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La mia battaglia:testamento biologico

Ultimo Aggiornamento: 08/02/2008 11:35
21/01/2008 16:59
 
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Quando lessi il libro di Umberto Veronesi, "Diritto di morire",e quando lessi le considerazioni e la proposta della carta dell'autodeterminazione di Maurizio Mori,mi convinsi della loro validita',sopratutto dopo quello che accadde a mio padre.

E' una mia personale battaglia,ogni settimana mi tengo informato,invio emails di solidariteta' e condivisione con le organizzaioni che ne sono impegnate (anche politicamente),tento qualche volta di inviare email a qualche politico importante.

Proporre oggi il testament biologico significa dare la possibilita' a gente come me di utilizzarli nel caso malaugurato in cui cadessi in disgrazia e mi venisse a mancare autonomia decisionale.

Proporre oggi il testamenteo biologico significa venire incontro a persone come me che lo richiedono como loro "diritto",e non significa affatto imporlo ai "cattolico-cristiani",sono liberi di morire come il loro eroe se lo vogliono,nessuno li costringerebbe a farne uso.

Quando vidi mio padre morire come un cane bastardo,dalla disperazione di quello a cui ho assistito,all'agonia indidicibile,ai gesti di terribile sofferenza nonostante fosse imbottito di farmaci,vederlo morire per un cancro maledetto che procura un'enorme soffrenza come la "fame d'aria",mi ha convinto a fare questa scelta,questa battaglia,anche se oggi si trovasse la maniera di alleviare al 100% sofferenze legate alla fame d'aria,ci sono casi che sembrano non reagire a simili terapie contro il dolore,come nel caso di mio padre,che ,nonostante fosse imbottito,sudava,voleva gridare e non ci riusciva,negli ultimi 5 giorni nemmeno riusciva a dormir,la dose di farmaco durava poco e poi si risvegliava piu' sofferente,piu' disperato.

Mio padre mi fece capire con le lacrime che non voleva piu' soffrire in quel modo e farla subito finita,sudava,sudava sempre,ogni minuto,ogni ora,e non sapevo cosa piu' fare,ne io,ne' i medici!

Se ci fossero state leggi in grado di garantire la validita' del testamento biologico,a quest'ora mio padre avrebbe potuto serenamente andarsene senza tutti quei dolori e sofferenze che i farmaci non riuscivano a lenire,uno dei pochi casi su cui i farmaci non stavano funzionando (e non si seppe nemmeno il motivo)!

Oggi,odio gente come i cattolici che vogliono impedire e ostacolare le battaglie che faccio per il testamento biologixo,lo devo ammettere,quello sul testamento biologico e' un problema in cui sono coinvolto molto emotivamente,ancora oggi quando penso a mio padre e' una forte e intensa sensazione di dolore,mi ha segnato profondamente e quando penso a lui piango.

Quando un cattolico mi viene a dire che e' contrario al testamento biologico perche' cosi' gl insegna la dottrina,gli vorrei strappare le budella,e farlo agonizzare,oppure gli auguro una fine miserabile da cane bastardo come quella che fece il mio amato padre!

Quella del testamento biologico e' l'unico caso che mi trova profondamente coinvolto e per la quale non sento ragioni e provo solo odio verso i contestatori!

Non mi stanchero' mai di ricordare questa esperienza finche' campo!

Ciao PAPA'!

Tuo figlio

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[Modificato da pcerini 21/01/2008 18:11]
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Monaca
21/01/2008 18:59
 
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ti ho risposto anche di la Paolo, sono con te!
è troppo grande la sofferenza di un malato e questa non espia dal peccato, Dio ci ha donato la vita, ma ci ha reso anche responsabili di questa..
un abbraccio
Nounou






Nounou
*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


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26/01/2008 16:01
 
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Il testamento biologico mi sembra qualcosa di veramente assurdo.

Come fa una persona a decidere di qualcosa prima ancora di sperimentarla?

Se, per assurdo, io decidessi che in tali circostanze mi sia tolta la vita piuttosto che soffrire e poi...nel bel mentre che soffro e che non posso comunicare la mia decisione...cambio idea e voglio vivere fino all'ultimo istante?

Mi ammazzano "contro" la mia volontà...perchè la volontà non è quella del testamento biologico, ma è quella istantanea nella quale vivo.


Mi viene sempre in mente quel tizio che fecero vedere su real TV un anno fa...
Era caduto facendo un salto in moto ed è rimasto senza gambe e senza un braccio.
Intervistato dopo l'incidente ha detto che la sua vita era cambiata in meglio.
E quanti di noi pensano che piuttosto che finire in sedia a rotelle sarebbe meglio morire?
Quant'ignoranza dinnanzi a questi timori e a queste affermazioni...

Evidentemente queste testimonianze ci lasciano intendere che l'uomo non può essere assolutamente arbitro nelle situazioni della sua stessa vita...




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Padre Guardiano
26/01/2008 16:28
 
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re x Maurif

Ma che cazzo di ragionamento fai? Si vede che Polimetys ci ha lavorato sopra!!!
Comunque hai ragione!!! Guardati, sei senza testa e scrivi benissimo delle stronzate!!!!!! [SM=g1420248] [SM=g1420248]


[SM=x1426600] [SM=x1426600] [SM=x1426600]



omega [SM=x1414848] [SM=x789054] [SM=x1414848]



O=============O===========O

Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

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26/01/2008 18:43
 
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Il testamento biologico mi sembra qualcosa di veramente assurdo.

Come fa una persona a decidere di qualcosa prima ancora di sperimentarla?



Quindi piuttosto che decidere in anticipo, meglio non decidere e far tirare una moneta ai tuoi parenti? O meglio ancora, accettare un'imposizione unilaterale di legge?

Ma che cazzo di ragionamento è???


Se, per assurdo, io decidessi che in tali circostanze mi sia tolta la vita piuttosto che soffrire e poi...nel bel mentre che soffro e che non posso comunicare la mia decisione...cambio idea e voglio vivere fino all'ultimo istante?

Mi ammazzano "contro" la mia volontà...perchè la volontà non è quella del testamento biologico, ma è quella istantanea nella quale vivo.



Ma che stai dicendo. Il testamento biologico si riferisce a circostanze dove sei incapace di intendere e di volere, a causa delle sofferenze estreme o di una vera e propria mancanza di attività cerebrale. E' ovvio che laddove il paziente abbia ancora le facoltà mentali e sia ancora capace di "cambiare idea", prevale la sua volontà.



Mi viene sempre in mente quel tizio che fecero vedere su real TV un anno fa...
Era caduto facendo un salto in moto ed è rimasto senza gambe e senza un braccio.
Intervistato dopo l'incidente ha detto che la sua vita era cambiata in meglio.
E quanti di noi pensano che piuttosto che finire in sedia a rotelle sarebbe meglio morire?



Esempio sbagliato, se ti spezzi la spina dorsale resti più che cosciente e le tue disposizioni sono ovviamente prevalenti su quelle del testamento. Inoltre per l'applicazione del medesimo devono sopraggiungere condizioni di incapacità mentale reputate PERMANENTI, perché destinate soltanto a peggiorare.
Invece tu a cosa stai pensando, all'idea di un chirurgo che approfitta del fatto che sei anestetizzato e incapace di intendere e di volere per "finirti" alle spalle dei genitori?


Ma per favore, torna a saldare...



Quant'ignoranza dinnanzi a questi timori e a queste affermazioni...



Già, proprio... [SM=x789049]



[Modificato da Rainboy 26/01/2008 19:43]
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26/01/2008 20:17
 
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Re:



Quindi piuttosto che decidere in anticipo, meglio non decidere e far tirare una moneta ai tuoi parenti? O meglio ancora, accettare un'imposizione unilaterale di legge?

Ma che cazzo di ragionamento è???




No, i tuoi parenti non ti toccano con un dito...ci mancherebbe! E la legge non deve proprio imporre nient'altro che evitare che una persona venga uccisa.
Nel dubbio sulla sua volontà NON SI UCCIDE!

Cos'è che la legge dovrebbe impedire?
Dovrebbe impedire che una persona nel momento che soffre e non è in grado di esprimere la sua volontà sia messa a morte.



Ma che stai dicendo. Il testamento biologico si riferisce a circostanze dove sei incapace di intendere e di volere, a causa delle sofferenze estreme o di una vera e propria mancanza di attività cerebrale. E' ovvio che laddove il paziente abbia ancora le facoltà mentali e sia ancora capace di "cambiare idea", prevale la sua volontà.



No caro Rain, perchè se uno non è in grado di esprimerla tale "sua volontà" e si è azzardato a fare testamento biologico....potrebbe assurdamente capitare quanto ho ipotizzato io, cioè che tale persona sia ammazzata contro la sua volontà (la volontà del momento presente di quando si trova nel travaglio).

LOL...capace di intendere e di volere...
Anche se mi manca attività cerebrale o soffro in maniera estrema ciò non esclude che io abbia comunque volontà di vivere.
Ti sei ingarbugliato a proposito del termine "volontà".



Esempio sbagliato, se ti spezzi la spina dorsale resti più che cosciente e le tue disposizioni sono ovviamente prevalenti su quelle del testamento. Inoltre per l'applicazione del medesimo devono sopraggiungere condizioni di incapacità mentale reputate PERMANENTI, perché destinate soltanto a peggiorare.
Invece tu a cosa stai pensando, all'idea di un chirurgo che approfitta del fatto che sei anestetizzato e incapace di intendere e di volere per "finirti" alle spalle dei genitori?


Ma per favore, torna a saldare...



Macchè esempio sbagliato? L'hai capito il senso di quello che ho detto?
Stavo cercando di far capire che la volontà di una persona di fronte ad un'ipotesi (nell'esempio "rimanere in carrozzella") può essere ANTITETICA rispetto a quella che tale persona avrebbe se si trovasse nella condizione ipotizzata.

Quindi, a maggior ragione, un "testamento biologico" può tradursi in un dramma immane...nel quale una persona condanna a morte se stessa senza la possibilità di opporsi.

E' paradossale...e tremendo.




Già, proprio... [SM=x789049]



La esprimete pure male... [SM=g27829]

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26/01/2008 20:26
 
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No caro Rain, perchè se uno non è in grado di esprimerla tale "sua volontà" e si è azzardato a fare testamento biologico....potrebbe assurdamente capitare quanto ho ipotizzato io, cioè che tale persona sia ammazzata contro la sua volontà (la volontà del momento presente di quando si trova nel travaglio).



Lo vedi che non hai capito? Il testamento biologico si applica laddove NON ESISTE più la capacità del paziente di cambiare la sua decisione. Per esempio in coma o in stato vegetativo.


LOL...capace di intendere e di volere...
Anche se mi manca attività cerebrale o soffro in maniera estrema ciò non esclude che io abbia comunque volontà di vivere.
Ti sei ingarbugliato a proposito del termine "volontà".



Se manca attività cerebrale nelle zone coscienti non hai nessuna volontà, né di vivere né di nient'altro.
E' una realtà acquisita e dimostrata da più di trent'anni, soltanto te e i pochi fondamentalisti della tua risma non lo accettano.
[Modificato da Rainboy 26/01/2008 20:28]
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26/01/2008 20:31
 
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Re:



Lo vedi che non hai capito? Il testamento biologico si applica laddove NON ESISTE più la capacità del paziente di cambiare la sua decisione. Per esempio in coma o in stato vegetativo.




Se tu fai testamento biologico e l'istante prima di andare in coma cambi idea?

La "decisione" che viene messa in atto è CONTRARIA alla tua ultima decisione.

Lo vedi che ho capito? Prova ad approfondire quello che sto cercando di dire.



Se manca attività cerebrale nelle zone coscienti non hai nessuna volontà, né di vivere né di nient'altro.
E' una realtà acquisita e dimostrata da più di trent'anni, soltanto te e i pochi fondamentalisti della tua risma non lo accettano.



Ci manchebbe, lol...
Secondo te noi "fondamentalisti" crediamo che la volontà di una persona possa esistere anche in caso di incoscienza?

Probabilmente facevo riferimento a quell'incomprensione di cui abbiamo parlato sopra.


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26/01/2008 21:22
 
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Se tu fai testamento biologico e l'istante prima di andare in coma cambi idea?

La "decisione" che viene messa in atto è CONTRARIA alla tua ultima decisione.

Lo vedi che ho capito? Prova ad approfondire quello che sto cercando di dire.



Allora è diverso. Vorrebbe dire che costui decise di invalidare il testamento biologico PRIMA dell'incidente, mentre il tizio di cui parlavi tu diceva di aver scoperto la cosa DOPO. Cosa che ha una sua logica, visto che egli non aveva perso le proprie facoltà mentali, mentre se fosse stato in coma non avrebbe potuto "scoprire" un bel niente.

Per il resto,
"Se tu fai testamento biologico e l'istante prima di andare in coma cambi idea?"
Eheh. Tu giochi sulle responsabilità. E' ovvio che se il testamento è inaderente alla tua volontà, la sua applicazione per te sarà una fregatura! Che peraltro non è affatto diversa (e non sarà mai peggiore) di quella attuale, dove una legge decide AL POSTO dell'individuo.
La situazione che descrivi tu, è analoga quella di qualcuno che medita di fare un testamento dei beni e poi dopo averlo steso, ci ripensa. Se non lo ha cambiato prima di morire, ovviamente i beni vengono spartiti in modo differente da come voleva lui. Altrettanto ovviamente per lui questa è una fregatura, ma non c'entra nulla con l'attendibilità del sistema: l'assenza di istruzioni testamentarie aderenti alla reale volontà del paziente è da attribuirsi unicamente a una negligenza di quest'ultimo, che cambiando opinione deve ovviamente premurarsi di rettificare la cosa sui documenti!
Aboliresti mai il diritto di una persona di fare testamento sui propri beni, solo perché questo genere di incidenti può capitare?


Secondo te noi "fondamentalisti" crediamo che la volontà di una persona possa esistere anche in caso di incoscienza?



Sì, perché questo è ciò che hai scritto:


Anche se mi manca attività cerebrale o soffro in maniera estrema ciò non esclude che io abbia comunque volontà di vivere.



Ed è errato.

[Modificato da Rainboy 27/01/2008 13:03]
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27/01/2008 14:13
 
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Re:



Allora è diverso. Vorrebbe dire che costui decise di invalidare il testamento biologico PRIMA dell'incidente, mentre il tizio di cui parlavi tu diceva di aver scoperto la cosa DOPO. Cosa che ha una sua logica, visto che egli non aveva perso le proprie facoltà mentali, mentre se fosse stato in coma non avrebbe potuto "scoprire" un bel niente.



Per niente...
Il concetto che ho cercato di esprimere con quest'esempio che ho fatto serviva a far capire che l'uomo ha un metro di giudizio sui fatti negativi che spesso risulta falsato dal contesto in cui vive.

Perciò ho fatto l'esempio di quello che la maggior parte di noi pensa su un accadimento tanto grave e debilitante...
E ciò che invece è per chi lo vive sulla sua pelle.

Non serviva come esempio per il testamento biologico...ma per far capire che l'uomo non può anticipare la sua volontà perchè ogni situazione della sua vita, anche la più sofferente, ha le sue peculiarità.

Sono riuscito a spiegarmi meglio?




Per il resto,
"Se tu fai testamento biologico e l'istante prima di andare in coma cambi idea?"
Eheh. Tu giochi sulle responsabilità. E' ovvio che se il testamento è inaderente alla tua volontà, la sua applicazione per te sarà una fregatura! Che peraltro non è affatto diversa (e non sarà mai peggiore) di quella attuale, dove una legge decide AL POSTO dell'individuo.



No caro mio, non "per me sarà una fregatura", ma per colui che ha firmato la sua stessa condanna a morte.

Della legge attuale non ho discusso, stiamo discutendo sulla base di un ipotesi di testamento biologico nel quale una persona decide e la società applica la sua decisione.



La situazione che descrivi tu, è analoga quella di qualcuno che medita di fare un testamento dei beni e poi dopo averlo steso, ci ripensa. Se non lo ha cambiato prima di morire, ovviamente i beni vengono spartiti in modo differente da come voleva lui. Altrettanto ovviamente per lui questa è una fregatura, ma non c'entra nulla con l'attendibilità del sistema: l'assenza di istruzioni testamentarie aderenti alla reale volontà del paziente è da attribuirsi unicamente a una negligenza di quest'ultimo, che cambiando opinione deve ovviamente premurarsi di rettificare la cosa sui documenti!
Aboliresti mai il diritto di una persona di fare testamento sui propri beni, solo perché questo genere di incidenti può capitare?



No caromio perchè su una persona che muore e cambia idea sulla suddivisione dei suoi beni una società non compie un delitto...
Se invece la società uccide una persona contro la sua volontà immediata, compie un omicidio e lo legalizza.




Secondo te noi "fondamentalisti" crediamo che la volontà di una persona possa esistere anche in caso di incoscienza?



Sì, perché questo è ciò che hai scritto:


Anche se mi manca attività cerebrale o soffro in maniera estrema ciò non esclude che io abbia comunque volontà di vivere.



Ed è errato.



Cos'è che stavo dicendo e che tu hai frainteso: che il fatto che a me manchi attività cerebrale "non annulla la mia volontà".
Mi spiego meglio, fintantochè essa non è espressa in maniera istantanea...cioè l'istante prima alla cessazione di attività o quello successivo ad una eventuale ripresa di attività cerebrale...la società non mi può toccare con un dito e mi deve tenere in vita.

Senza menare il can per l'aia in cerca di giustificazioni all'ingiustificabile....vale l'obiezione che ho fatto sopra...
Il testamento biologico può indurre la società ad uccidere un uomo contro la sua stessa volontà.






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