@ rain:
Scusa se ti ho frainteso, ma tu avevi scritto:
"Per esempio, io personalmente sono un ateo agnostico verso qualsiasi concetto generico di dio che mi sia mai stato presentato: non sono convinto che esista, e non rivendico di sapere se esiste oppure no. In aggiunta, sono anche ateo gnostico verso alcune concezioni divine che considero logicamente contraddittorie e quindi per definizione impossibili, quali ad esempio la visione teologica "vecchia scuola" del dio cattolico descritto come infinitamente buono, infinitamente potente, infinitamente sciente, che tuttavia ha partorito un mondo imperfetto."
Avevo capito che non escludessi a priori solo il concetto generico di Dio e non pure l'esistenza di Gesù e lo Spirito Santo.
E prima di rispnderti, vorrei capire anch' io una cosa : cosa intendi esattamente con il termine "sapere"?
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)