Indipendentemente dal fatto se i Catari fossero o no pagani, vediamo di esaminare i tratti salienti del loro credo. Essi avevano molti punti in comune col manicheismo, in quanto credevano nell’ esistenza di due principi divini, uno benigno e l’ altro maligno, quest’ ultimo creatore del mondo materiale, che quindi ha una natura negativa.
Questo dualismo tra spirito e materia accomuna i Catari allo gnosticismo, col quale condividono la ricerca della gnosi ossia della “conoscenza”. Secondo i Catari, come secondo gli gnostici, non occorre la mediazione di ministri della fede, di sacerdoti (ed ecco un punto che preoccupava molto i cattolici), ma il fedele deve giungere da solo, attraverso una personale esperienza mistica, alla gnosi.
Tra i Catari esistevano, però, degli individui illuminati, dei maestri che potevano guidare gli altri, detti i Perfetti, che potevano essere sia uomini che donne (ecco un altro punto che la Chiesa non mandava giù e che si ricollega ai difficili rapporti tra Cattolicesimo e figura femminile, ancora oggi di grandissima attualità). I Catari ricevevano da bambini solo il battesimo, mentre da adulti un sacramento detto Consolamentum, che imponeva la castità. Ma eccetto i Perfetti, gli altri lo ricevevano in punto di morte, perché la castità non faceva assolutamente parte dello stile di vita cataro, che anzi ammetteva una sessualità piuttosto libera (e possiamo immaginare come ciò fosse visto dalla Chiesa romana).
Una delle loro più grandi colpe agli occhi dei cattolici risiedeva nel rifiuto del mondo materiale e, conseguentemente, della figura di Gesù, ritenendo impossibile che un essere divino si fosse “insozzato” partecipando alla vita materiale. Quindi, per i Catari, Gesù era solo un profeta e conseguentemente rifiutavano il simbolo a lui legato, la croce, strumento di tortura indegno di essere adorato. In questo atteggiamento ritroviamo un sorprendente parallelo con le confessioni rese da moltissimi Templari durante il loro processo, riguardanti l’atto di sputare sulla croce per essere ammessi nell’Ordine. Il rifiuto del mondo arrivava in certi casi fino al suicidio collettivo per fame, l’endura .
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