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Trotzky - antiglob@yahoo.it
mercoledì 09 luglio 2008

Si potrebbe considerare l’espressione Vade retro Satana un espediente di cui si servono i preti per fugare ogni sospetto sui loro corpi malati di sesso. Quello che sta succedendo da qualche decennio a questa parte nelle diocesi, nei conventi, nei compound delle sette religiose e nelle scuole e nei campeggi estivi tenuti dai rappresentanti di Dio in Terra, lo conferma nel modo più ampio.

Il calvario di Jerry Kobs ebbe inizio nel 1960, quando, insieme all'amico Jerry Koszewski, fu abusato sessualmente da Suor Norma Gianninni, direttrice della scuola cattolica di Wilwaukee annessa alla chiesa di San Patrizio.
Anche se gli abusi andarono avanti per anni, i media li ignorarono e la gente non si dimostrò granché interessata a un fatto che per la sua singolarità avrebbe dovuto suscitare un interesse morboso. La paura di parlarne fu dovuta probabilmente al senso di angoscia che provocava l'idea di una suora che abusa dei bambini affidati alle sue cure. Le autorità cattoliche a loro volta coprirono i crimini di quella che è stata considerata la più deviata predatrice di bambini di tutti i tempi.
Venti anni dopo Jerry, per vincere il disagio che provava al ricordo di quanto aveva subito, decise di tornare nel luogo in cui si era confessato tante volte. Vincendo la paura che i parrocchiani lo riconoscessero come una delle vittime della diabolica suora, entrò nella chiesa di San Patrizio, ma ebbe la sgradevole impressione che gli astanti fossero imbarazzati dalla sua presenza. Tornò, pertanto, velocemente sui suoi passi.

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“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer