00 31/07/2013 01:05



Pezzi perduti un chilometro prima, un viaggio a cento all’ora da film di Hollywood e poi il lancio nel vuoto. Perché le barriere che avrebbero dovuto impedirlo, non l’hanno fatto.

Giorno dopo giorno la tragedia irpina assume i contorni della strage di uno stato scapestrato che non riesce a imporre legalità e precisione ai propri cittadini perché non sa nemmeno imporla a sé stesso. Come in un circolo vizioso tendente al ribasso, questo Stato ormai fa dell’eccezione regola e viceversa.

E allora vai di cantieri non a norma, che utilizzano sabbia invece di cemento e poi – toh! – ma com’è che non ha tenuto? Vai di concessioni date con tutti e due gli occhi chiusi, tanto è amico, tanto che succede, e poi – toh! – ci scappano i morti. Ed è atroce che subito si sia pensato a una revisione data così tanto per, a delle barriere ‘new jersey’ montate alla bell’e meglio, e che nessuno se ne sia raccapricciato: perché in Italia è normale.

Nessuno pagherà, nemmeno questa volta. Nessuno pagherà tutti i morti dell’Italia fatiscente e furbona in cui tutti viviamo e che contribuiamo a mantenere così. Nessuno pagherà perché non pagheremo noi, che magari queste cose le viviamo e facciamo ogni giorno, in buonafede e un po’ meno, e quando succedono queste tragedie, nascondiamo con la rabbia il senso di colpa.

Qualcuno ha detto che questa è un strage tipica del Sud: gli abbiamo risposto che non è così. Non più. Che queste stragi di fatiscenza sono ormai la quotidianità di un’intera nazione che ha perso il suo senso del dovere. Tanto tempo fa.

http://www.giornalettismo.com/archives/1052729/irpinia-la-strage-figlia-dellitalia-peggiore/

[Modificato da kelly70 31/07/2013 01:06]



La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
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