LA MANIPOLAZIONE MENTALE SETTARIA HA COME OBIETTIVO LA TRASFORMAZIONE RADICALE DELL' INDIVIDUO PER RENDERLO UN SOGGETTO CONFORME AI DESIDERI DEL MANIPOLATORE. QUESTA PREMEDITAZIONE SUPPONE CHE A POCO A POCO, E PER L'ETERNITA', SE POSSIBILE, L' INDIVIDUO MANIPOLATO MENTALMENTE SIA DEL TUTTO PRIVATO DEL SUO LIBERO ARBITRIO. LA MANIPOLAZIONE MENTALE HA PER OBIETTIVO LA MUTILAZIONE MENTALE
LO STUPRO DELLA MENTE - www.favis.org/main.html A colloquio con Maurizio Alessandrini, Presidente dell’ Associazione Familiari delle Vittime delle sette (FA.VI.S.) Sig. Alessandrini, nel gennaio 2003 assieme ad altri undici romagnoli ha fondato l’ associazione FA.VI.S., già nato come comitato nel 2000, che riunisce i familiari delle vittime delle sette, sia in seguito alla “fuga” di Suo figlio plagiato da una “santona” che dice di essere la reincarnazione di Dio sulla terra, sia in seguito all’ incontro del 23 dicembre 2000 che ha avuto con il Santo Padre, assieme ad altre famiglie che, come la sua, stanno vivendo il dramma di un “furto”, quello di una persona amata. Ci ricorda la Sua storia? Il 23 giugno 2000 mio figlio, che oggi ha 28 anni, è scomparso da Rimini, attirato in una setta pseudo-religiosa, abilmente camuffata da gruppo di preghiera, capeggiata da una santona che afferma di essere la reincarnazione di Dio e di altre entità soprannaturali. Sono cinque anni che non vediamo nostro figlio: ora ci odia e, per lui, come genitori, non esistiamo più. Sappiamo che ha subito nefandezze terribili in seguito al racconto di persone fuoriuscite dal medesimo gruppo. Ha dovuto “purificarsi” con lunghi digiuni e privazione del sonno associato ad indottrinamento notturno nell’ assoluta impossibilità di difendersi da pratiche disumane che lo hanno fiaccato nel fisico e nella mente. A facilitare il tutto gli sono stati somministrati, a sua insaputa, farmaci psicotropi per tenerlo sedato ed ottenere illecitamente il suo consenso continuato. Vive, o meglio “non vive”, isolato dal mondo esterno in uno stato di limbo della coscienza, senza capacità critica. Recentemente Lei è stato al Canale RAI Utile Digitale, da Bruno Vespa a “Porta a Porta”, da Maurizio Costanzo a “Buona Domenica”, per parlare dell’ attività dell’ associazione FA.VI.S., del Suo grave problema familiare, per attirare l’ attenzione dell’ opinione pubblica nei confronti del fenomeno del plagio e delle sette ormai grandemente diffuso. Ma come è possibile che nessuno abbia potuto ancora intervenire per porre fine, non solo alla tragedia che sta vivendo Suo figlio, ma a quella che lui condivide con tanti altri ragazzi, uomini e donne, plagiati e costretti a vivere in situazioni disumane? È molto semplice: nessuno, nemmeno lo Stato, può intervenire perché nel 1981 è stato abrogata la legge del cod. penale, che agiva in materia di plagio. Rammentiamo che la Corte Costituzionale, con la sentenza del 18 giugno 1981, sancì l’ incostituzionalità dell’ art. 603 del c.p. per difetto di determinatezza e tassatività e non perché intendesse negare la realtà fenomenica del plagio; nella medesima sentenza si parlò semmai della difficoltà di pervenire, allo stato di conoscenze scientifiche dell’ epoca, ad una definizione giuridicamente valida del concetto di condizionamento psicologico. Rimane la realtà che non esiste legge che ci tuteli contro questo delitto, e le forze dell’ ordine, con le quali pure collaboriamo strettamente, sono impotenti. Il 4 marzo 2004 la Commissione Giustizia del Senato ha tuttavia approvato all’ unanimità un decreto di legge che intende introdurre nel codice penale il nuovo articolo 613-bis che definisce il “reato di manipolazione mentale”, e mira a colmare in maniera giuridicamente precisa, senza possibilità di arbitrii, quel pericoloso vuoto normativo che si è creato ventitré anni or sono. Intanto è già trascorso un anno … Un passo importante? Si, fondamentale per la tutela dell’ integrità psichica dell’ individuo e della sua libertà morale, ancorché taluni vorrebbero far intendere con argomentazioni profondamente erronee, se non addirittura tendenziose, che una simile legge porrebbe a rischio quel diritto alla libertà religiosa, ben tutelato dalla nostra Costituzione! Non scherziamo. In Europa intanto altri stati ci hanno preceduto: il Belgio e la Francia hanno già emanato questa legge rispettivamente 7 anni e 5 anni fa. Anche la Germania e la Grecia stanno orientandosi in tal senso. Come vi siete sentiti quando vostro figlio è stato “rapito”? Ci siamo ritrovati in un inferno: soli, senza alcun aiuto, increduli che non vi fosse una legge che tutelasse la salute mentale dei nostri figli, dei fratelli, o dei genitori, irretiti e plagiati da sette di ogni tipo. Così in tutti noi è cresciuto il dolore, il senso di impotenza, la disperazione e la rabbia per l’ impunità di chi perpetra lo scempio delle menti e delle vite dei nostri familiari. Da qui la nascita del FA.VI.S.: quante persone sono iscritte all’ associazione e come operate per sostenere questa battaglia quotidiana contro il plagio? Non calcoliamo il numero degli iscritti, o delle persone che si rivolgono a noi, perché non ci occupiamo di statistiche. I dati personali sono protetti dalla privacy ed ogni qual volta ci muoviamo chiediamo sempre l’ autorizzazione agli interessati: se desiderano assistenza, se vogliono fare denunce, noi le aiutiamo. Perché sappiamo cosa vuol dire la sofferenza di una famiglia, di una persona, a cui sia stato perpetrato questo delitto, fra i più gravi nei confronti di un essere umano. Per la gravità di questo delitto è stato coniato il termine “menticidio”. Come vi vede la società? Ci sono ambienti che hanno cominciato ad ascoltarci. Abbiamo riscontrato spesso diffidenza, perché ci poniamo al di fuori di correnti politiche o confessioni religiose: il FA.VI.S. è un movimento di cittadini che sono stati colpiti dalle sette nella parte più intima dei loro affetti e la sofferenza comune è un collante più forte delle inclinazioni politiche. Un esempio: Io e la Vice Presidente dell’associazione, Sonia Ghinelli, abbiamo punti i vista politici diversi, ma senza il suo aiuto, il suo studio approfondito, i suoi suggerimenti, io e l’ associazione non avremmo i risultati ottenuti. Tornando al discorso di prima, anche ambienti della Chiesa Cattolica hanno man mano compreso che la legge sul plagio tende a difendere l’ essenza della libertà dell’ individuo; non è liberticida del culto religioso. Sono i fanatismi che uccidono la vera religione, quando tutto ciò che è esterno al credo è il male, è satana, quando si dice che “solo con noi ti salverai”. Fanatismo è chiudere la vita delle persone dentro ad un tunnel, mentre Dio ha detto che l’ uomo è libero di scegliere. Per questo le vere religioni danno libertà di scelta in piena coscienza, cultura e disponibilità verso il mondo esterno. Nelle sette non c’ è nessuna libertà, ma coercizione, privazione, schiavitù: esse costituiscono micro stati totalitari all’ interno di uno stato democratico repubblicano. Come si stanno muovendo gli Enti pubblici in materia di plagio e di sette religiose? Gli Enti pubblici devono aggiornarsi ed acculturarsi su questo problema. Non possono essere veicoli, per ignoranza o indifferenza, di espansione di questo cancro sociale. Ad esempio occorre che evitino di dare contributi economici e patrocini o concedere sale pubbliche a gruppi controversi, perché questo legittima attività pericolose per il cittadino e le famiglie. Compito dello Stato attraverso i governi locali é di tutelare i cittadini e non di esporli ai pericoli, addirittura finanziando, con i soldi degli stessi cittadini, attività nocive per la loro salute mentale e fisica, oltreché per i loro patrimoni. Ma non è facile stanarli: queste “sette” sanno vendersi e dissimularsi molto bene, attraverso proposte quali corsi di “psicopedagogia infantile” o corsi per insegnanti elementari da titoli come “gioia di apprendere”, “che spettacolo questo bambino”, oppure mediante il concetto che “tutte le malattie sono originate dalla mente” e quindi occorre “curarsi con la meditazione” fino a “curarsi con i fiori” ed amenità simili ai limiti dell’ assurdo. Qualcosa comunque si sta muovendo, seppur nelle difficoltà e nelle incomprensioni: ma qual è l’ ostacolo maggiore, al di là della mancanza di una legge che condanni il plagio, che ha incontrato nella sua azione? Nelle situazioni in cui viene evidenziato un “problema setta”, è comunque difficile fermare ed ostacolare l’ operato di queste persone, seppur in presenza di reati già punibili. Purtroppo la percezione dominante, infatti, è che la famiglia stia condannando ed ostacolando le scelte del figlio. Questo fa il gioco delle sette. Eppure la realtà cui ci si trova di fronte è così stravolgente, così scioccante, che a volte si fa fatica a credere che sia vera. Ma lo è! Come si diffondono le sette? Si mascherano dietro ideali di facile presa: parlano di diritti dell’ uomo, di pace, di ecologia, di felicità ed armonia interiore, di amore universale, di opere umanitarie. Ma dietro a questa facciata di buonismo e di amore planetario, si nascondono una miriade di gruppi settari e movimenti dalla maschera religiosa che operano solo per denaro, per accrescere il dominio sulle persone sia psicologico che sessuale. Ciò che maggiormente li favorisce, e mi preoccupa, è la massificazione, il consumismo esasperato ed il culto dell’ apparire proposti come unici valori culturali da una forma di globalizzazione esasperata e perfino disumanizzante. Le nuove generazioni rischiano di crescere come alberi senza radici. Così l’ intima esigenza di soprannaturale, la necessità che esiste nei giovani di colmare quel vuoto interiore generato dai disvalori, può trovare nelle sette risposte immediate ma profondamente nocive per la loro salute ed il loro equilibrio psichico. La pericolosità di una setta di tipo distruttivo non è necessariamente legata alle sue dimensioni ma ai danni che essa procura ai suoi adepti e conseguentemente alle loro famiglie. A quelle per così dire autoctone, un migliaio o più, dobbiamo aggiungere quelle internazionali di “importazione” capaci di influenzare l’ economia e la politica negli stati di provenienza. Queste organizzazioni dalla struttura imponente hanno come missione dettata dal loro “credo filosofico pseudo-religioso” l’ asservimento e l’ assoggettamento dei governi del mondo (in alcuni ci sono già riusciti). Alcune di esse hanno trovato credito presso tanti partiti – male, malissimo - e quel che è peggio, una multinazionale settaria assai nota ha ottenuto la tutela e l’ appoggio di una figura istituzionale dello stato democratico italiano. Occorre comprendere che qui è in gioco il futuro della nostra società democratica. Questa sollecitazione la rivolgo a coloro ai quali gli italiani delegano la propria fiducia nel momento delle elezioni politiche ed amministrative, vale a dire ai nostri rappresentanti politici. Sono soprattutto i giovani a correre il rischio di essere plagiati? Oggi i giovani raggiungono la maturità molto tardi rispetto alla precedente generazione: l’ adolescenza si è trasferita in avanti di otto-dieci anni e, risultando quindi più lungo il periodo di esposizione al rischio, sono più facilmente plagiabili. L’ incontro con una setta può creare moltissimi problemi, perché genera squilibri psichici spesso difficili da sanare, in quanto il condizionamento psicologico avviene mentre il giovane sta formando la sua personalità e sta creando la sua identità. Comunque non esiste strato sociale o culturale che, per così dire, sia vaccinato contro l’ opera di criminali che usano tecniche di manipolazione e condizionamento psicologico. Occorre pertanto fare cultura ed informazione per cercare di prevenire le conseguenze disastrose della manipolazione e del condizionamento psicologico perpetrato da singoli e da sette distruttive della personalità. Intanto urge che lo Stato – tramite senatori e deputati - dia alla giustizia una strumento moderno contro questo crimine moderno, perpetrato con metodiche scientifiche: ne va del futuro del nostro paese.
SALMO 23, Traduzione del Nuovo Mondo Geova è il mio Pastore. Non mi mancherà nulla. Mi fa giacere in erbosi pascoli; Mi conduce presso irrigui luoghi di riposo. Ristora la mia anima. Mi guida nei sentieri battuti della giustizia per amore del suo nome. Benché io cammini nella valle della profonda ombra, Non temo nulla di male, poiché tu sei con me; La tua verga e il tuo bastone sono le cose che mi confortano. Mi imbandisci davanti una mensa di fronte a quelli che mi mostrano ostilità. Hai spalmato d’ olio la mia testa; Il mio calice è ben pieno. Di sicuro la bontà e l’ amorevole benignità stesse mi inseguiranno per tutti i giorni della mia vita; E certamente dimorerò nella casa di Geova per la lunghezza dei giorni.