Ma Ratzinger non ha altro a cui pensare?
Roma, 22 dic (Velino) - “Colpisce che mentre i cittadini italiani, tutti, sono alle prese con una delle crisi economiche più dure della storia del paese, la chiesa cattolica da settimane non abbia altro da dire che esiste un pericolo gay mondiale, che utilizzando dubbie dichiarazioni Onu minerebbe la famiglia e l'ordine naturale, stravolgerebbe il progetto di Dio, favorirebbe, attraverso le teorie gender, l'autodistruzione dell'uomo. Al Papa farebbe bene leggere meglio i giornali del mondo, e risvegliarsi da questo delirio omofobo, per accorgersi di quali drammi il pianeta sia oggi afflitto”. Lo dichiara Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay. “Questo incubo visionario, assai simile al possedimento, impedisce alla chiesa di ascoltare il vero dolore dell'umanità, l'immenso pianto della fame, della carestia, dell'ingiustizia, dell'oppressione di cui soffre i due terzi della popolazione della terra. I gay sono davvero diventati un'ossessione per Raztinger, che spende tutte le sue energie per disquisire sul gender, argomento che appassiona patologicamente le gerarchie, ma che è questione che non fa vedere alla chiesa cattolica una naturale verità: esistono milioni di gay, lesbiche e trans, che per il solo fatto di esser tali sono uccisi e perseguitati”.
“Consigliamo inoltre a Benedetto XVI di confrontarsi bene all'interno della chiesa, magari partendo da alcune affermazioni contenute nel lavoro svolto dal gruppo di studio sulla bioetica dell'Ordine dei gesuiti, pubblicato quest'estate, che ad un certo punto afferma ‘il pregio della gender theory è di aver sottratto l'identità sessuale alla sola natura; il limite di ritenerla un prodotto della solo cultura’. Ecco su questa base sarebbe davvero bello poter avviare un confronto vero, ma si sa i Gesuiti al papa non stanno proprio simpatici. Comunque, Santità, è Natale, la crisi economica ci rende la vita ancor più grama, cerchi almeno in questa occasione di riscoprire il messaggio evangelico dell'amore e dell'accoglienza, e la smetta di incitare all'odio, sostenendo tesi a scientifiche e discriminanti. In fondo dovrebbe essere il suo mestiere”.
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