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La sua principale colpa è quella di «aver sicuramente contribuito, lo dicono i numeri, all’inverno demografico». Per questo, è arrivata l’ora «di sgretolare il mito della legge 194». Lo chiede senza mezzi termini “Famiglia Cristiana” nell’editoriale di questa settimana. «Non si riesce a trovare una strada per rivedere questa legge: un tabù intoccabile, in un Paese dove si cambia perfino la Costituzione» sostiene il settimanale cattolico.

«La legge che intendeva far ‘emergere’ l’aborto, in pratica l’ha legalizzato - aggiunge “Famiglia Cristiana”. - I politici più avveduti, già allora, si posero il problema. Giovanni Berlinguer, senatore del Pci, disse: ‘Dopo un congruo periodo di applicazione, dovremmo riesaminare le esperienze pratiche, le acquisizioni scientifiche e giuridiche e assicurare da parte di tutti i gruppi parlamentari l’impegno a introdurre nella legge le modifiche necessarie’. Esattamente quello che non è stato mai fatto». «Oggi non è più sufficiente proporre una migliore applicazione senza toccare nulla dal punto di vista legislativo - si legge ancora -.

Tutti ormai, se si escludono frange femministe fuori dalla storia, Pannella e la solita rumorosa pattuglia radicale (sempre più esigua), hanno abbandonato la vecchia formula che l’aborto è ‘questione di coscienza’, affare privato che non attiene alla sfera del bene comune», prosegue il settimanale, «L’aborto è un fatto di rilevanza pubblica e politica. Oggi in Parlamento ci sono i numeri per sgretolare il ‘mito della 194′. Si tratta di una maggioranza trasversale che, in primo luogo, fa appello ai politici cattolici».

Fonte: Corriere.it

www.corriere.it/politica/08_maggio_19/aborto_legge_194_famiglia_cristiana_dc692fb2-25ba-11dd-9a1d-00144f486b...



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