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Biglino 2

Ultimo Aggiornamento: 14/05/2020 20:56
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Re:
Rainboy, 11.12.2018 22:28:



allora buttiamo via anche il resto dei loro scritti perché da certa gente non può venire niente di affidabile, anzi, in quelle condizioni mi meraviglio che siano riusciti a scrivere, figurarsi roba intelligente. [SM=g27827] [SM=g27827]



Guarda, forse può sembrare diversamente quando mazzuolo un ufologo per aver tirato fuori il passaggio X di Plinio o il paragrafo Y di Senofonte, ma ho grande rispetto per gli storiografi e gli studiosi dell'antichità. Gente che ha cercato di tramandare alle generazioni future la conoscenza, la storia e la cultura in un mondo difficile e doloroso come quello in cui vivevano loro, secondo me merita di essere annoverata fra il meglio che l'umanità abbia prodotto su questa terra.
Il problema è che lavoravano su un materiale di qualità assolutamente terribile, e peggio ancora, loro stessi non erano in grado di filtrarlo in maniera cogente perché non erano in grado di escludere a priori come implausibili molte cose che oggi intuitivamente rifiutiamo grazie al corpus di conoscenza sul mondo naturale che abbiamo accumulato.

Che poi noi si faccia questo, vuole forse dire che corriamo il rischio di mancare qualcosa di importante che era stato travestito nei loro racconti sotto la guisa di una descrizione magica?

Forse. Ma come sempre, se quello che hanno scritto è implausibile, quello che stiamo cercando di ricavarne è un'interpretazione metaforica che punti verso la tesi X, allora l'onere della prova... etc. etc.; conosci l'antifona.

Però davvero, sto sempre attento a cercare di non "sparare a zero" su questa gente. Mi sentirei un verme a farlo. E' quando vedo l'apologeta di turno che prende i loro scritti e li usa come fascine per alimentare le fiamme del pensiero magico e dell'irrazionalità (religiosa, pseudoscientifica o di altra natura) che il sangue mi ribolle. Biglino... perlopiù mi sembra un brav'uomo, ma ogni tanto ho l'impressione che, se mi passi la metafora alla Batman, voglia veder bruciare il mondo in quelle fiamme.



Hai dato spiegazioni logiche degli avvenimenti descritti ma non si può escludere a priori (sempre si prendano in considerazione i visitatori) che i tre soli potessero essere tre astronavi tondeggianti e molto luminose. Lo stesso dicasi per le tre lune.

Le trombe? Fischi dei proiettili oppure Raggi B che balenavano nel buio come vicino alle porte di Tannhäuser.

E perché non si potrebbero descrivere come "eserciti" centinaia di navicelle, forse simili a Bighe, che arrivavano in formazione? L'assenza dei cavalli é un dettaglio insignificante. [SM=g27818] [SM=g27818]



Se stiamo parlando - che è la presupposizione da cui io parto quando facciamo questi ragionamenti - dell'idea che i testimoni intervistati da questi storici dell'antichità avrebbero assistito a uno scontro fra armate di robot (e qui dico robot perché perdonami ma non riesco a immaginare che una civiltà aliena con la tecnologia per viaggiare fra le stelle e al 99,99% ascesa a uno stato come minimo tecno-organico, e più probabilmente del tutto virtuale, manderebbe fisicamente i membri della propria specie a massacrarsi su un campo di battaglia), allora mi dispiace ma proprio non la bevo.

A mio parere un antico non riconoscerebbe una battaglia tecnologica se la vedesse, neanche se quella battaglia avvenisse OGGI fra UMANI.

I soldati di oggi si uccidono l'un l'altro a 150-300 metri di distanza, coperti in uniformi mimetiche e rivestiti di decine di chilogrammi di equipaggiamento esteticamente disumanizzante, usando armi che non rilasciano proiettili visibili e comunicando costantemente con persone tramite radio.

I carri armati si sparano a 3000 metri di distanza da posizioni mimetizzate, quando li vedi, sei già polvere di frammenti umani. Gli aerei non li vedi nemmeno, e quando ti bombardano, le bombe termobariche sono praticamente un fischio invisibile nell'aria prima di finire sotto un inferno.

Un antico non vedrebbe niente che assomiglierebbe alla sua concezione di esercito, e probabilmente non riuscirebbe neanche a identificare un singolo uomo, se non sotto forma di alcune strane sagome che si muovevano strisciando sul terreno a un certo punto a metà della "battaglia".

Che non gli sembrerebbe nemmeno una battaglia tra l'altro. Perché prima di allora non aveva mai visto un'esplosione, non aveva mai visto un proiettile nel senso moderno del termine, e probabilmente durante l'intera battaglia non ha visto neppure un singolo uomo morire, correre, azzuffarsi o uccidere qualcuno (in modo riconoscibile).

Ora, trasporta questo diciamo di 2000 anni nel futuro...

Non ci sono sagome umanoidi ma centinaia di forme diverse, iperspecializzate, per creature interamente sintetiche.

La maggior parte della battaglia probabilmente non è nemmeno reale, è virtuale. L'hacking domina supremo e il campo di battaglia è contaminato in anticipo con strutture di sostegno per questa attività, trasmettitori microscipici, dispositivi tipo router/modem, proiettori laser per connessioni direzionali a distanza, etc., tutta roba che sarà piccola quanto l'unghia di un mignolo se non di più.

Anche quando inizia il conflitto a fuoco, l'occhio umano, non vede una cippa. Con le nanotecnologie future, è quasi scontato che tutti i combattenti acquisicano rapidamente una copertura in stile camaleonte per mimetizzarsi nell'ambiente (e se alcuni nanomateriali già oggi in sperimentazione daranno i frutti promessi, avremo anche un notevole assorbimento del suono, buona soppressione del calore corporeo e varie altre amenità).

Il raggio per le azioni militari non incrementerà necessariamente di molto quando si parla di fanteria, ma sicuramente non diminuirà rispetto a oggi, quindi di nuovo, battaglie fra non-umanoidi mimetizzati ad almeno 300 metri di distanza, al netto di cecchini che operano a dieci volte quel raggio.

Poi avremo anche una miriade di cose che non assomigliano proprio a niente di ciò che abbiamo adesso: solo per dirne alcune fra le più plausibili, "goo" miscroscopico di nanomacchine che smantellano il campo di battaglia per costruire rinforzi o almeno semplici trappole, mine e nuove munizioni; aerei ipersonici; grandi varietà di creature fatte di "goo" che strisciano verso il nemico per cercare di sabotarlo in vari modi; droni di ogni forma e dimensione… questa è sempre tutta roba ultramimetizzata.

Tra parentesi tieni presente che abbiamo aerei con discrete capacità di invisibilità all'occhio umano già adesso... e tutto ciò che vola, ormai spara missili talmente rapidi, che potrebbero benissimo essere considerati proiettili; una retina umana non riesce a vederli dopo l'accelerazione iniziale.

E chissà che altro.

Ora, tu mi stai dicendo che questo scenario è in qualche modo descrivibile da un antico con le metafore di "eserciti celesti".

Ti dico come penso che un antico descriverebbe a uno storico suo contemporaneo una battaglia fra alieni futuribili:

"Ero a far pascolare le mie capre quando a un certo punto... non so bene come descriverlo. Era come se fiamme avessero iniziato a sgorgare dal terreno, ma non erano solo fiamme, la terra volava a zolle, e l'aria bruciava e mi sferzava come se il vento fosse stato pieno di cenere. Era come quando bruci dello zolfo, ma era molto, molto più violento, e gli odori erano stranissimi. Gli animali scappavano dappertutto. Alcuni si accasciavano all'improvviso, morivano, il loro sangue sgorgava dalla testa senza spiegazioni, come se una freccia li avesse colpiti, anche se non c'erano frecce sui loro corpi. Invece c'erano fischi assordanti, seguiti da quelle strane fiamme, e sembrava che ci fossero insetti dappertutto. C'era anche un ronzio nell'aria, come se dei calabroni mi passassero accanto ancora e ancora, ma non li vedevo. Sono scappato, ma mentre mi allontanavo la terra ha iniziato a fumare, e alla fine ho sentito un fischio diverso dai cieli, più acuto... e l'ira di un dio deve aver colpito quella terra maledetta perché ho visto una colonna di fiamme aprirsi e alzarsi fino al cielo, bruciando ogni cosa. E poi un'altra. E un'altra, finché non è rimasto più niente dell'erba o dei boschi".

Questa è una descrizione che mi farebbe pensare parecchio, se un giorno la trovassimo nei testi di uno storico antico.

Ma le squadre di bighe volanti artificiali mi fanno pensare soltanto a "Benhur: 2500 AD", il prossimo remake di Michael Bay.





Ahimè, purtroppo non parlo il tetesken.



Il video è in inglesen [SM=x789064] [SM=g27817]





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Re: Re:
Cristianalibera, 12/12/2018 01.31:



Io ho preso due ora, tu quale hai preso?





Il falso testamento





La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Apocalisse Laica
Le religioni dividono. L'ateismo unisce


Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


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Re: Re: Re:
Cristianalibera, 12.12.2018 01:33:




Mica tanto, stasera ho letto la questione sul decalogo, non ci avevo mai fatto caso......




Hai ragione, mi sembrava di aver inserito più video ma a ripensarci, dal momento che non avevo aperto questo 3D su Biglino per via degli alieni, avevo postato solo quelli in cui parlava delle traduzioni taroccate nonché la conferenza con i teologi.

Qui spiega la cosa.



[SM=g2407711]





Le religioni? Un'abbagliante strada a senso unico. (Max Cava)

" Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione,
e non mi importerà di chi ne fa le leggi" (Mayer Anselm Rothschild)


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12/12/2018 17:03
 
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Re:
Rainboy, 11.12.2018 22:28:



allora buttiamo via anche il resto dei loro scritti perché da certa gente non può venire niente di affidabile, anzi, in quelle condizioni mi meraviglio che siano riusciti a scrivere, figurarsi roba intelligente. [SM=g27827] [SM=g27827]



Guarda, forse può sembrare diversamente quando mazzuolo un ufologo per aver tirato fuori il passaggio X di Plinio o il paragrafo Y di Senofonte, ma ho grande rispetto per gli storiografi e gli studiosi dell'antichità. Gente che ha cercato di tramandare alle generazioni future la conoscenza, la storia e la cultura in un mondo difficile e doloroso come quello in cui vivevano loro, secondo me merita di essere annoverata fra il meglio che l'umanità abbia prodotto su questa terra.
Il problema è che lavoravano su un materiale di qualità assolutamente terribile, e peggio ancora, loro stessi non erano in grado di filtrarlo in maniera cogente perché non erano in grado di escludere a priori come implausibili molte cose che oggi intuitivamente rifiutiamo grazie al corpus di conoscenza sul mondo naturale che abbiamo accumulato.

Che poi noi si faccia questo, vuole forse dire che corriamo il rischio di mancare qualcosa di importante che era stato travestito nei loro racconti sotto la guisa di una descrizione magica?

Forse. Ma come sempre, se quello che hanno scritto è implausibile, quello che stiamo cercando di ricavarne è un'interpretazione metaforica che punti verso la tesi X, allora l'onere della prova... etc. etc.; conosci l'antifona.

Però davvero, sto sempre attento a cercare di non "sparare a zero" su questa gente. Mi sentirei un verme a farlo. E' quando vedo l'apologeta di turno che prende i loro scritti e li usa come fascine per alimentare le fiamme del pensiero magico e dell'irrazionalità (religiosa, pseudoscientifica o di altra natura) che il sangue mi ribolle. Biglino... perlopiù mi sembra un brav'uomo, ma ogni tanto ho l'impressione che, se mi passi la metafora alla Batman, voglia veder bruciare il mondo in quelle fiamme.



Hai dato spiegazioni logiche degli avvenimenti descritti ma non si può escludere a priori (sempre si prendano in considerazione i visitatori) che i tre soli potessero essere tre astronavi tondeggianti e molto luminose. Lo stesso dicasi per le tre lune.

Le trombe? Fischi dei proiettili oppure Raggi B che balenavano nel buio come vicino alle porte di Tannhäuser.

E perché non si potrebbero descrivere come "eserciti" centinaia di navicelle, forse simili a Bighe, che arrivavano in formazione? L'assenza dei cavalli é un dettaglio insignificante. [SM=g27818] [SM=g27818]



Se stiamo parlando - che è la presupposizione da cui io parto quando facciamo questi ragionamenti - dell'idea che i testimoni intervistati da questi storici dell'antichità avrebbero assistito a uno scontro fra armate di robot (e qui dico robot perché perdonami ma non riesco a immaginare che una civiltà aliena con la tecnologia per viaggiare fra le stelle e al 99,99% ascesa a uno stato come minimo tecno-organico, e più probabilmente del tutto virtuale, manderebbe fisicamente i membri della propria specie a massacrarsi su un campo di battaglia), allora mi dispiace ma proprio non la bevo.

A mio parere un antico non riconoscerebbe una battaglia tecnologica se la vedesse, neanche se quella battaglia avvenisse OGGI fra UMANI.

I soldati di oggi si uccidono l'un l'altro a 150-300 metri di distanza, coperti in uniformi mimetiche e rivestiti di decine di chilogrammi di equipaggiamento esteticamente disumanizzante, usando armi che non rilasciano proiettili visibili e comunicando costantemente con persone tramite radio.

I carri armati si sparano a 3000 metri di distanza da posizioni mimetizzate, quando li vedi, sei già polvere di frammenti umani. Gli aerei non li vedi nemmeno, e quando ti bombardano, le bombe termobariche sono praticamente un fischio invisibile nell'aria prima di finire sotto un inferno.

Un antico non vedrebbe niente che assomiglierebbe alla sua concezione di esercito, e probabilmente non riuscirebbe neanche a identificare un singolo uomo, se non sotto forma di alcune strane sagome che si muovevano strisciando sul terreno a un certo punto a metà della "battaglia".

Che non gli sembrerebbe nemmeno una battaglia tra l'altro. Perché prima di allora non aveva mai visto un'esplosione, non aveva mai visto un proiettile nel senso moderno del termine, e probabilmente durante l'intera battaglia non ha visto neppure un singolo uomo morire, correre, azzuffarsi o uccidere qualcuno (in modo riconoscibile).

Ora, trasporta questo diciamo di 2000 anni nel futuro...

Non ci sono sagome umanoidi ma centinaia di forme diverse, iperspecializzate, per creature interamente sintetiche.

La maggior parte della battaglia probabilmente non è nemmeno reale, è virtuale. L'hacking domina supremo e il campo di battaglia è contaminato in anticipo con strutture di sostegno per questa attività, trasmettitori microscipici, dispositivi tipo router/modem, proiettori laser per connessioni direzionali a distanza, etc., tutta roba che sarà piccola quanto l'unghia di un mignolo se non di più.

Anche quando inizia il conflitto a fuoco, l'occhio umano, non vede una cippa. Con le nanotecnologie future, è quasi scontato che tutti i combattenti acquisicano rapidamente una copertura in stile camaleonte per mimetizzarsi nell'ambiente (e se alcuni nanomateriali già oggi in sperimentazione daranno i frutti promessi, avremo anche un notevole assorbimento del suono, buona soppressione del calore corporeo e varie altre amenità).

Il raggio per le azioni militari non incrementerà necessariamente di molto quando si parla di fanteria, ma sicuramente non diminuirà rispetto a oggi, quindi di nuovo, battaglie fra non-umanoidi mimetizzati ad almeno 300 metri di distanza, al netto di cecchini che operano a dieci volte quel raggio.

Poi avremo anche una miriade di cose che non assomigliano proprio a niente di ciò che abbiamo adesso: solo per dirne alcune fra le più plausibili, "goo" miscroscopico di nanomacchine che smantellano il campo di battaglia per costruire rinforzi o almeno semplici trappole, mine e nuove munizioni; aerei ipersonici; grandi varietà di creature fatte di "goo" che strisciano verso il nemico per cercare di sabotarlo in vari modi; droni di ogni forma e dimensione… questa è sempre tutta roba ultramimetizzata.

Tra parentesi tieni presente che abbiamo aerei con discrete capacità di invisibilità all'occhio umano già adesso... e tutto ciò che vola, ormai spara missili talmente rapidi, che potrebbero benissimo essere considerati proiettili; una retina umana non riesce a vederli dopo l'accelerazione iniziale.

E chissà che altro.

Ora, tu mi stai dicendo che questo scenario è in qualche modo descrivibile da un antico con le metafore di "eserciti celesti".

Ti dico come penso che un antico descriverebbe a uno storico suo contemporaneo una battaglia fra alieni futuribili:

"Ero a far pascolare le mie capre quando a un certo punto... non so bene come descriverlo. Era come se fiamme avessero iniziato a sgorgare dal terreno, ma non erano solo fiamme, la terra volava a zolle, e l'aria bruciava e mi sferzava come se il vento fosse stato pieno di cenere. Era come quando bruci dello zolfo, ma era molto, molto più violento, e gli odori erano stranissimi. Gli animali scappavano dappertutto. Alcuni si accasciavano all'improvviso, morivano, il loro sangue sgorgava dalla testa senza spiegazioni, come se una freccia li avesse colpiti, anche se non c'erano frecce sui loro corpi. Invece c'erano fischi assordanti, seguiti da quelle strane fiamme, e sembrava che ci fossero insetti dappertutto. C'era anche un ronzio nell'aria, come se dei calabroni mi passassero accanto ancora e ancora, ma non li vedevo. Sono scappato, ma mentre mi allontanavo la terra ha iniziato a fumare, e alla fine ho sentito un fischio diverso dai cieli, più acuto... e l'ira di un dio deve aver colpito quella terra maledetta perché ho visto una colonna di fiamme aprirsi e alzarsi fino al cielo, bruciando ogni cosa. E poi un'altra. E un'altra, finché non è rimasto più niente dell'erba o dei boschi".

Questa è una descrizione che mi farebbe pensare parecchio, se un giorno la trovassimo nei testi di uno storico antico.

Ma le squadre di bighe volanti artificiali mi fanno pensare soltanto a "Benhur: 2500 AD", il prossimo remake di Michael Bay.

Ahimè, purtroppo non parlo il tetesken.



Ripensandoci, sinceramente, non capisco il motivo di questa "sciorinata" dell'ovvio per una frase provocatoria di cui avevi capito benissimo il senso ironico.

Quasi tutto giusto ciò che hai detto, tranne quando dici:

"E' quando vedo l'apologeta di turno che prende i loro scritti e li usa come fascine per alimentare le fiamme del pensiero magico e dell'irrazionalità (religiosa, pseudoscientifica o di altra natura) che il sangue mi ribolle."

Non é chiarissimo a chi ti riferisca, al sottoscritto o a Biglino?

Massimo






Le religioni? Un'abbagliante strada a senso unico. (Max Cava)

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12/12/2018 17:40
 
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Re: Re: Re: Re:
Max Cava, 12.12.2018 16:15:



Hai ragione, mi sembrava di aver inserito più video ma a ripensarci, dal momento che non avevo aperto questo 3D su Biglino per via degli alieni, avevo postato solo quelli in cui parlava delle traduzioni taroccate nonché la conferenza con i teologi.

Qui spiega la cosa.



[SM=g2407711]






No, è pure peggio, ci hanno inculcato sempre che nell'arca dell'alleanza ci sono i cosiddetti 10 comandamenti sulle due tavole. Ma non è così, la Bibbia ci dice dell'altro, non ci avevo mai fatto caso [SM=x789075]




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12/12/2018 20:38
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Cristianalibera, 12.12.2018 17:40:




No, è pure peggio, ci hanno inculcato sempre che nell'arca dell'alleanza ci sono i cosiddetti 10 comandamenti sulle due tavole. Ma non è così, la Bibbia ci dice dell'altro, non ci avevo mai fatto caso [SM=x789075]




Ci dice dell'altro... facciamo gli indovinelli?

[SM=g2407711]





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12/12/2018 20:44
 
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Re: Re:
Max Cava, 12.12.2018 17:03:



Ripensandoci, sinceramente, non capisco il motivo di questa "sciorinata" dell'ovvio per una frase provocatoria di cui avevi capito benissimo il senso ironico.

Quasi tutto giusto ciò che hai detto, tranne quando dici:

"E' quando vedo l'apologeta di turno che prende i loro scritti e li usa come fascine per alimentare le fiamme del pensiero magico e dell'irrazionalità (religiosa, pseudoscientifica o di altra natura) che il sangue mi ribolle."

Non é chiarissimo a chi ti riferisca, al sottoscritto o a Biglino?

Massimo






Chi sia "l'apologeta di turno", a scoppio ritardato, l'ho capito.

la "sciorinata"... no.

Massimo


[Modificato da Max Cava 12/12/2018 20:45]



Le religioni? Un'abbagliante strada a senso unico. (Max Cava)

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e non mi importerà di chi ne fa le leggi" (Mayer Anselm Rothschild)


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