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Maurizio Alessandrini e l' Associazione Famigliari Vittime delle Sette

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    Vito.Pucci
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    00 08/05/2010 18:48


    "MAURIZIO ALESSANDRINI, PRESIDENTE ASSOCIAZIONE ONLUS FAMIGLIARI VITTIME DELLE SETTE: ECCO IL LATO OSCURO DELLA CONFESSIONE RELIGIOSA DEI TESTIMONI DI GEOVA!"



    LA MANIPOLAZIONE MENTALE SETTARIA HA COME OBIETTIVO LA TRASFORMAZIONE RADICALE DELL' INDIVIDUO PER RENDERLO UN SOGGETTO CONFORME AI DESIDERI DEL MANIPOLATORE.

    QUESTA PREMEDITAZIONE SUPPONE CHE A POCO A POCO, E PER L'ETERNITA', SE POSSIBILE, L' INDIVIDUO MANIPOLATO MENTALMENTE SIA DEL TUTTO PRIVATO DEL SUO LIBERO ARBITRIO.

    LA MANIPOLAZIONE MENTALE HA PER OBIETTIVO LA MUTILAZIONE MENTALE



    Questa mattina ho contattato il Sig. Maurizio ALESSANDRINI, 63 anni, Presidente dell’ Associazione Familiari delle Vittime delle sette (FA.VI.S.), con sede in Rimini, perché, del tutto casualmente, pochi giorni fa, mi è capitata tra le mani una speciale missiva inviata dall' Associazione FAVIS l' 8/10/2009 all' On. Donato BRUNO, Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, avente ad oggetto "IL LATO OSCURO DELLA CONFESSIONE RELIGIOSA DEI TESTIMONI DI GEOVA".

    Onestamente, se non avessi constatato con mano la veridicità di quanto denunciato, mai e poi mai avrei dato credito alle gravi affermazioni contenute in detta lettera/denuncia.

    La conversazione telefonica di questa mattina, durata circa trenta minuti, mi ha dato la possibilità di spiegare al Sig. Alessandrini una contraddizione -invero solo apparente- riguardante la mia persona e la mia/nostra battaglia legale, ferma e determinata, a difesa dei diritti umani di tutte persone, anche degli ignari Testimoni di Geova che, per fede cieca, preferiscono avversare anche chi lotta e paga di persona per i loro stessi interessi.

    Come noto, tra pochi giorni, giovedì 20 Maggio 2010, dinanzi alla dott.ssa Raffaella SIMONE, Giudice addetto al Tribunale di Bari, Prima Sezione Civile, sarà chiamata la causa civile n. 8817/07 RG promossa dal dott. Luigi FALLACARA nei confronti dei vertici dell' Ente giuridico CCT/WTS che, ad ogni effetto e conseguenza di legge, in mancanza di radicale riforma, "deve" essere annoverata tra le "sette pericolose".

    Parlo per truce esperienza personale diretta ultratrentennale in seno all' organizzazione mondiale dei Testimoni di Geova che, contrariamente a quanto comunemente affermato, è del tutto distinta e separata dalle miriadi di Enti giuridici che vivono al suo interno.

    I comuni fedeli Testimoni di Geova sono completamente all' oscuro di quello che avviene ai "piani alti" della loro stessa Organizzazione religiosa anche se, con le buone e/o con le cattive, intuiscono che "mettersi contro coloro che prendono la direttiva" potrebbe essere assai nocivo per la loro integrità psico-fisica.

    Tanto doverosamente premesso, ho spiegato al Sig. Alessandrini che tutti i miei guai dipendono dall' essermi opposto con tutte le mie forze di credente e di "cristiano" Cattolico e Testimone di Geova con la "mentalità aperta al pluralismo" ai voleri dispotici e dittatoriali dei vertici corrotti dell' Ente giuridico Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova, costituita a Roma il 19/6/85, del quale io non ho mai fatto parte né come "socio effettivo CON diritto di voto", né come "socio aderente SENZA diritto di voto", ai sensi degli artt. 4 e 5 dello Statuto allegato all' Atto costitutivo.

    Detta precisazione, sembra una distinzione oziosa ma effettivamente non lo è: mi auguro che presto ogni equivoco possa essere dovutamente chiarito e tutti si possa stare davvero un pò meglio!.

    Nel corso della telefonata ho percepito la positività dello spirito del Presidente Alessandrini, sicuramente dovuta al senso di sofferenza conseguente allo "STUPRO MENTALE" o "VAMPIRISMO PSICHICO" (per dirla con le parole del dott. Damiano AMORUSO, mio conterraneo) di uno dei suoi figli che all' epoca dei fatti (giugno 2000) aveva appena 23 anni.

    Su sua indicazione, questo pomeriggio ho dato uno sguardo al sito dell' Associazione FAVIS Onlus e, avendola apprezzata dovutamente, ho pensato di portare anche alla vostra attenzione il contenuto dell' intervista del Presidente Alessandrini, pubblicata il 17 aprile 2005 sul quotidiano LA VOCE DI ROMAGNA.

    www.favis.org/main.html

    Cosa ne pensate? Conoscevate Alessandrini e la sua esperienza? A vostro avviso l' attività sociale dell' Associazione FAVIS è meritevole di essere conosciuta e sostenuta con il contributo volontario del cinque per mille. Grazie per i vostri commenti.


    Vito PUCCI, conponente dell' Osservatorio Regionale Puglia sulla Legalità, referente nazionale del "CENTRO POLIFUNZIONALE PUGLIA DEI VALORI CHE VOGLIAMO Onlus", referente per la Puglia di “ANVEG Onlus - Associazione Nazionale Vittime Errori Giudiziari Onlus”, del “Centro Studi Emo Piccioni” e dell’ ASSOCIAZIONE EUROPEA DEI TESTIMONI DI GEOVA PER LA TUTELA DELLA LIBERTA' RELIGIOSA, costituiti rispettivamente: il 17-24-31/1/10 a Bari Palese Santo Spirito, il 4/4/09 a Spinea/Ve, il 10/7/09 nel Palazzo del Governo di Bari ed il 27/1/90 a Roma.




    LO STUPRO DELLA MENTE - www.favis.org/main.html

    A colloquio con Maurizio Alessandrini, Presidente dell’ Associazione Familiari delle Vittime delle sette (FA.VI.S.)

    Sig. Alessandrini, nel gennaio 2003 assieme ad altri undici romagnoli ha fondato l’ associazione FA.VI.S., già nato come comitato nel 2000, che riunisce i familiari delle vittime delle sette, sia in seguito alla “fuga” di Suo figlio plagiato da una “santona” che dice di essere la reincarnazione di Dio sulla terra, sia in seguito all’ incontro del 23 dicembre 2000 che ha avuto con il Santo Padre, assieme ad altre famiglie che, come la sua, stanno vivendo il dramma di un “furto”, quello di una persona amata. Ci ricorda la Sua storia?

    Il 23 giugno 2000 mio figlio, che oggi ha 28 anni, è scomparso da Rimini, attirato in una setta pseudo-religiosa, abilmente camuffata da gruppo di preghiera, capeggiata da una santona che afferma di essere la reincarnazione di Dio e di altre entità soprannaturali.

    Sono cinque anni che non vediamo nostro figlio: ora ci odia e, per lui, come genitori, non esistiamo più.

    Sappiamo che ha subito nefandezze terribili in seguito al racconto di persone fuoriuscite dal medesimo gruppo.

    Ha dovuto “purificarsi” con lunghi digiuni e privazione del sonno associato ad indottrinamento notturno nell’ assoluta impossibilità di difendersi da pratiche disumane che lo hanno fiaccato nel fisico e nella mente.

    A facilitare il tutto gli sono stati somministrati, a sua insaputa, farmaci psicotropi per tenerlo sedato ed ottenere illecitamente il suo consenso continuato.

    Vive, o meglio “non vive”, isolato dal mondo esterno in uno stato di limbo della coscienza, senza capacità critica.

    Recentemente Lei è stato al Canale RAI Utile Digitale, da Bruno Vespa a “Porta a Porta”, da Maurizio Costanzo a “Buona Domenica”, per parlare dell’ attività dell’ associazione FA.VI.S., del Suo grave problema familiare, per attirare l’ attenzione dell’ opinione pubblica nei confronti del fenomeno del plagio e delle sette ormai grandemente diffuso.

    Ma come è possibile che nessuno abbia potuto ancora intervenire per porre fine, non solo alla tragedia che sta vivendo Suo figlio, ma a quella che lui condivide con tanti altri ragazzi, uomini e donne, plagiati e costretti a vivere in situazioni disumane?


    È molto semplice: nessuno, nemmeno lo Stato, può intervenire perché nel 1981 è stato abrogata la legge del cod. penale, che agiva in materia di plagio.

    Rammentiamo che la Corte Costituzionale, con la sentenza del 18 giugno 1981, sancì l’ incostituzionalità dell’ art. 603 del c.p. per difetto di determinatezza e tassatività e non perché intendesse negare la realtà fenomenica del plagio; nella medesima sentenza si parlò semmai della difficoltà di pervenire, allo stato di conoscenze scientifiche dell’ epoca, ad una definizione giuridicamente valida del concetto di condizionamento psicologico.

    Rimane la realtà che non esiste legge che ci tuteli contro questo delitto, e le forze dell’ ordine, con le quali pure collaboriamo strettamente, sono impotenti.

    Il 4 marzo 2004 la Commissione Giustizia del Senato ha tuttavia approvato all’ unanimità un decreto di legge che intende introdurre nel codice penale il nuovo articolo 613-bis che definisce il “reato di manipolazione mentale”, e mira a colmare in maniera giuridicamente precisa, senza possibilità di arbitrii, quel pericoloso vuoto normativo che si è creato ventitré anni or sono.

    Intanto è già trascorso un anno …

    Un passo importante?

    Si, fondamentale per la tutela dell’ integrità psichica dell’ individuo e della sua libertà morale, ancorché taluni vorrebbero far intendere con argomentazioni profondamente erronee, se non addirittura tendenziose, che una simile legge porrebbe a rischio quel diritto alla libertà religiosa, ben tutelato dalla nostra Costituzione!

    Non scherziamo. In Europa intanto altri stati ci hanno preceduto: il Belgio e la Francia hanno già emanato questa legge rispettivamente 7 anni e 5 anni fa.

    Anche la Germania e la Grecia stanno orientandosi in tal senso.

    Come vi siete sentiti quando vostro figlio è stato “rapito”?

    Ci siamo ritrovati in un inferno: soli, senza alcun aiuto, increduli che non vi fosse una legge che tutelasse la salute mentale dei nostri figli, dei fratelli, o dei genitori, irretiti e plagiati da sette di ogni tipo.

    Così in tutti noi è cresciuto il dolore, il senso di impotenza, la disperazione e la rabbia per l’ impunità di chi perpetra lo scempio delle menti e delle vite dei nostri familiari.

    Da qui la nascita del FA.VI.S.: quante persone sono iscritte all’ associazione e come operate per sostenere questa battaglia quotidiana contro il plagio?

    Non calcoliamo il numero degli iscritti, o delle persone che si rivolgono a noi, perché non ci occupiamo di statistiche.

    I dati personali sono protetti dalla privacy ed ogni qual volta ci muoviamo chiediamo sempre l’ autorizzazione agli interessati: se desiderano assistenza, se vogliono fare denunce, noi le aiutiamo.

    Perché sappiamo cosa vuol dire la sofferenza di una famiglia, di una persona, a cui sia stato perpetrato questo delitto, fra i più gravi nei confronti di un essere umano.

    Per la gravità di questo delitto è stato coniato il termine “menticidio”.

    Come vi vede la società?

    Ci sono ambienti che hanno cominciato ad ascoltarci.

    Abbiamo riscontrato spesso diffidenza, perché ci poniamo al di fuori di correnti politiche o confessioni religiose: il FA.VI.S. è un movimento di cittadini che sono stati colpiti dalle sette nella parte più intima dei loro affetti e la sofferenza comune è un collante più forte delle inclinazioni politiche.

    Un esempio: Io e la Vice Presidente dell’associazione, Sonia Ghinelli, abbiamo punti i vista politici diversi, ma senza il suo aiuto, il suo studio approfondito, i suoi suggerimenti, io e l’ associazione non avremmo i risultati ottenuti.

    Tornando al discorso di prima, anche ambienti della Chiesa Cattolica hanno man mano compreso che la legge sul plagio tende a difendere l’ essenza della libertà dell’ individuo; non è liberticida del culto religioso.

    Sono i fanatismi che uccidono la vera religione, quando tutto ciò che è esterno al credo è il male, è satana, quando si dice che “solo con noi ti salverai”.

    Fanatismo è chiudere la vita delle persone dentro ad un tunnel, mentre Dio ha detto che l’ uomo è libero di scegliere.

    Per questo le vere religioni danno libertà di scelta in piena coscienza, cultura e disponibilità verso il mondo esterno.

    Nelle sette non c’ è nessuna libertà, ma coercizione, privazione, schiavitù: esse costituiscono micro stati totalitari all’ interno di uno stato democratico repubblicano.

    Come si stanno muovendo gli Enti pubblici in materia di plagio e di sette religiose?

    Gli Enti pubblici devono aggiornarsi ed acculturarsi su questo problema.

    Non possono essere veicoli, per ignoranza o indifferenza, di espansione di questo cancro sociale.

    Ad esempio occorre che evitino di dare contributi economici e patrocini o concedere sale pubbliche a gruppi controversi, perché questo legittima attività pericolose per il cittadino e le famiglie.

    Compito dello Stato attraverso i governi locali é di tutelare i cittadini e non di esporli ai pericoli, addirittura finanziando, con i soldi degli stessi cittadini, attività nocive per la loro salute mentale e fisica, oltreché per i loro patrimoni.

    Ma non è facile stanarli: queste “sette” sanno vendersi e dissimularsi molto bene, attraverso proposte quali corsi di “psicopedagogia infantile” o corsi per insegnanti elementari da titoli come “gioia di apprendere”, “che spettacolo questo bambino”, oppure mediante il concetto che “tutte le malattie sono originate dalla mente” e quindi occorre “curarsi con la meditazione” fino a “curarsi con i fiori” ed amenità simili ai limiti dell’ assurdo.

    Qualcosa comunque si sta muovendo, seppur nelle difficoltà e nelle incomprensioni: ma qual è l’ ostacolo maggiore, al di là della mancanza di una legge che condanni il plagio, che ha incontrato nella sua azione?

    Nelle situazioni in cui viene evidenziato un “problema setta”, è comunque difficile fermare ed ostacolare l’ operato di queste persone, seppur in presenza di reati già punibili.

    Purtroppo la percezione dominante, infatti, è che la famiglia stia condannando ed ostacolando le scelte del figlio.

    Questo fa il gioco delle sette.

    Eppure la realtà cui ci si trova di fronte è così stravolgente, così scioccante, che a volte si fa fatica a credere che sia vera. Ma lo è!

    Come si diffondono le sette?

    Si mascherano dietro ideali di facile presa: parlano di diritti dell’ uomo, di pace, di ecologia, di felicità ed armonia interiore, di amore universale, di opere umanitarie.

    Ma dietro a questa facciata di buonismo e di amore planetario, si nascondono una miriade di gruppi settari e movimenti dalla maschera religiosa che operano solo per denaro, per accrescere il dominio sulle persone sia psicologico che sessuale.

    Ciò che maggiormente li favorisce, e mi preoccupa, è la massificazione, il consumismo esasperato ed il culto dell’ apparire proposti come unici valori culturali da una forma di globalizzazione esasperata e perfino disumanizzante.

    Le nuove generazioni rischiano di crescere come alberi senza radici.

    Così l’ intima esigenza di soprannaturale, la necessità che esiste nei giovani di colmare quel vuoto interiore generato dai disvalori, può trovare nelle sette risposte immediate ma profondamente nocive per la loro salute ed il loro equilibrio psichico.

    La pericolosità di una setta di tipo distruttivo non è necessariamente legata alle sue dimensioni ma ai danni che essa procura ai suoi adepti e conseguentemente alle loro famiglie.

    A quelle per così dire autoctone, un migliaio o più, dobbiamo aggiungere quelle internazionali di “importazione” capaci di influenzare l’ economia e la politica negli stati di provenienza.

    Queste organizzazioni dalla struttura imponente hanno come missione dettata dal loro “credo filosofico pseudo-religioso” l’ asservimento e l’ assoggettamento dei governi del mondo (in alcuni ci sono già riusciti).

    Alcune di esse hanno trovato credito presso tanti partiti – male, malissimo - e quel che è peggio, una multinazionale settaria assai nota ha ottenuto la tutela e l’ appoggio di una figura istituzionale dello stato democratico italiano.

    Occorre comprendere che qui è in gioco il futuro della nostra società democratica.

    Questa sollecitazione la rivolgo a coloro ai quali gli italiani delegano la propria fiducia nel momento delle elezioni politiche ed amministrative, vale a dire ai nostri rappresentanti politici.

    Sono soprattutto i giovani a correre il rischio di essere plagiati?

    Oggi i giovani raggiungono la maturità molto tardi rispetto alla precedente generazione: l’ adolescenza si è trasferita in avanti di otto-dieci anni e, risultando quindi più lungo il periodo di esposizione al rischio, sono più facilmente plagiabili.

    L’ incontro con una setta può creare moltissimi problemi, perché genera squilibri psichici spesso difficili da sanare, in quanto il condizionamento psicologico avviene mentre il giovane sta formando la sua personalità e sta creando la sua identità.

    Comunque non esiste strato sociale o culturale che, per così dire, sia vaccinato contro l’ opera di criminali che usano tecniche di manipolazione e condizionamento psicologico.

    Occorre pertanto fare cultura ed informazione per cercare di prevenire le conseguenze disastrose della manipolazione e del condizionamento psicologico perpetrato da singoli e da sette distruttive della personalità.

    Intanto urge che lo Stato – tramite senatori e deputati - dia alla giustizia una strumento moderno contro questo crimine moderno, perpetrato con metodiche scientifiche: ne va del futuro del nostro paese.






    SALMO 23, Traduzione del Nuovo Mondo

    Geova è il mio Pastore.
    Non mi mancherà nulla.

    Mi fa giacere in erbosi pascoli;
    Mi conduce presso irrigui luoghi di riposo.
    Ristora la mia anima.
    Mi guida nei sentieri battuti della giustizia per amore del suo nome.
    Benché io cammini nella valle della profonda ombra,
    Non temo nulla di male, poiché tu sei con me;

    La tua verga e il tuo bastone sono le cose che mi confortano.
    Mi imbandisci davanti una mensa di fronte a quelli che mi mostrano ostilità.
    Hai spalmato d’ olio la mia testa;
    Il mio calice è ben pieno.
    Di sicuro la bontà e l’ amorevole benignità stesse mi inseguiranno per tutti i giorni della mia vita;
    E certamente dimorerò nella casa di Geova per la lunghezza dei giorni.




    [Modificato da Vito.Pucci 08/05/2010 18:48]
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    Babila il grande
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    Padre Inquisitore
    00 08/05/2010 19:08
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    Babila il grande
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    Padre Inquisitore
    00 08/05/2010 19:23
    Re:
    Così l’ intima esigenza di soprannaturale, la necessità che esiste nei giovani di colmare quel vuoto interiore generato dai disvalori, può trovare nelle sette risposte immediate ma profondamente nocive per la loro salute ed il loro equilibrio psichico.


    Che il soprannaturale sia "un'intima esigenza" è ancora tutta da dimostrare.

    Le generalizzazioni, poi, sono sempre inesatte e non rilevabili statisticamente.

    I giovani, comunque, attendono risposte dello stesso tenore per cui formulano delle domande.

    E non mi sembra che quest'ultime siano così pressanti da dover essere poste nell'immediato.

    Infine,riguardo ai giovani plagiati dalle sette, l' equilibrio e la salute psichica erano comunque già compromesse a priori.

    Babila.