Per il momento, almeno.

Rimango anch'io attendista ed agnostico.

Babila.
spirito!libero

26/08/2009 13:41
Re: Re:
Jon Konneri, 26/08/2009 12.23:



Te le immagini se mettiamo un piede nel pianeta betelgeuse , chi sa quanto pesa il mio corpo lì?




Betelgeuse è una gigante rossa, ovvero una stella non un pianeta. Non può esistere un pianeta di siffatte dimensioni, giacchè a dimensioni di qualche volta più grandi di Giove la pressione esercitata dalla gravità innesca il processo di fusione e dunque il pianeta diventa una stella.

In ogni caso il nostro corpo non riuscirebbe a sostenere nemmeno la gravità di Giove (ammesso che ci fosse una superficie solida e un'atmosfera). Si calcola che il corpo medio umano sano e giovane può sopportare per un tempo breve una forza pari a circa 7g (o 9 non ricordo bene). Dunque potremmo stare al massimo per qualche minuto su un pianeta la cui massa sia non più di 7 (o 9) volte quella della terra ! (ho parlato di massa non di grandezza del pianeta che è un'altra cosa)

EDIT
Rileggendo mi sono accorto che la risposta è incompleta.

Per rispondere in maniera più esaustiva, ipotizziamo che tu possa sopportare qualsiasi graività e che Betelgeuse sia un pianeta abitabile, quanto peseresti se ri recassi su Betelgeuse ?

Allora la massa di Betelgeuse è circa 20 volte quella solare, la quale è circa 330.000 volte quella terrestre. Se dunque tu sulla terra pesi 70kg. su Betelgeuse peseresti 462.000.000kg ... mangiato troppo ? [SM=g27828]

Jon Konneri

26/08/2009 12:23
Re:
spirito!libero, 26/08/2009 9.30:


" Siamo microbi di carbonio che infestano la crosta di un anonimo pianetucolo ai bordi di una anonima galassia; ogni tanto sarebbe bene ricordarselo, per evitare di far marcire troppo i nostri pensieri nell'arroganza intellettuale dell'antropocentrismo. "



Sante parole.

Se scorrete questa pagina alieniemisteri.altervista.org/universo.htm

troverete le immagini delle proporzioni della terra rispetto agli altri corpi celesti... siamo molto meno di un granello di sabbia....




Te le immagini se mettiamo un piede nel pianeta betelgeuse , chi sa quanto pesa il mio corpo lì?
spirito!libero

26/08/2009 09:30

" Siamo microbi di carbonio che infestano la crosta di un anonimo pianetucolo ai bordi di una anonima galassia; ogni tanto sarebbe bene ricordarselo, per evitare di far marcire troppo i nostri pensieri nell'arroganza intellettuale dell'antropocentrismo. "



Sante parole.

Se scorrete questa pagina alieniemisteri.altervista.org/universo.htm

troverete le immagini delle proporzioni della terra rispetto agli altri corpi celesti... siamo molto meno di un granello di sabbia....


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