Poveri tdG?

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A me dicevano durante lo studio, che per i parenti non cambiava nulla, e guarda caso in congrea c'era una coppia che aveva la figlia disassociata, ma loro mantenevano il contatto con lei.
Quindi non potevo sapere che questo non era affatto vero, ma era solo un caso, tant'è vero pero' che il Padre aveva per questo perso i suoi privilegi di essere anziano, ma questo lo venni a sapere solo verso la mia fine nei tdG.

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Vale a dire che puoi fare quello che vuoi ma se lo fai sono azzi amari.

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Io non sarei stata d'accordo e non mi sarei battezzata sapendo tutto cio'.

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Potrei anche crederti ma la mia opinione, non essendo mai stato TdG non fa testo o... no?

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Io nel 2006 , l 'anno in cui mi sono dissociata, era uscita un ministero del regno in cui una figlia fu lodata per il suo esempio .
Lei aveva chiuso ogni contatto con la madre. E la madre ė stata cosi indotta "a ritornare a Geova" .

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Tengo a precisare che non ce l'ho con i Testimoni di Geova, perlomeno non più che con le altre religioni.
Mi sforzo di parlarne obiettivamente facendo una distinzione tra chi entra volontariamente a farne parte e chi, invece, porello, lo nacque.

La faccio anche sulla data di adesione perché 50 anni fa, vale anche per qualunque altra religione, setta o società che dir si voglia, quanti giornali parlavano dei TdG? Quanto si sapeva su intendimenti, dottrine etc.?
Al massimo sentivi dire che non accettavano trasfusioni, nulla di più. Loro ti raccontavano che nella bibbia c'é scritto che non bisogna cibarsi di sangue e tu eri tranquillo, se così é scritto...

Da 20 anni a questa parte, però, modi e maniere per informarsi, internet in primis, ci sono e la scusa del "non sapevo" non regge più. Non regge neanche per chi continua imperterrito a predicare.

Ma anche non si avesse la possibilità di informarsi esternamente, un computer costa e specialmente le persone più anziane non sono abituate ad usarlo, mentre uno é dentro di cose ne sente e ne vede, e quindi?

Quindi si torna al punto di partenza dove finché tocca agli altri va tutto bene, é cosa buona e giusta, -non siamo noi ad emarginare (scherziamo?), é lui/lei che si é posto/a fuori dalla congregazione comportandosi da "fuorilegge"- ... il che, secondo una certa forma mentis, é ineccepibile.

Guarda, al limite posso comprendere chi resta per paura di perdere gli affetti familiari ma solo fino ad un certo punto perché fare il "doppiafaccia" e mentire fino allo sfinimento non credo sia accettabile all'infinito.

Come ti dissi in altra discussione, so che coerenza e logica sono tra i credenti (via, tutti nel calderone!! ) di qualsiasi sponda merci rarissime però un mea culpa non sarebbe fuori luogo.

Non sono empatico? Vabbé... nessuno é perfetto.