00 06/08/2009 05:24
staminali:valdesi si alla ricerca sull' embrionali


(ASCA) - Roma, 5 ago - I valdesi dicono si' alla ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali. L'apertura su un tema bioetico cosi' controverso e' contenuta in un documento approvato dalla Commissione della Tavola valdese per i problemi etici posti dalla scienza, che sara' discusso dal Sinodo valdese in programma a fine mese a Torre Pellice (TO), in vista della sua approvazione definitiva. La questione delle staminali embrionali e' aperta e molto controversa tra le diverse Chiese cristiane: appena ieri, il quotidiano della Santa Sede, l'Osservatore Romano, ha negato che il divieto della Chiesa cattolica nei confronti sulle staminali embrionali possa preludere ad un nuovo 'caso Galilei' e ha ribadito il sostegno del Vaticano alla ricerca sulle staminali adulte.

''Siamo favorevoli alla possibilita' che la ricerca si avvalga di embrioni 'sovrannumerari', altrimenti destinati alla distruzione'', si legge nel documento, pubblicato dal settimanale evangelico ''Riforma'' lo scorso 31 luglio.

''Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche - argomenta la Commissione bioetica valdese - riteniamo inoltre che sia doveroso non vietare in maniera pregiudiziale vie di ricerca potenzialmente fruttuose e che sia dunque necessario mantenere aperta la ricerca sulle cellule staminali embrionali accanto a quella sulle cellule staminali adulte''.

La Commissione bioetica - composta da una dozzina di teologi, giuristi, medici, scienziati e ricercatori - con il suo documento, intitolato ''Cellule staminali. Aspetti scientifici e questioni etiche'', spiega di voler rilanciare il dibattito etico in Italia, diventato ''sterile e ripetitivo'', senza tuttavia semplificarne o minimizzarne i termini. ''La ricerca sulle cellule staminali si colloca all'incrocio di enormi quesiti teologici, antropologici, etici ed economico-sociali'', dichiara Luca Savarino, coordinatore della Commissione bioetica, sottolineando la complessita' dei fattori in gioco: ''Liberta' di ricerca, tutela della salute, equita' nell'allocazione delle risorse sanitarie, salvaguardia dell'embrione: valori egualmente difendibili entrano, talora, in aperto conflitto''.

''La direzione di ricerca sulle cellule staminali embrionali solleva grandi speranze, in ragione delle possibilita' terapeutiche che essa dischiude, per combattere patologie che affliggono l'umanita' e che attualmente sono giudicate inguaribili o incurabili'' - afferma Savarino.

''L'annuncio evangelico non si traduce immediatamente in una norma etica oggettiva e autoevidente - si legge nel documento -, ma ci chiama al rischio dell'interpretazione del messaggio cristiano''.

Come nella tradizione protestante, l'approccio del documento dei valdesi parte da un forte richiamo alla responsabilita' individuale, che fatalmente si traduce in un pluralismo di posizioni sia tra le diverse chiese, sia all'interno delle comunita', sia tra teologi. Anche sullo status dell'embrione e sul significato della sua tutela ci sono opinioni differenti ma, conclude la Commissione bioetica, ''qualsiasi soluzione si voglia dare a una questione cosi' annosa e controversa, a noi sembra evidente che la blastocisti non possieda alcuna caratteristica che permetta di identificala con un essere umano''. Meglio rinunciare a ogni ''atteggiamento pregiudizialmente difensivo'' e guardare al progresso scientifico ''in una prospettiva laica, in grado di coglierne i limiti e le potenzialita' emancipative''.

asp/mcc/ss
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