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Rianimare i feti abortiti

Rianimare i feti abortiti: il sonno della ragione e le aberrazioni del fondamentalismo

Pubblicato da Rossella Martina Lun, 04/02/2008 - 13:47

Rianimare i feti abortiti sia per cause naturali sia per volontà della madre. Anche al di sotto delle 21 settimane. Il che significa che, con le tecniche attuali, si possono rianimare embrioni a qualsiasi stadio della gestazione. Embrioni che – è statisticamente provato – saranno per lo più affetti da gravissimi handicap e avranno scarsissime possibilità di sopravvivere a lungo. Santocielo, ma si è mai sentito qualcosa di più raccapricciante, di più ‘horror’? E da parte addirittura di medici cattolici.

Ma dove sono finite la pietà e la carità cristiane? Questo Papa e questo genere di cattolici vogliono impedire a genitori che desiderano figli di averne di sani e robusti grazie alle più recenti scoperte della biogenetica (non dimentichiamo che la Chiesa non solo non ammette l’inseminazione eteroclita ma è contraria all’inseminazione artificiale in generale), però al tempo stesso, questo Papa e questo genere di cattolici, vogliono costringere addirittura per legge a rianimare (ri-animare: rimettergli l’anima in corpo?) un feto o persino un embrione che la stessa natura – nel caso dell’aborto spontaneo – ha classificato come inadatto a vivere. E’ proprio vero che il sonno della ragione genera mostri, ma, intendiamoci, i mostri del fanatismo e del fondamentalismo non sono certo gli esseri infelici e sofferenti che potrebbero nascere se simili intenti si concretizzassero: loro ne sarebbero le vittime.

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“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer