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LAICITA' E CLERICALISMO

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L’ora di religione secondo Bagnasco e Gelmini

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[POSTQUOTE][QUOTE:93348627=kelly70, 25/04/2009 15:00]
L’ora di religione “costituisce una garanzia di identità” e “si caratterizza come insegnamento della religione cattolica e non semplicemente di una storia delle religioni”: deve inoltre cercare “di far cogliere i valori e i significati, che le persone che credono nel Dio di Gesù Cristo, manifestano con le loro scelte di vita”.

Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, parlando a Roma al congresso degli insegnanti di religione cattolica. Nello stesso tempo, l’IRC è in grado di “promuovere una mentalità accogliente”, perché “non richiede di per sé che l’alunno aderisca personalmente al credo religioso cristiano”: l’IRC [G]“arricchisce e completa la personalità dell’alunno poiché tale insegnamento, proprio per la sua nativa vocazione è chiamato a interpretare la storia e a proporre orizzonti di senso, pertanto offrendo un contributo originale e specifico al percorso educativo delle giovani generazioni, anche con lo scopo di ricercare il significato della scelta e dell’esercizio di una professione”.[/G]

Bagnasco ha anche chiesto al governo “il pieno riconoscimento scolastico dell’identità dell’IRC, con il superamento di alcune residue e contraddittorie limitazioni”. Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, intervenuta allo stesso convegno, si è detta d’accordo: “l’insegnamento della religione deve avere la stessa dignità delle altre materie”: anzi, poiché “ha una valenza educativa maggiore di altre discipline”, “deve assumere ancor più una valenza centrale”.

http://www.uaar.it/news/2009/04/23/ora-religione-secondo-bagnasco-gelmini/[/QUOTE][/POSTQUOTE]

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kelly70	25/04/2009 15:00 L’ora di religione “costituisce una garanzia di identità” e “si caratterizza come insegnamento della religione cattolica e non semplicemente di una storia delle religioni”: deve inoltre cercare “di far cogliere i valori e i significati, che le persone che credono nel Dio di Gesù Cristo, manifestano con le loro scelte di vita”. Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, parlando a Roma al congresso degli insegnanti di religione cattolica. Nello stesso tempo, l’IRC è in grado di “promuovere una mentalità accogliente”, perché “non richiede di per sé che l’alunno aderisca personalmente al credo religioso cristiano”: l’IRC “arricchisce e completa la personalità dell’alunno poiché tale insegnamento, proprio per la sua nativa vocazione è chiamato a interpretare la storia e a proporre orizzonti di senso, pertanto offrendo un contributo originale e specifico al percorso educativo delle giovani generazioni, anche con lo scopo di ricercare il significato della scelta e dell’esercizio di una professione”. Bagnasco ha anche chiesto al governo “il pieno riconoscimento scolastico dell’identità dell’IRC, con il superamento di alcune residue e contraddittorie limitazioni”. Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, intervenuta allo stesso convegno, si è detta d’accordo: “l’insegnamento della religione deve avere la stessa dignità delle altre materie”: anzi, poiché “ha una valenza educativa maggiore di altre discipline”, “deve assumere ancor più una valenza centrale”. www.uaar.it/news/2009/04/23/ora-religione-secondo-bagnasco-...
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@nounou@	25/04/2009 23:32 emeno male che lo Stato è laico

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