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ALPHACLUB

14/02/2012 19:59
Ennio Doris Ride? Ride bene chi ride l'ultimo!!


Diversi anni fa, molti, anche su questo forum, hanno manifestato punti di vista contrastanti, denigratori, accusatori, nei confronti di chi propone di fare una Nuova Moneta Alternativa, priva di debito.
Chi accetta o si rende schiavo nell'indebitarsi ad oltranza, a braccetto delle banche centrali, solo perchè gli è più comodo, faccia pure.

Il concetto che da anni spiego e porto avanti, sta sfondando in ogni dove.
In sicilia ha attecchito il concetto di indipendenza monetaria, in altre parti d'Italia, anche.

Piano, piano, con pazienza, costanza e determinazione, molti collaboratori, danno vita alla nuova moneta alternativa.
In qualsivoglia modo la si chiami, è il concetto e l'insegnamento dello staccarsi, che fa la differenza.

Buona Visione.



[YOUTUBE][/YOUTUBE]


Un pò di Ilarità.....come al solito!! [SM=x789052]













Ultime Risposte
ALPHACLUB

12/03/2012 09:00
Re:
Max Cava, 10/03/2012 21.01:


Quando ci sarà il default delle monete mondiali, che obbligherà alla moneta unica mondiale fondata sempre sull'indebitamento, la disoccupazione arriverà ai livelli del 98% semplicemente perchè di moneta legalmente emessa non ne esisterà.
Non esistendo, non potranno esistere nemmeno gli investimenti, e quindi, l'occupazione.



Vedi, credo che stia facendo affermazioni impossibili.

Già con il 50% di disoccupazione avremo una vera e propria guerra civile e le tue predizioni, scuserai la franchezza, mi sanno vieppiù di:

LA FINE É VICINA! PENTITEVI! LA MIA, É L'UNICA VIA PER SALVARCI!!

Ti ricorda qualcosa?

Anche ammettendo che tu abbia ragione...
sbagli completamente, a mio modo di vedere, approccio con il pubblico.

[SM=g2407711]






Ciao max.

Io non ho paura di affermare con determinazione che quella da me proposto, E' la soluzione!
Che poi alcuni che non si spingono ad esaminarla con la dovuta partecipazione e interesse, proprio non mi interessa.
Quando si trattava di esporre solo una teoria, potevo accettare critiche quali la tua, ma, perdonami, ora ci sono i fatti che parlano, da me ricercati e protratti da dieci anni, ed è su questi che si deve cominciare a discutere.

Perdona la mia determinazione che a te potrebbe anche sembrare presunzione, ma davanti a opinioni di terzi che ancora non hanno compreso bene la natura di quanto sostengo, le dovute prove concrete le metto tutte a dimostrazione di questa verità.

Un abbraccio.


Max Cava

10/03/2012 21:01

Quando ci sarà il default delle monete mondiali, che obbligherà alla moneta unica mondiale fondata sempre sull'indebitamento, la disoccupazione arriverà ai livelli del 98% semplicemente perchè di moneta legalmente emessa non ne esisterà.
Non esistendo, non potranno esistere nemmeno gli investimenti, e quindi, l'occupazione.



Vedi, credo che stia facendo affermazioni impossibili.

Già con il 50% di disoccupazione avremo una vera e propria guerra civile e le tue predizioni, scuserai la franchezza, mi sanno vieppiù di:

LA FINE É VICINA! PENTITEVI! LA MIA, É L'UNICA VIA PER SALVARCI!!

Ti ricorda qualcosa?

Anche ammettendo che tu abbia ragione...
sbagli completamente, a mio modo di vedere, approccio con il pubblico.

[SM=g2407711]

ALPHACLUB

07/03/2012 23:18


raggioindaco.wordpress.com/2012/03/07/fulford-la-caccia-e-aperta-gli-arresti-della-cabala-acc...
ALPHACLUB

07/03/2012 22:55
Re: Re: Re:
Max Cava, 03/03/2012 15.08:




Se vogliamo VERAMENTE uscire da questa crisi, che peggiorerà ancora di più, cercando di capire che non sarà come tutte le altre, bisogna fare ciò che non si è mai fatto, per ottenere ciò che non si è mai avuto!



Una crisi, non é mai come tutte le altre.


In tutti questi lunghi periodi di informazione e di operatività, sviluppata, ho visto che pochi vedono con gli occhi dell'intelligenza, la situazione dei prossimi anni a venire, in cui la disoccupazione graviterà e sarà del 98%.

Spiegami, in modo che possa capire, a chi farebbe comodo una disoccupazione del 98% che poi, ci si arrivasse, non si potrebbe più nemmeno definire in questi termini.

Massimo Cavallucci [SM=g2407711]




Ciao Max.

Non è questione di comodo, ma di riserva frazionaria monetaria reale.

Essa è al 2%, ed il resto della liquidità mondiale, cioè il restante 98%, semplicemente non esiste.

Quando ci sarà il default delle monete mondiali, che obbligherà alla moneta unica mondiale fondata sempre sull'indebitamento, la disoccupazione arriverà ai livelli del 98% semplicemente perchè di moneta legalmente emessa non ne esisterà.
Non esistendo, non potranno esistere nemmeno gli investimenti, e quindi, l'occupazione.




Max Cava

03/03/2012 15:08
Re: Re:



Se vogliamo VERAMENTE uscire da questa crisi, che peggiorerà ancora di più, cercando di capire che non sarà come tutte le altre, bisogna fare ciò che non si è mai fatto, per ottenere ciò che non si è mai avuto!



Una crisi, non é mai come tutte le altre.


In tutti questi lunghi periodi di informazione e di operatività, sviluppata, ho visto che pochi vedono con gli occhi dell'intelligenza, la situazione dei prossimi anni a venire, in cui la disoccupazione graviterà e sarà del 98%.



Spiegami, in modo che possa capire, a chi farebbe comodo una disoccupazione del 98% che poi, ci si arrivasse, non si potrebbe più nemmeno definire in questi termini.

Massimo Cavallucci [SM=g2407711]















ALPHACLUB

19/02/2012 14:35
Re:

Max Cava, 19/02/2012 12.11]Ripeto, a grandi linee, quanto dissi tempo addietro.

L'idea della moneta alternativa non é innovativa, in Svizzera il WIR esiste dagli anni trenta e viene commercializzata ancora oggi.

É sicuramente un valido mezzo per alleviare i periodi di crisi ed anche grazie ad esso, ma non solo, la confederazione é riuscita a restare a galla a cavallo degli anni 30-50.

I "problemi" cominciano quando l'economia ritorna a livelli accettabili (gli imprenditori tendono a tornare alla moneta corrente perché più fruttuosa) perché si rischia di rimanere seduti su un mucchio di moneta alternativa che difficilmente si riesce a piazzare senza doverne accettare dell'altra.

Con ciò non voglio dire che sia un idea malvagia, tutt'altro, anche perché la storia ci insegna che la prossima crisi arriverà certamente, ma credo che la conoscenza dele due faccie della medaglia non guasti.

Notabene: non parlo per "sentito dire".

[SM=g2407711]



Se vogliamo VERAMENTE uscire da questa crisi, che peggiorerà ancora di più, cercando di capire che non sarà come tutte le altre, bisogna fare ciò che non si è mai fatto, per ottenere ciò che non si è mai avuto!

Poche persone, riescono a vedere proiettata la situazione che si verrà a creare, nella realtà del futuro.
Continuare a credere che sarà come è già stato, cioè l'altalena dell'economia, è solo una speranza mal riposta, e solo quando la gravità sarà veramente evidente, allora forse le persone cominceranno a chiedersi se tutte le soluzioni adottate nel passato (WIR compresi) saranno sufficienti a far assorbire la drammaticità che ne conseguirà dall'essere così superficiali, attendendo speranzosi, che la tegola non cada in testa, così rovinosa.

In tutti questi lunghi periodi di informazione e di operatività, sviluppata, ho visto che pochi vedono con gli occhi dell'intelligenza, la situazione dei prossimi anni a venire, in cui la disoccupazione graviterà e sarà del 98%.

Troppe volte, mi trovo a dover spiegare, che bisogna correre ai ripari, tempo prima.
Il più delle volte, si viene troppo spesso, inascoltati.

Ma il problema, è sempre quello che, le persone, non hanno la capacità o la volontà di capire le cause che determinerebbero queste proiezioni.

Non ci credono, non vogliono crederci, e sperano, inutilmente, che le cose non vadano in questo senso.

Sperano sempre, che i calcoli matematici, siano errati, e che l'allarmismo creato sia spinto da interessi personali o da eccessiva paura.

Sono anni che navigo in questo status, e sono anni che non mi stanco di dire sempre le stesse cose, sostenendole matematicamente, a chi ha volontà, tempo, in cui approfondire la tematica.

In molti, però, lo hanno fatto, e questo è dimostrato dalla grande consapevolezza ed operatività che si è sparso in giro per l'italia, osando dire che anche in europa, questa informazione ha portato diversi frutti.

Pertanto, credo che sia giusto continuare su questa strada del "martellamento continuo".


Enrico Frassinetti








ALPHACLUB

19/02/2012 14:10
Re:
Blumare369, 19/02/2012 09.41:

Prendiamo il dna del concetto banca. Com'è nata la banca? La banca delle origini raccoglieva il denero e lo conservava pagando un piccolo interesse al depositante (artigiani, ebanisti, avvocati, notai, signori del tempo). Con i risparmi raccolti le banche finanziavano i commerci, le imprese di costruzione, le guerre, ecc facendo pagare un interesse maggiore di quello che riconoscevano al risparmiatore depositante. Un interesse tanto maggiore quanto maggiore era il tempo di rientro e il rischio di perdita che il devano prestato correva.

Messa così la funzione banca ha creato lo sviluppo dal Rinascimento in poi. In pratica prima i potenti avevano la stanza del tesoro (spesso costituita depredando altri potenti e ovviamnte dalle gabelle imposte al popolo che dominavano) dalla quale attingevano moneta e oro per la propria attività di guerra, difesa, mantenimento della corte. Successivamente al Medioevo questa funzione è passata alle banche (questa è una estrema sintesi, naturalmente). Quindi finché la banca ha mosso denaro raccogliendolo, accrescendolo con la differenza fra interessi attivi e passivi e proteggendo i guadagni creando riserve sia monetarie che di natura divesa, a garanzia del denaro raccolto (oro, palazzi, fondi agricoli, arte)la banca era una istituzione fondamentale. Non solo: la natura stessa delle banche consentiva il superamento delle barriere esistenti fra le società creando filiali anche laddove i capitali prestati creavano ricchezza.

Le banche alla loro crazione erano come dei coccodrillini, piccoli e graziosi. Ma come si sai coccodrilli crescono... e quando crescono mangiano anche l' uomo che porta loro il cibo, se costui non sta attento.




Questa è la storia della banca e del sistema bancario. Certamente!

Ma non è quello che dico io!

Per avere ben chiara la situazione attuale, bisogna andare ben oltre, di questo parametro e pensiero, sennò si rischia solo di fare demagogia e fare riflessioni che possono portare fuori il discorso proposto.

Oggi, le banche, non sono più facenti questa funzione primaria e medioevale, che potrebbe anche essere scelta per avere un vantaggio.

Oggi la realtà sulle banche, è quella di essersi trasformate in veri e propri delinquenti vestiti in giacca e cravatta, come la mafia.

Questo si deve capire, che piaccia o meno accettarlo.

Stiamo vivendo e stiamo accettando supinamente, un sistema che non rispetta nessuna regola economica legale che di matematica sostenibilità.

E' sbagliato accettare, stando zitti, il fatto che il sistema bancario emetta moneta a debito sul popolo, e solo per trarre un profitto senza fare assolutamente nulla con la propria manodopera, e solo su un valore monetario, che è di proprietà del popolo stesso, escludendolo da vantaggi che vengono canalizzati forzosamente solo ai banchieri.
E' sbagliato accettare incondizionatamente il fatto che il popolo rimanga inerme, davanti ad un sopruso ed estorsione, solo perchè non si vuole applicare lui, per cambiare le cose a livello globale.
E' sbagliato
restare fermi ad aspettare le banche in un cambiamento di vedere canalizzati i capitali, se il cittadino non si dà da fare personalmente a canalizzare lui il proprio risparmio, procurato o procurandi.
E' sbagliato accettare che il proprio risparmio venga ancora gestito dalle banche, autorizzate dal governo, e vietare che il cittadino si riunisca insieme al popolo, per creare un risparmio e gestirlo di proprio.

Pertanto!

Fintantochè il cittadino non si oppone a questo stato di cose, sarà compartecipe di questo scempio di povertà!
Fintantochè, il cittadino non si prende la responsabilità propria, di canalizzare il proprio risparmio nel sistema produttivo e creatore di NUOVA MANODOPERA, e quindi di non lasciare più il denaro alle banche, per la sua speculazione, questo progredire a senso unico, rende e farà restare all'infinito il cittadino, l'unico responsabile del cambiamento.
Fintantochè, il cittadino non si prenderà la briga di gestire il proprio risparmio, avrà sempre, ciò che il sistema offre da sempre.
SPECULAZIONE, SPECULAZIONE, SPECULAZIONE!!

Cioè, arricchimento verso pochi, a discapito di tutti.

Quindi non si potrà più dire, che delle banche non se ne può fare a meno!
Non si potrà più sostenere che è un'utopia, canalizzare un risparmio, che è solo e soltanto suo, il decidere dove collocarlo.
Non si potrà più giustificare dicendosi che lui non sa dove investirlo, perchè diventa solo e soltanto una propria scelta, applicarsi in questo nuovo modo di intendere la crescita di un paese.

Il cittadino, deve smetterla di lamentarsi, davanti ad una conoscenza che rende un nuovo sistema economico, plausibile e sostenibile matematicamente.

Il cittadino, deve piantarla di delegare la responsabilità della gestione del risparmio, allo stato autoautorizzatosi, e deve piantarla di piangere, quando lo stato, applica la propria DITTATURA MONETARIA, contro il popolo.

Il cittadino, per essere coerente con il proprio pensiero di libertà, deve riappropiarsi di questa sovranità monetaria.

E come ogni ribellione, la conquista della VERA libertà, costa sacrifici e determinazione.

Il popolo deve darsi una svegliata, ed il cittadino singolo, di conseguenza.

Enrico Frassinetti





Max Cava

19/02/2012 12:11
Ripeto, a grandi linee, quanto dissi tempo addietro.

L'idea della moneta alternativa non é innovativa, in Svizzera il WIR esiste dagli anni trenta e viene commercializzata ancora oggi.

É sicuramente un valido mezzo per alleviare i periodi di crisi ed anche grazie ad esso, ma non solo, la confederazione é riuscita a restare a galla a cavallo degli anni 30-50.

I "problemi" cominciano quando l'economia ritorna a livelli accettabili (gli imprenditori tendono a tornare alla moneta corrente perché più fruttuosa) perché si rischia di rimanere seduti su un mucchio di moneta alternativa che difficilmente si riesce a piazzare senza doverne accettare dell'altra.

Con ciò non voglio dire che sia un idea malvagia, tutt'altro, anche perché la storia ci insegna che la prossima crisi arriverà certamente, ma credo che la conoscenza dele due faccie della medaglia non guasti.

Notabene: non parlo per "sentito dire".

[SM=g2407711]
Blumare369

19/02/2012 09:41
Prendiamo il dna del concetto banca. Com'è nata la banca? La banca delle origini raccoglieva il denero e lo conservava pagando un piccolo interesse al depositante (artigiani, ebanisti, avvocati, notai, signori del tempo). Con i risparmi raccolti le banche finanziavano i commerci, le imprese di costruzione, le guerre, ecc facendo pagare un interesse maggiore di quello che riconoscevano al risparmiatore depositante. Un interesse tanto maggiore quanto maggiore era il tempo di rientro e il rischio di perdita che il devano prestato correva.

Messa così la funzione banca ha creato lo sviluppo dal Rinascimento in poi. In pratica prima i potenti avevano la stanza del tesoro (spesso costituita depredando altri potenti e ovviamnte dalle gabelle imposte al popolo che dominavano) dalla quale attingevano moneta e oro per la propria attività di guerra, difesa, mantenimento della corte. Successivamente al Medioevo questa funzione è passata alle banche (questa è una estrema sintesi, naturalmente). Quindi finché la banca ha mosso denaro raccogliendolo, accrescendolo con la differenza fra interessi attivi e passivi e proteggendo i guadagni creando riserve sia monetarie che di natura divesa, a garanzia del denaro raccolto (oro, palazzi, fondi agricoli, arte)la banca era una istituzione fondamentale. Non solo: la natura stessa delle banche consentiva il superamento delle barriere esistenti fra le società creando filiali anche laddove i capitali prestati creavano ricchezza.

Le banche alla loro crazione erano come dei coccodrillini, piccoli e graziosi. Ma come si sai coccodrilli crescono... e quando crescono mangiano anche l' uomo che porta loro il cibo, se costui non sta attento.
ALPHACLUB

18/02/2012 23:42
Re:

Blumare369, 18/02/2012 17.45:

Per come la vedo io una persona religiosa è un mentecatto solo quando parla di un Dio improbabile. Ma come individui un religioso e un ateo sono identici. Possono tranquillamente collaborare in ogni e qualsiasi occasione. Il Credo è deleterio solo quando vuol prevalere (del tipo: Dio c'è!).



Concordo sulla base del rispetto reciproco e del libero arbitrio secondo la propria conoscenza acquisita


Ben diverso è l'affrancarsi dal sistema bancario. Io brucerei (dopo averli torturati e privati di ogni bene sia loro che i loro congiunti) i banchieri come un tempo bruciavano le streghe. Ma ahimé vivere senza banche è semplicemente una utopia: bella, attraente... ma impossibile. Non è comunque questa la sede per una approfondita disquisizione sul sistema bancario e sui sistemi monetari alternativi, che non interesserebbe a nessuno o a pochi.



Che interessi a pochi, questo è solo dovuto al fatto che c'è molta poca conoscenza intorno al sistema bancario.
Interesserà a pochi, fino a quando non si è chiamati in causa ed ancora non pagano le conseguenze delle scelte delle banche, ma appena una persona si ritrova, o senza lavoro, o senza aver più credito, per poter far andare avanti la propria attività, vedi come gli interesserà, da quel momento in avanti.
Il problema è che sono proprio le banche, con il loro agire nel presente che causano danni al cittadino ed all'imprenditore, nel suo futuro, e sempre dopo, ci si rende conto di essere una vittima del loro agire scriteriato.
Tutti dovrebbero capire che delle banche, se ne può avere bisogno ma solo quando esse servono realmente, con servizi di pagamenti e transazioni e se fosse veramente necessario.
Mentre invece, l'emissione monetaria basilare, non dovrebbe portargli nessun utile.

Questo è l'accusa primaria che si fa al sistema bancario, dove chi guadagna senza fare nulla, con la speculazione, dovrebbe essere tolto di mezzo.

E questo è possibile, solo se uno lo vuole.



La politica (non quella attuale) dovrebbe legiferare per riportare la banche alle funzioni che le sono proprie: cioè prestare il denaro raccolto a tassi accettabili: finaziare le imprese e i privati; sostenerli nei momenti di crisi. Istituzionalmente le banche sono state inventate per questi motivi.



La politica è sempre e solo la serva delle banche, e nessuno dei suoi appartenenti, ha nessuna intenzione di andargli contro.
Quindi, alla fine, è sempre il cittadino, che decide se usare una banca, o limitargli gli utili, diretti ed indiretti.


Poi dovrebbero esserci due tipi di banche: le banche d'affari e le banche di credito, vietando severamente ogni e qualsiasi ingerenza e collusione fra di loro.




Alla fine, sono sempre la stessa cosa.
Basta approfondire meglio il campo, e ogni dubbio o inconsapevolezza, verrebbe eliminata, ma anche quì, bisogna volerlo.

E chi lo vuole, generalmente, sono sempre coloro che ne sono state vittima.


Enrico Frassinetti



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