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Don Milani: L'Obbedienza non è più una virtù (RAI)

Ultimo Aggiornamento: 09/02/2009 19:44
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Don Milani: L'Obbedienza non è più una virtù (RAI)




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RE

Si,ci sono state persone coraggiose e meritevoli.
Solo è una utopia poter cercare di modificare gli assetti di una chiesa standoci dentro.!!!!


omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]





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Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


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09/02/2009 18:47
 
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Questa è una delle mie prime lettere che scrissi diversi anni fà,quando ero da poco uscito dall'organizzazione dei tdg
fà riflettere che bisogna seguire il cuore e la coscienza

Sulla obbedienza e lealtà


La storia narra che per secoli re e sacerdoti, signori e padroni hanno proclamato l’obbedienza come somma virtù e la disobbedienza peccato, peccato grave meritevole di morte ancor più dell’omicidio o altri orribili reati.
In verità le classi dirigenti hanno dominato e sfruttato le grandi masse e le hanno tenute schiave ,nell’ignoranza più profonda per impedire loro di evolversi , di uscire dal degrado materiale e spirituale in cui giacevano e così con la scusa di essere gli unti del Signore e di essere re per grazia divina , ogni disobbedienza a ogni loro desiderio, legge o comando è sempre stato considerato apostasia , affronto a Dio che li aveva nominati e investiti di tali poteri.
Per disobbedienza non intendo ribellione dovuta alla collera o alla delusione , risentimento ,no, non intendo questo, ma mi riferisco ad un atto di coraggio non conformista dovuto alla capacità di dire no , perché si dice alla propria coscienza ,convinzione , principi e si desidera vivere in armonia con essi anche se ciò comporta l’ostracismo .
Obbedire sempre ciecamente è tipico degli schiavi, invece disobbedire quando sono in gioco principi umanistici come libertà e altri valori ,allora io dico e penso che bisogna dire di no e disobbedire diventa in questo caso una virtù , un atto di affermazione di vita e un contributo alla sua evoluzione umanistica .
Al processo di Norimberga contro le atrocità naziste perpetrate contro l’umanità , i responsabili di tali misfatti si difesero dicendo < abbiamo ubbidito > ( ubbidirono ai loro superiori )ma il processo mise in evidenza che dovevano invece < disobbedire>ai loro superiori e dovevano invece obbedire alla coscienza umanistica che dentro di loro condannava tali atrocità e per questo furono tutti condannati.
Non si può delegare un’organizzazione perché prenda per noi le responsabilità al posto nostro o delegare un capo o sacerdote o re per fare altrettanto . Un esempio biblico al caso nostro è quello del processo a Gesù . Cosa avreste fatto se foste vissuto a quel tempo se vi avrebbero proposto di uccidere Gesù invece di Barabba ? avreste gridato a Pilato Gesù o barabba ? Molti giudei al quel tempo avrebbero potuto benissimo obbedire ragionando che in definitiva i veri responsabili erano i loro sacerdoti ,che aspettava loro giudicare e aspettava invece al popolo obbedire ! Benissimo potevano ragionare che era superfluo a indagare ,non leale , non giusto disobbedire agli unti insediati da Mosè . Ma tutti voi dovete convenire con me che le cose non stanno esattamente così e che il popolo ha anch’esso la sua parte di responsabilità nell’aver obbedito !
Perché dico tutto questo? Perché nella organizzazione vostra dei tdg come nel caso dei sacerdoti ebrei , i responsabili cioè gli anziani o i loro sostituti ,giudicano l’operato dei fratelli e ogni anno vengono espulsi migliaia e migliaia di fratelli dalla organizzazione, ma quello che io desidero evidenziare è quello che comporta in il poi , quello che il popolo dei tdg fa nei confronti dell’espulso in nome dell’obbedienza a chi detiene la direttiva . In nome dell’obbedienza ogni contatto sociale è tolto al dissociato e il poveretto si trova così all improvviso solo , senza amici e con familiari e parenti che a fatica lo salutano che non lo invitano più nemmeno alle feste più importanti di famiglia come ad un matrimonio e se si ammala o sopraggiunge un problema viene ignorato come se fosse un appestato .Che dire poi delle conseguenze psicologiche o della salute fisica ? Si , perché tutto ciò comporta per i dissociati , ostracismo , molto stress con conseguenze anche gravi per la salute , forse dovuto al fatto che sentendosi innocenti o ritenendo che forse il giudizio era imparziale forse poco misericordioso o forse esagerato o troppo di vedute ristrette ecc. ecc.. Se ne fanno una malattia e si ammalano seriamente di nervi o subiscono attacchi cardiaci o la pressione sanguinea subisce alterazioni ecc… ecc….Ma chiediamoci ? se fossero davvero innocenti ? se veramente fosse stato fatto un giudizio errato ? Che dire se verrà fatta fra breve una revisione di tale comportamento con nuove direttive o con un aggiustamento o nuova veduta come vengono chiamati con un eufemismo tutti i cambiamenti dell’organizzazione ? e che dire di tutti quelli espulsi per cose giuste, ma che a quel tempo la veduta dell’organizzazione invece le riteneva sbagliate? Un esempio pratico lo faccio sull’obiezione di coscienza in quanto prima non si accettava i lavori sostitutivi e chi li accettava era considerato che si dissociava da se e come conseguenza alcuni non sopportavano il carcere e io personalmente ho conosciuto alcuni con me a Gaeta che sono andati fuori di testa e si sono malati di nervi . questi poveretti, hanno subito l’ostracismo riportato sopra da parte del popolo tdg .Altri esempi si potrebbero fare riguardo a chi magari non prontamente accettava qualche (così detta ),nuova veduta e allora da tutti segnato ( altra restrizione punitiva entro l’organizzazione cui il popolo collabora obbedendo isolando socialmente il peccatore) .Concludendo desidero evidenziare a scanso di equivoci , che mentre è giusto che ognuno segua un proprio credo o una propria religione , diverso invece è seguire i re e sacerdoti . La storia ci ha dimostrato che molti di essi hanno deviato dagli insegnamenti originali insegnando invece vedute e insegnamenti propri e spesso al sol fine di detenere il potere e così guerre inquisizioni ostracismo verso l’umanità è stato perpetrato con grande plauso delle folle obbedienti , sottomesse e leali . In definitiva vale sempre il principio biblico riportato negli Atti 17:11 a favore dei bereani e del consiglio dato da Paolo in Galati 1:8 che incoraggia a seguire insegnamenti non di uomini , ma scritturali

PS
L’introduzione contiene riferimenti di Erich Fromm e si consiglia per un approfondimento più ampio e un’analisi del problema più consistente , di leggere il suo libro
Renato



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