I movimenti per la vita e per la famiglia hanno predisposto una proposta di legge per la modifica dell`art.1 del Codice Civile, che estenda i diritti personali dal momento della nascita al momento del concepimento
GIACOMO GALEAZZI
I movimenti per la vita e per la famiglia, in occasione del ventesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti del fanciullo, hanno predisposto una proposta di legge per la modifica dell`art.1 del Codice Civile, che estenda i diritti personali dal momento della nascita al momento del concepimento.
«In un periodo in cui molto si parla di giustizia, la proposta vuole ricordare che la prima condizione di giustizia è l`eguaglianza tra i cittadini, a prescindere dalle differenze di sesso, di razza o di età», si legge in una nota del Movimento per la vita (Mpv). «La proposta del Mpv è aperta alle sottoscrizioni dei parlamentari di tutte le formazioni politiche. L`Udc ha deciso di farla propria come Partito». Per presentare l`iniziativa comune, Pier Ferdinando Casini, Lorenzo Cesa, Gianpiero D’ Alia e Michele Vietti per l`Udc, e Carlo Casini, eurodeputato dell’Udc e presidente del Mpv italiano, terranno una conferenza stampa domani alle 11 presso la Camera dei deputati. «Nel corso della conferenza stampa - si legge nella nota - verrà presentata anche la ’Dichiarazione sui diritti del bambino non ancora natò, in cui si afferma, tra l`altro, che ’ogni bambino, fin dal concepimento, è titolare del diritto alla vita, alla salute, alla integrità fisicà e deve vedersi ’riconosciuta la capacità giuridicà. Tale documento verrà proposto al Congresso del Ppe che si svolgerà a Bonn il 9 e 10 dicembre prossimi, affinché sia fatto proprio da tutti i partiti europei del Ppe».
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