Mi sono deciso a scrivere questo post per fare una sorta di omaggio ad un utente di disinfotdg (virtesto è il nick) che donchisciottescamente cerca di portare avanti discussioni di carattere sociologico e storico che vadano al di là di "la wts è cattiva" o "durante l'inquisizione non si stava affatto malaccio", e che per questo viene fatto oggetto della bile dei soliti noti psicofondamentalisti che,essendo oramai stati spernacchiati in ogni dove virtuale,difendono strenuamente quella sorta di loro riserva naturale,attaccando questo utente perché "dilettante" che pretende di discutere con "professionisti".
Ora,a parte il fatto che la quasi totalità degli utenti di quel forum rasenta il semianalfabetismo,dunque non si capisce con chi eventualmente vorrebbero parlare questi figuri,né tanto meno perché se ne siano fatti un dovere,vorrei spendere due parole sui termini "professionista" e "dilettante".
Professionista è semplicemente chi viene retribuito per svolgere una professione,nulla però si dice sul modo in cui la svolge.
Capiamoci bene,nel nostro martoriato (ed oltremodo ridicolo) paese,chi (ad esempio) ha un lavoro statale,nella grande maggioranza dei casi lo ha perché raccomandato,dopo aver acquisito (ma spesso e volentieri acquistato) il pezzo di carta necessario:dunque non è particolarmente difficile trovare,oltre ai tanti somari,anche grotteschi esempi di insegnanti che sembrano usciti da un romanzo di Frances Hodgson Burnett o dottori che farebbero impallidire l'infermiera de "Qualcuno volò sul nido del cuculo".
Dilettante è chi si dedica a qualcosa per diletto,qualcosa di cui però può benissimo essere un profondo conoscitore.
Un camionista con licenza media potrebbe (per caso) leggere un libro di fisica e riuscire ad andare oltre Einstein.
E se questo vale per la fisica,che è una scienza,figuratevi quanto vale per le "scienze" umane.
E figuratevi quanto vale per quello che sta addirittura al di sotto delle "scienze" umane:le discipline umanistiche (religione,filologia,epistemologia ecc),le quali hanno una serietà (ed attendibilità) che rivaleggia con quella della caffeomanzia.
Insomma,solidarietà per questo utente che ragiona con gente irragionevole ma,come ebbe a dire Kafka: "La disgrazia di Don Chisciotte non è la sua fantasia,è Sancho Panza".
La religione rappresenta un insulto alla dignità umana. Con o senza di essa, ci sarebbero sempre buoni che farebbero il bene e cattivi che farebbero il male. Ma perché i buoni facciano del male, occorre la religione.
Steven Weinberg, Premio Nobel per la fisica