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flabot

22/07/2011 21:03
Ho acquistato la scorsa domenica un librettino molto interessante che consiglio a tutti, ne posto sotto un passaggio.


Quanto al cosidetto ingresso trionfale in Gerusalemme, solennemente celebrato nella domenica delle palme, che Ratzinger ripropone a dimostrazione della consapevole regalità, e dunque messianicità di Gesù è palesemente un calco da Zaccaria 9,9, con cui le comunità cristiane progressivamente in conflitto con il resto dell'ebraismo vogliono accreditare la pretesa che Gesù come Messia sia stato annunciato dai profeti. Se davvero vi fosse stata una manifestazione di massa ineggiante a un “Re dei Giudei”, la truppe romane, che venivano spostate da Cesarea a Gerusalemme proprio in occasione delle grandi festività per timori di disordini, l'avrebbero repressa all'istante, con la consueta e sanguinaria brutalità. Il carattere teologico della narrazione, che riproduce Zaccaria anziché un fatto tramandato, è evidenziata dal clamoroso errore di Matteo, che equivoca il significato dell'originale biblico, stilisticamente formulato con la reitarazione <<e cavalca un asino, un puledro, figlio d'asina>>, come si trattasse di due animali diversi <<condussero l'asina e il puledro>> Matteo 21,7


Paolo Flores d'Arcais GESU' L'invenzione del Dio cristiano


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Blumare369

27/08/2011 20:27
Papa Ratzinger fa benissimo a scrivere libri che riportino all'ortodossia cattolica. Se non lo facesse non farebbe bene il suo mestiere.

Tutta la dottrina cattolica si basa sull' assunto che Gesù fosse figlio di Dio, venuto sulla terra per salvarci dal peccato. Accusato di insediare il potere di Roma in palestina e per questo condannato alla croce. Una volta morto, Gesù sarebbe risorto e dopo aver svolazzato un pò in qua e in la, salito vivo in cielo per raggiungere il Padre. Ovviamnte poi risucchiando in cielo anche il cadavere della mamma, una volta morta.

Questa 'verità', insieme alla riconferma dell'esistenza del Paradiso, del Purgatorio e dell'Inferno dove allocare i corpi risorti di miliardi di uomini in base al loro comportamento in vita, sono dogmi irrinunciabili, sui quali non cedere neppure di un millimetro.

Questi pilastri della religione cattolica sono stati pensati in epoche dove era facile far passare queste cose. Anche Roma aveva i suoi dei che abitavano in luoghi ameni. Il Dio cristiano fu -forse nel timore che qualcuno potesse voler vedere dove abitasse- allocato direttamente in cielo. Non potevano sapere quegli ebrei che poi sarebbe stato scoperto che la Terra era sferica e che facesse parte di un universo dalle grandezze incommensurabili.

Erano periodi tremendi quelli del Medioriente di 2000 anni orsono e l'idea che un dio potesse far passare al figlio simili travagli era concepibile. Oggi dire una cosa del genere porterebbe alla neurodeliri e alla privazione della patria potestà.

Se Dio avesse comunque mandato il figlio per annunciare la fine dei tempi e predicare la sua esistenza, avrebbe affiancato a suo figlio uno scriba o avrebbe fatto scrivere le cose direttamente da lui.

Invece la buffa religione cattolica ha costruito una storia così inverosimile da non poter essere posta in discussione criticamente: o ci credi o non ci credi.

Dio sarebbe stato davvero poco potente e sprovveduto nel pensare alla missione di suo figlio, perché a distanza di 2000 anni i cattolici sono meno della metà degli uomini sulla Terra e sono in diminuzione... e non si è verificata nessuna fine dei tempi, che sia Gesù che quel masochista di Paolo andavano predicando di continuo.

Ora le religioni sono tante ma le monoteiste, tre. Ma astutamente i capi religiosi di queste tre religioni (comprese le religione da queste derivate) si stanno alleando e riconoscendosi l'un l'altra, perché se ne cade una cadono tutte.

L'essere umano ha nell'emisfero destro del cervello un'area irrazionale e incoerente, dove si creano le costruzioni fantastiche e fra queste il concetto del trascendentale. E' li che le religioni si innestano; e se l'innesto è stato fatto in tenera età e rinforzato negli anni rimane permanete. Ma se le religioni potessere assere vagliate criticamente dalla parte razionale del cervello cadrebbero. Ecco che proprio le assurdità religiose fanno si che non possano venir messe in discussione. Una religione che prometta l'aldilà deve essere assulutamente irrazionale; contenere dogmi. Porre l'uomo di fronte al dilemma se credere o no, ma senza discutere.

Perfino le varie critiche da parte di storici sono funzionali alle religioni, perché discutono di dettagli e accadimenti cronologici storici, ma non sulla possibilità che Dio possa non esistere.
flabot

27/08/2011 16:46
Idem come sopra....



di Mauro Pesce*
Tornare a scrivere di Gesù e interrogarsi sul suo messaggio è oggi un dovere civile. Due sono i motivi: la crisi morale italiana che esige il ritorno ai grandi fondamenti etici della nostra cultura, e la straordinaria ricerca storica su Gesù che appassiona i grandi centri di ricerca internazionali da decenni. Sembra però che le tendenze conservatrici del cattolicesimo italiano non amino né l’idea di una rifondazione della chiesa a immagine di Gesù, né un dibattito scientifico che sta portando sempre più ampi settori a porsi domande ineludibili per tutti. HO SCRITTO qualche anno fa insieme ad Adriana Destro sull’urgenza di riscoprire la figura storica di Gesù e anzitutto alla sua prassi radicale di vita, che fu il suo primo messaggio. Ai potenti non chiedeva spazio politico o sostegno economico, tacendo per interesse sulle loro malefatte. Li invitava alla conversione, chiedeva di vendere tutto e riparare alle frodi su cui era basata la loro ricchezza. Paolo Flores d’Arcais si occupa da tempo della ricerca storica ed esegetica su Gesù e ne ha una conoscenza molto approfondita. Con questa breve e icastica sintesi però Flores non ha voluto presentare una analitica. Si propone soltanto di mostrare che i due libri del Papa attuale su Gesù non corrispondono – a suo giudizio – alla ricerca scientifica degli ultimi cento anni. Come se J. Ratzinger evitasse in realtà i grandi problemi che hanno appassionato la ricerca e alimentato il dibattito. Flores vuole farsi portavoce dell’esegesi scientifica del Novecento nelle sue acquisizioni e nei suoi problemi. Il risultato complessivo è ben riassunto alla fine del libro: “Gesù non è mai stato cristiano. Non si è mai proclamato messia. Era un profeta ebraico apocalittico itinerante, che annunciava nei villaggi della Galilea la prossima fine del mondo e l’incombente trionfo del regno dove gli ultimi saranno i primi. I romani lo giustiziano sulla croce insieme a due sovversivi. I suoi discepoli finiscono per convincersi che è ancora ‘in mezzo a loro’. La loro fede tutta ebraica fa però proseliti soprattutto fra i ‘gentili ’. Le comunità che professano Gesù risorto, sempre più spesso ‘greche ’, si moltiplicano lungo tre secoli adottando forme teologiche sempre più variegate e tra loro incompatibili. Solo l’intervento del potere imperiale, che impone il ‘cristianesimo’ come religione di Stato, porterà a unificare quel caleidoscopio di fedi, tra conflitti spesso sanguinosi”.COMINCIAMO dall’essenziale: 1. Gesù era un ebreo che rimase tale, 2. Egli annunciava il regno di Dio, come qualcosa che avrebbe dovuto verificarsi di lì a poco, 3. Il regno di Dio annunciato da Gesù sarebbe stato instaurato solo da Dio e senza alcuna partecipazione e contributo politico dei suoi. Su questi tre punti mi trovo d’accordo. Poi Flores nega che Gesù avrebbe mai potuto accettare le formulazioni cristologiche di Nicea che fanno di Gesù un Dio. Nell’esegesi del Novecento c’è chi ha parlato di tradimento e di ellenizzazione del messaggio ebraico di Gesù, ma anche chi, pur consapevole dell’enorme distanza tra Nicea e Gesù, ha cercato di individuare gli inizi della cristologia di Nicea nel messaggio o almeno nel comportamento di Gesù. Flores poi affonta una serie impressionante di questioni centrali ed è bene che i lettori siano posti di fronte alla necessità di prendere posizione con interrogazione critica: Gesù si credeva messia? Come i seguaci di Gesù si sono convinti della sua risurrezione? Perché sono nate così tante e così diverse comunità di seguaci di Gesù? Perché la divergenza così radicale tra le forme originarie del cristianesimo è stata superata grazie a un intervento politico imperiale? LA DOMANDA sulla fedeltà a Gesù della grande chiesa è oggi sempre di più posta da molti studiosi e specialisti. Perché i più fedeli seguaci ebrei di Gesù sono stati marginalizzati nella chiesa successiva? Fino a che punto i testi evangelici sono stati mutati dalla teologia cristiana durante i primi secoli per renderli più coerenti che il dogma cristiano? (Qui le ricerche di Bart Ehrman sono fondamentali per Flores). L’immagine storica di Gesù non è forse riflessa più fedelmente nel Corano che nelle formulazioni dogmatiche della chiesa antica? Quest’ultima questione è oggi di centrale rilevanza. E Flores ha il merito di porla sulla base di ricerche di S.Pines non sempre ben conosciute in Italia. Se questo libro servirà allo scopo di porre domande ineludibili avrà compiuto quella che a me sembra l’esigenza più urgente: interrogarsi e discutere criticamente di questi problemi in pubblico. Solo negli ultimi cinque anni, del resto, sono usciti circa 150 libri di valore scientifico su Gesù. È tempo che la cultura italiana ne prenda atto.
*Professore di Storia delcristianesimo all’Università diB o l og n a ,autore con Adriana Destro di“L’Uomo Gesù”, Mondadori,2008
flabot

27/08/2011 16:15
Articolo preso dal "FATTO" di mercoledi scorso



di Paolo Rodari*
Paolo Flores d’Arcais parte dal Vangelo e – carta alla mano – nega che la pretesa che sottintende tutta la storia del cristianesimo, e cioè che Gesù Cristo è il Figlio di Dio, sia legittima. Gesù, dice, non è Dio. Troppe le incongruenze dei testi, troppe le frottole che i seguaci di Gesù hanno raccontato su Joshua bar Jospeh “che guarisce e predica ai tempi di Tiberio”, “un ebreo osservante, rimasto tale fino alla morte, che mai avrebbe immaginato di dar vita a una nuova religione e meno che mai fondareuna ‘chiesa ’”. TROPPE le interpretazioni falsate che della figura di Gesù hanno dato coloro che sono venuti dopo di lui, i cristiani, la chiesa. E sbaglia Joseph Ratzinger – quando era cardinale Flores pareva stimarlo, ora che è Papa sembra che ai suoi occhi il “vecchio ” teologo abbia perso attrattiva: perché? – che nei suoi due volumi dedicati a Gesù di Nazareth non parla di Gesù, dice Flores, ma del “Cr isto dogmatizzato dai Concili di Nicea e Calcedonia”. Il vero volto di Gesù lo si trova piuttosto nell’Islam. Qui c’è il “Gesù di Galileo crocifisso sotto Tiberio”. Certo, Flores ha ragione quando dice che il Vangelo è pieno d’incongruenze. E ha ragione quantomostra che il testo in più punti si contraddice. I Vangeli si contraddicono. I quattro Vangeli, se letti in parallelo, in più punti dicono cose diverse. E anche il legame tra Vecchio e Nuovo testamento a volte scricchiola. Ma è basandosi su queste contraddizioni che si può desumere che il Cristo dei Vangeli non sia Dio e che il Cristo professato e seguito dalla chiesa non sia Dio? Per rispondere occorrerebbe farsi un’ulteriore domanda: cosa sono i Vangeli? Biografie? Testi religiosi? Libri di insegnamento? Saggi di teologia? Niente di tutto ciò. I Vangeli sono appunti, racconti di testimoni oculari, pagine sparse di memorie. Se fossero scritti oggi i loro autori probabilmente girerebbero per le strade della Galilea con una “Moleskine” e la sera, di ritorno a casa, scriverebbero riordinando scarabocchi sparsi. Chi ha scritto i Vangeli insomma – ed è utile ricordare che la maggior parte degli studiosi concorda sul fatto che i Vangeli sono stati scritti nei primi anni di vita della chiesa e sul fatto che la prima stesura del Vangelo di Marco e della fonte comune di Luca e di Matteo non è posteriore all’anno 40 – non ha voluto dimostrare nulla. Non ha voluto dire: “Adesso vi spiego perché Cristo è Dio”. NON HA voluto offrire un testo cronologicamente perfetto, con tutti i particolari che collimano. Chi ha scritto i Vangeli ha piuttosto voluto raccontare le proprie impressioni dal vivo, particolari della vita di Gesù che più di altri l’hanno colpito, dando spesso per sottinteso ciò che per loro era del tutto evidente e cioè che Gesù era Dio. Flores critica Ratzinger che nei suoi due ultimi volumi non solo fa un’opera “omiletica”, ma pretende che quest’opera sia “storica” dichiarando di voler giungere alla certezza della figura “veramente storica di Gesù”. Per Flores, Ratzinger non riesce nel suo intento perché – la critica di Flores punta sempre qui – i testi negano che la figura “stor ica”descritta dal Papa sia quella realmente esistita. Ritorna la domanda di prima: cosa sono i Vangeli? Racconti, appunti nei quali gli autori, pur dentro alcune disarmonie, raccontano ciò che vedono. Per la chiesa cattolica da questi racconti emerge il vero Gesù. Per secoli i cristiani hanno visto in questo Gesù il vero Gesù, il figlio di Dio. Hanno sbagliato? Sbaglia la chiesa? Un simile approccio è troppo semplice e facile? Alcuni sostengono di sì. Ma anche un approccio meramente storico che annulla a priori la possibilità, ad esempio, che Cristo sia risorto perché una cosa del genere è impossibile all’uomo, non è esente da superficialità. È la cultura del sospetto, il sospetto che gli evangelisti hanno camuffato la vera identità di Cristo, che fa dire che solo una lettura storica, uno scandagliamento infinitesimale del testo alla ricerca di ciò che può essere e di ciò che non può essere, è lecita. E chi paga il prezzo più alto è il divino, e cioè il fatto che sia stato Dio ad aver ispirato il testo. I PRIMI che iniziarono a non fidarsi dell’attendibilità dei quattro evangelisti furono i teologi protestanti di area tedesca. Scrissero vite di Gesù non basandosi sui Vangeli ma giudicandoli preventivamente. Altri si accodarono a loro studi, la maggior parte muovendo critiche dal di fuori della vita della chiesa, non da dentro. Non so se per Flores si possa dire la medesima cosa. Ma è un fatto che per comprendere l’assoluta divinità, e insieme umanità che i Vangeli comunicano di Cristo, occorre di Cristo fare esperienza. Altrimenti è facile accodarsi a Rudolf Karl Bultmann per il quale tutto il materiale evangelico altro non è che il prodotto del genio creativo della comunità primitiva.
*Giornalista, autore di “Attacco aR a t z i n ge r ”, Edizioni Piemme, 2010
flabot

29/07/2011 21:55

Tomba vuota e sepoltura non appartengono alla prima fede nel Risorto, ma alle dispute nelle sinagoghe tra ebrei che credono in Gesù come il Messia ed ebrei che lo negano, dispute successive alla distruzione del tempio da parte di Tito (70), dove la dialettica si fa sempre più aspra tra i pochi ebrei ormai sempre più definiti cristiani e la schiacciante maggioranza che nella diaspora si riorganizza secondo l'insegnamento dei farisei. Degli scambi di accuse di cui tali controversie si nutrivano si trova eco precisa nella coda di paglia con cui Matteo fa chiedere dai maggiorenti del sinedrio a Pilato che sia vigilato il sepolcro fino al terzo giorno, perchè non vengano i suoi discepoli, lo rubino, e poi dicano al popolo: è resuscitato dai morti. Una risposta dei cristiani degli anni ottanta, quando viene redatto Matteo, alle accuse circolanti di aver costruito ad arte l'impostura della tomba vuota per accreditare una realizzazione di profezie bibliche.

flabot

27/07/2011 17:07

In questo processo di esaltazione di Gesù, la tomba vuota e le bende o il sudario, sulla quale si sono accese infinite discussioni, non gioca alcun ruolo. Tanto è vero che nella prima testimonianza sulla resurrezione, quella che, scrive Paolo, “ vi ho trasmesso” perchè “anche io ho ricevuto” non se ne fa menzione. I cadaveri dei condannati alla croce erano destinati alla fossa comune, le eccezioni erano rarissime “da Marco si evince che la sepoltura avvenne senza i riti abituali dell'unzione del corpo e del lamento dei parenti, deposto in una tomba non sua”(Barbaglio- Gesù).
Anche il vangelo apocrifo di Pietro conferma che Maria di Magdala non aveva “fatto alla tomba del Signore quanto solevano fare le donne per i morti da loro amati”. Gli arricchimenti dei vangeli successivi, assolutamente insensati nella loro escaletion (gli aromi e oli profumati in Luca 23,56 diventano in Giovanni 19,39 una mistura di mirra e di aloe di circa centi libbre, quantità sbalorditiva e di costo ancor più proibitivo), hanno lo scopo di presentare una sepoltura degna della figura regale e semidivina che Gesù sta progressivamente diventando per le comunità rispettive.

flabot

26/07/2011 21:14

Si noti che il “lungi da me, Satana!” della risposta a Pietro è identico al “Vattene, Satana!” con cui Gesù respinge le tentazioni nel deserto, a riprova dell'orrore che la investitura di Pietro gli provoca. Il tassativo “e impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno”, riportato da Marco 8,30, è perciò per gli esegeti l'espediente con cui comunità che ormai professavanoun Cristo semidivinizzato affrontano il paradosso del rifiuto di Gesù a considerarsi il Messia, rifiuto di cui conservano fermissima tradizione. L'intimazione a Satana di tacere è del resto il momento cruciale dell'esorcismo praticato da Gesù stesso, quando l'ossesso viene liberato dallo spirito immondo, a conferma che per Gesù l'ipotesi che egli sia il Messia, avanzata da Pietro, è davvero parola da indemoniato e tentazione satanica. Infine è ragionevole pensare che la chiesa primitiva, per la quale Gesù era il Messia, avrebbe prodotto ulteriori testimonianze per suffragare la propria fede, se ne fossero esistite.

Blumare369

26/07/2011 17:59
Re:
santapazienzauno, 25/07/2011 22.42:



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Molto carino questo disegno in chiaroscuro. Ma chi è quel Lord che voi volete servire?


Non dirmi che è l'ebreo palestinese sfigato che con le sue panzane s'è fatto mettere in croce, vero?


Cristianalibera

26/07/2011 17:26
Re: Re:
flabot, 26/07/2011 15.03:





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MANGIATO PESANTE IERI NE! [SM=x789062] [SM=x789062] [SM=x789062] [SM=x789062]





Ma tu ci hai capito qualcosa flabot? [SM=g27828] [SM=g27833]

Comunque ti devo deludere la santa non mangia mai pesante è vegetariana, si mangia sta schifezza qui:



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flabot

26/07/2011 15:03
Re:
santapazienzauno, 25/07/2011 22.42:



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MANGIATO PESANTE IERI NE! [SM=x789062] [SM=x789062] [SM=x789062] [SM=x789062]


santapazienzauno

25/07/2011 22:42


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